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Marco Polo
Giornalista
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Ultime chance di salvezza. A Bassano arriva il Frosinone
Scaglia: “Stiamo bene e non abbiamo niente da perdere. Se battiamo il Frosinone poi ce la giochiamo col Piacenza”. Il dg Braghin verso l'addio, la società programma il prossimo futuro
Pubblicato il 11-04-2012
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Verrebbe da dire che ci si mette anche il tempo. Eh già, la settimana che porterà direttamente all’ultima spiaggia per il Bassano Calcio finora è stata scandita da un’incessante pioggia che ha addirittura reso impraticabile il campetto sintetico presente allo Sporting Club di Fellette. Non il massimo per preparare un match decisivo. Si spera almeno che la pioggia e la frescura conservino la carica di energia positiva che la squadra giallorossa ha manifestato a Trieste e La Spezia. E nello stesso tempo l’acqua che scende copiosa dal cielo in queste ore lavi via possibili tensioni che tendono ad addensarsi quando all’orizzonte si profila uno scontro senza domani al “Mercante”. Con il Frosinone il Soccer Team si gioca le ultime residue speranze di salvare il campionato. Un’eventuale successo dei giallorossi, che subito dopo devono affrontare due pericolanti come Prato e Piacenza, renderebbe incandescente il finale di stagione, vista la penalità che dovrà scontare proprio il Piacenza per la mancata corresponsione degli stipendi ai suoi tesserati. In caso contrario qualcuno potrebbe già prenotare qualche giorno di ferie al mare già nel mese di maggio.
D-day. “Domenica ci aspetta la madre di tutte le partite – non usa giri di parole il giovane Filippo Scaglia per descrivere quello che attende la formazione di Bassano del Grappa – noi vogliamo farci trovare pronti all’appuntamento. Le parole servono a poco ora, dobbiamo dimostrare con i fatti di poterci giocare la salvezza”. La vittoria è l’unico risultato possibile per mettere pressione alle formazioni che stanno davanti e restituire credibilità al miraggio di agguantare i playout: “Io credo che un pareggio che arrivasse in seguito ad una grande prestazione, se le altre non riusciranno a vincere, ci potrebbe comunque dare una spinta importantissima. In ogni caso con 3 punti in cascina si metterebbe a tiro il Piacenza alla pre-vigilia dello scontro diretto. Poi scenderemmo in campo contro di loro e a quel punto vedremo cosa potrà succedere. Non è la prima volta che si compiono miracoli sportivi, noi stiamo bene e non vogliamo lasciare nulla d’intentato”. Quando ci si trova con le spalle al muro c’è poco da fare calcoli. Il Bassano non può farli, il Frosinone nemmeno acclarato che sta cercando di acciuffare per i capelli i playoff, distanti solo 4 punti, dopo che le ultime due vittorie ne hanno riacceso la speranza. Alla luce dei precedenti, alcuni drammatici, scontri decisivi al “Mercante” un pizzico di prudenza sembra quantomeno consigliabile anche se la differenza, quasi sostanziale, la spiega direttamente Filippo Scaglia: “E’ vero che in alcune gare precedenti abbiamo fortemente deluso. Però è altrettanto vero che il Frosinone ha caratteristiche diametralmente opposte a Prato, Feralpi o Andria. Noi storicamente quando dobbiamo creare gioco di fronte ad una squadra che fa catenaccio andiamo in difficoltà. E questo Frosinone verrà al “Mercante” con tutt’altra idea in testa rispetto al catenaccio. Inoltre credo che noi abbiamo la testa sgombra, peggio di così non possiamo fare a livello di classifica. E chi non ha niente da perdere può trovare risorse impensabili”. Effettivamente guardando lo score di questi due anni di C1 il Soccer Team ha sempre faticato tantissimo con le ultime salvo puoi estrarre dal cilindro prestazioni incredibili, e anche diversi punti, contro avversarie ben più accreditate: “Lo scorso anno non c’ero però in effetti il nostro periodo migliore nella stagione in corso è stato quando abbiamo affrontato Triestina e Spezia al “Mercante” e Frosinone fuori. Con quel trittico ci eravamo tirati in parte fuori dai guai dimostrando appunto che negli appuntamenti contro squadre blasonate di valere la categoria. In quei match siamo riusciti a tirar fuori quel qualcosa in più che serve per non soccombere come avrebbe voluto la logica. Speriamo di ripeterci, ora o mai più, lo dobbiamo anche alla nostra gente che domenica verrà a soffrire per noi. In squadra ci teniamo davvero tanto”. Scaglia è motivato e molto fiducioso: “Il mio stato d’animo deriva dalla constatazione che sia a Trieste che a La Spezia abbiamo messo in grossa difficoltà avversari, e mi riferisco soprattutto ai liguri, che sulla carta avrebbero dovuto essere 5 a 0 già a fine primo tempo. Invece no – e qui il difensore di proprietà del Torino si fa caustico – hanno avuto bisogno di un rigore inventato e un fuorigioco non segnalato sul terzo gol per chiudere la partita. A fine gara ero davvero furibondo per questo”. Il messaggio finale è il seguente: “Da qui alla fine ci sono scontri diretti, penalizzazioni in arrivo, 12 punti in palio. Noi arriviamo da almeno due partite giocate su ottimi livelli, senza dimenticare il match di Siracusa anche se in mezzo siamo precipitati contro l’Andria. Può succedere ancora di tutto”. A patto di battere il Frosinone, poco ma sicuro.
Filippo scaglia osserva l'uscita di Grillo. Il difensore è tornato titolare sia a Trieste che a La Spezia dopo un lungo infortuno (foto Roberto Bosca)
Quasi sancito il divorzio con Braghin. Con ogni probabilità Stefano Braghin lascerà l’incarico di direttore generale del Bassano Calcio. La notizia, assolutamente fondata, risale ancora ai primi di febbraio ma per scelta editoriale, c’è in gioco nientemeno che la salvezza, abbiamo ritenuto di tenerla occultata finora. Ma dopo le indiscrezioni pubblicate da “Il Gazzettino” a cui hanno fatto seguito le rivelazioni de “Il Giornale di Vicenza”, la notizia è diventata un po’ come il segreto di Pulcinella. Braghin lascerà Bassano dopo 3 annate, dopo aver ristrutturato la struttura societaria e portato un vento di assoluta professionalità. Il divorzio consensuale dipende da motivi personale del dirigente, avvicinarsi a casa per star più vicino alla famiglia. Preso atto di ciò la famiglia Rosso, che non ha nessuna intenzione abbandonare il campo di battaglia e questa è in definitiva la notizia migliore, quella che tutto l’ambiente attendeva con ansia, si è messa a programmare il futuro. Anche con la preziosa consulenza proprio di Braghin. L’attuale dg si sta, infatti, occupando in prima persona del vaglio di un sostituto all’altezza di una compagine solida come quella di via Piave. Il nome caldissimo è quello di Fabrizio De Poli, il dirigente dell’epopea del Cittadella dell’era Glerean. Ma anche Andrea Seno ha incontrato i vertici giallorossi tanto da essere venuto a visionare a più riprese il Bassano già in questa stagione. Infine, ma in rapida ascesa, la soluzione che conduce al duo Nicolin-Zironelli veri artefici del boom del settore giovanile giallorosso ed in particolare del miracolo Berretti. Nicolin dietro la scrivania, Zironelli, consigliato caldamente sia da Braghin ma anche da un ex giocatore di Juve, Milan, Inter e un paio di provinciali più o meno blasonate, in panchina. Ragionamenti legittimi di una società che deve muoversi per tempo per programmare il futuro prossimo. Ma intanto sarà bene pensare ad una salvezza che, seppur disperata, è ancora in ballo.
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