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Marco Polo
Giornalista
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La quiete prima della tempesta. Braghin alza la voce
Il Soccer Team deve recuperare punti al Piacenza prima dello scontro diretto. “Dobbiamo ottenere 9 punti di cui 3 contro gli emiliani. Brucato va ringraziato, non esautorato a campionato in corso”. Il primo tram-salvezza passa per Prato
Pubblicato il 16-04-2012
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Tutto in una settimana. Il Bassano Calcio si appresta a vivere una delle settimane più torride della sua storia tra i professionisti. Il patrimonio della C1 è ad un passo dall’essere perduto. Ad un passo appunto ma nulla è ancora, matematicamente e moralmente, perso. I fatti sono i seguenti: 4 punti da recuperare al Piacenza (che affronterà Latina, Triestina, Bassano e Barletta), 12 punti in palio e una squadra che nonostante qualche fragilità mentale di troppo ha dato prova nelle ultime uscite di avere quantomeno buona gamba e tanta voglia di spremersi. Orbene ci sono due strade: chiamare le onoranze funebri e prendersi avanti con l’organizzazione del funerale oppure affrontare queste 4 partite con l’obiettivo forte, fortissimo, di non lasciare nulla d’intentato. Tanto più che di fronte si parano delle sfide particolari. A partire dalla trasferta di Prato (domenica 22) contro quella squadra che strappò, con motivazioni indicibili nonostante una salvezza già in tasca, un campionato che sembrava vinto e che avrebbe spalancato ben altri orizzonti. Passando poi per le due gare al “Mercante” contro Frosinone (mercoledì 25 ore 15:00) e Piacenza (domenica 29), due compagini che la scorsa stagione militavano in serie B, e se il calcio è uno spettacolo da gustare partite così in città sono uno show da non perdere. Per finire ci sarà il Trapani, la capolista del torneo che magari a quel punto avrà già la promozione in tasca (attualmente ha 5 punti di vantaggio su Spezia e Lanciano). Insomma potrebbe essere l’ultima settimana di vera C1, tanto vale godersela e giocarsi le proprie chances fino in fondo. Anche se, ad onore del vero, le voci che vorrebbero il varo della serie C unica (3 gironi da 20 squadre ciascuno) già da quest’estate sono tutt’altro che campate per aria e una tale riforma renderebbe un’eventuale ultimo posto in una retrocessione solo virtuale.
Un solo obiettivo. Il trittico che si para davanti al Soccer Team è terribile e ricco di fascino. Inutile spremersi in tanti calcoli che contemplino risultati diversi dalla vittoria. Le 3 gare in una settimana, e non ci vuole un genio per capire che saranno tiratissime, richiederanno un pazzesco dispendio di energie psico/fisiche sia da parte di coloro che puntano a fare i playout (come il Bassano), sia per coloro che i playout vorrebbero evitarli, sia per coloro che stanno lottando per entrare nei playoff o per vincere il campionato. I verdetti si decideranno all’ultima giornata, garanzia di adrenalina. Appunto a patto che i giallorossi restino aggrappati alla penultima carrozza per non rimanere spettatori passivi a partire da un indispensabile successo esterno a Prato: “Innanzitutto voglio dire che il rinvio è stato un atto dovuto per la gravità di quello che è capitato – precisa Stefano Braghin – . In seguito direi che la nostra certezza è che dobbiamo fare 9 punti in 4 partite, che sono tanti. E di questi 9 punti 3 dobbiamo strapparli al Piacenza. A questo punto cambia poco il calendario, le soste, i rinvii. Certo, una settimana in più di riposo potrebbe far in modo di recuperare qualche giocatore come Mateos, che soffre per un indurimento al soleo del polpaccio. Mentre per Porchia è più dura, ha un’infrazione ad una costola e fa tutt’ora fatica a respirare. Ma si tratta di due infortuni particolari che saranno valutati giorno per giorno dal nostro staff medico. Al momento fanno entrambi fatica ad allenarsi ma alla prossima partita mancano ancora 7 giorni”. L’obiettivo è ambizioso e difficile. Ma come ci arriva la squadra? “I ragazzi stanno lavorando bene, sono guidati da un allenatore che prepara benissimo le partite e ha tutta la nostra stima, anche a livello umano, per l’impresa in cui si è sobbarcato e la dedizione con cui la sta portando avanti. Per il resto il nostro è un gruppo che moralmente non è fortissimo, ma nessuna squadra dopo aver passato quello che abbiamo passato noi quest’anno che è stato la sagra degli errori/orrori lo sarebbe. Però ci sono dei valori umani importanti, ho letto negli occhi di quasi tutti una grande voglia di rivalsa e di dimostrare che si vale di più di questa misera ultima posizione. Quelli in cui il sottoscritto e il mister non vedono questo fuoco, anche per una questione di carattere, non li vedremo più in campo, e non parlo di Toninelli che ha la semplice colpa di giocarsi una maglia con un altro ’92 come Scaglia”.
Stefano Brahin, alla terza stagione a Bassano del Grappa
Braghin spalleggia il Presidente. Non è piaciuta al direttore generale l’uscita degli organi di stampa riguardanti futuri assetti societari. Non è piaciuta innanzitutto perché il Bassano non è ancora retrocesso e sarebbe grave sprecare energie e distrarsi in altri ragionamenti. In secondo luogo per l’enorme impegno profuso da parte dello staff tecnico, societario e dei giocatori per battere ogni strada possibile per non abbandonare la categoria: “Ho letto e ampiamente condiviso l’intervento di Stefano Rosso. In primis perché ha ristabilito la verità e cioè che tutte le decisioni sul futuro assetto verranno prese alla fine del campionato, sperando che sia il 29 maggio e non il 6. Tutto quello che è stato detto e scritto prima mi è sembrato abbastanza inopportuno. Il Presidente non ha ancora intavolato alcun discorso con nessuno mentre sui giornali vengono dati per certi alcuni nomi. Ho visto delle cose che capitano dappertutto ma che trovo disdicevoli. La mia posizione non è stata ancora affrontata e ad oggi sono convinto che sarò il direttore generale del Bassano fino al giungo 2013. In ogni caso non sono amareggiato per me stesso, sono assuefatto da questo ambiente. Più che altro mi dispiace per un professionista come Brucato, esautorato su due piedi dalla carta stampata nonostante il campionato non sia finito e si stia sbattendo giorno e notte per questa causa”.
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