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Serie A, Parma-Atalanta 1-3
Finisce che pure la magna Spal ci lascia la buccia sotto i colpi del Bassano riverniciato dal new deal di Petrone, che non fa sconti a chicchessìa e tratta tutti con la stessa moneta, cioè azzannandoli alla gola. Perchè questa squadra non solo ha più fame, ma ha proprio più birra degli altri: col Rimini straordinario successo in rimonta, a Porto Tolle pari agganciato in inferiorità numerica e vittoria sfumata contro un palo clamoroso, ieri bottino artigliato in retta d'arrivo. Tre indizi fanno una prova e certificano lo spirito di una formazione che si leonifica per decreto legge, che ha smalto e slancio quando i rivali iniziano a boccheggiare, atleticamente straripante nonostante infortuni e defezioni pesanti. La creatura disegnata dal coach campano è un mirabile esempio di gruppo capace di combinare cuore e qualità, coraggio e mentalità, tutto quello che, salvo pochi sprazzi, era clamorosamente sparito dagli schermi giallorossi nell'ultimo biennio.
PRIMATO: "La testa della classifica adesso (in tandem con la Pergolettese a quota 7, ndr) non vale un fico secco", taglia corto il profeta Petrone, tuttavia fa testo il Soccer Team ruggente e ringhiante che sceglie di andare all'arrembaggio come pietra filosofale del proprio calcio senza risparmiarsi. "Chi si accontenta gode così così", avverte il tecnico parafrasando Ligabue di "Certe notti" e in effetti Bassano appare insaziabile anche quando potrebbe alzarsi dalla tavola. Ieri ha sofferto l'avvio bruciante della Spal, ma al primo assalto ha fatto centro: minuto 26, schema su angolo di Berrettoni, girata di Iocolano, palla che sbatte sul palo e carambola sulla spalla del portiere, zompa Pietribiasi e insacca. Quindi Berrettoni scalda i guantoni di Menegatti dopo un doppio dribbling in area e all'alba della ripresa un'incornata di Cozzolino mette i brividi a Lombardi. Poi Pietribiasi, ispirato da Berrettoni, fallisce oscenamente il 2-0 a tu per tu col portiere e in ossequio a un'antica legge del pallone, quando cicchi orribilmente vieni punito all'istante. Difatti Cozzolino all'11' va in penetrazione in area, nessuno lo contrasta decentemente per timore di provocare un rigore, la palla resta lì e il vecchio bucaniere Varricchio appoggia nel sacco la parità. Bassano è percorso da una scossa elettrica e si catapulta aldi là della siepe: torsione in acrobazia di Pietribiasi (18'), sventola dalla lunga di Berrettoni che accarezza il montante, splendida combinazione sull'asse Berre-Pietribiasi alla mezz'or con controllo al volo del centrattacco e pallonetto velenoso che sfila a un niente dal palo a Menegatti battuto. E infine la svolta: al 40' Varricchio si fa cacciare scioccamente per proteste, la Spal resta in dieci e la Virtus profitta immediatamente: corre il 43', Furlan ha ancora litri di benza nel serbatoio e affonda imperiosamente sull'out, Fantoni stremato non gli sta più dietro, scodella in mezzo laddove il subentrante Daniel Semenzato sale sulla coincidenza giusta, si coordina e imbuca il 2-1 del tripudio che incendia il velodromo. E all'ultimo respiro un missile di Braiati obbliga Lombardi a correggere sfera sull'asta scongiurando una beffa di proporzioni inaudite. Ma stavolta la sbarra contraria a Porto Tolle, è invece amica. Pari e patta nel conto spicciolo della jella.
TRE PUNTI CON DEDICA: "E' una vittoria che i ragazzi e il sottoscritto vogliono omaggiare al patròn Renzo Rosso che oggi compie gli anni", dirà poi Petrone in sala stampa. Già, perchè R.R. ne ha avute un mucchio di formazioni più forti di questa, ma nessuna con questa energia, con la stessa passione di spuntarla e di ribellarsi all'ordine precostituito. Se la tenga stretta.
Il Bassano esulta: è primo a quota 7 con la Pergolettese (Foto Roberto Bosca)
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