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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Bassano ad un passo dall’impresa
I giallorossi rimontano 2 gol con Correa e Guariniello all’Alabardata e lottano fino all’ultimo alla ricerca del gol del sorpasso. Vincono Andria e FeralpiSalò. Ora la corsa è sul Piacenza
Pubblicato il 01-04-2012
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TRIESTINA - BASSANO 2-2
Triestina (4-4-2): Gadignani; D’Ambrosio, Lima, Gissi, Galasso (st 20’ Tombesi); Rossetti (st 24’ Pinares), Allegretti, Princivalli, C. Rossi ; De Vena (st 38’ Evola); Godeas.
Lucas Correa ha messo a segno la rete della speranza (foto Roberto Bosca)
A disp.: Vigorito, Mannini, Motta, Zamparo. All.: Galderisi
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo; Basso, Scaglia, Porchia, Bonetto; Caciagli (st 22’ De Gasperi), Correa, Proietti; Ferretti; Longobardi (st 30’ Guariniello), Gasparello (st 8’ Galabinov).
A disp.: Poli, Toninelli, Ghosheh, Giacobbe. All.: Brucato
ARBITRO: Fiore di Barletta
RETI: pt 14’ Allegretti (T), pt 39’ Godeas (T), st 14’ rig Correa (BV), st 40’ Guariniello (BV)
NOTE: 2500 spettatori.
Ammoniti: Bonetto, D’Ambrosio, Proietti, Porchia
Espulsi:
Angoli: 5-5
Recupero: pt 2’; st 4’.
Trieste. Stavolta il cuore non è mancato. Il Bassano Virtus ha schiumato rabbia per tutto il match, si è trovato sotto di due gol ma ha saputo rialzarsi. Questo è un fatto che va debitamente sottolineato perché non è da tutti i giorni vedere una squadra ultima in classifica per distacco, sotto di due a zero in uno stadio strepitoso come il “Nereo Rocco”, avere la forza per rimettere in sesto quello che ad un occhio superficiale poteva apparire un cumulo di macerie, emotivamente parlando. Nella ripresa, infatti, Correa su rigore e Guariniello riportano il risultato in parità facendo sognare al drappello di supporters arrivati dalla città del Grappa il clamoroso blitz. Purtroppo non sono bastati fatica, sudore, tecnica per riuscire nell’impresa. Non è bastato a mister Brucato mandare in campo tutte le punte a sua disposizione per centrare il gol del sorpasso. Alla fine erano in 4 in campo: Guariniello, De Gasperi, Galabinov e Ferretti mentre all’inizio sono scesi in campo Gasparello e l’ottimo Longobardi. Il match è stato bello, vibrante, palpitante. Caratterialmente il Soccer Team ha dimostrato di esserci, i suoi giocatori hanno onorato la maglia e di potersela giocare contro chiunque. Questo, possibilmente, rende ancor più atroce l’ultima posizione in classifica solitaria. Bene, benissimo, anche l’apporto di alcuni elementi ultimante finiti nel dimenticatoio. Stiamo parlando di Longobardi, di Ferretti, della sorpresa Proietti: tutti tra i migliori in campo. In chiave classifica non rimangono che constatare le contemporanee vittorie di Andria (contro l’AltoAdige) e FeralpiSalò (contro la Cremonese!) che costringono i giallorossi a far la corsa sul Piacenza, distante 6 punti e atteso al “Mercante” alla penultima di campionato, destinato a nuove penalizzazioni. A proposito, come sottolineerà Braghin alla fine, a Bassano del Grappa attendono con ansia di sapere quando verranno inflitti i punti di penalità ai biancorossi emiliani che non corrispondono le mensilità da inizio stagione. Una penalizzazione a giochi fatti avrebbe solo lo scopo di dar adito a sospetti ed illazioni. Ed il calcio moderno ha bisogno di tutto tranne che di questo. Infine un’annotazione che descrive meglio di qualsiasi parola quanto la squadra sia tutt’altro che rassegnata: poderose (!) sono state le urla e gli strepiti di disapprovazione per i risultati di Andria e Salò. Una squadra disillusa avrebbe fatto spallucce.
Le scelte. Attendevamo una piccola rivoluzione da parte di mister Brucato. E difatti il mister n manda in campo un undici che nelle intenzioni è quadrato, esperto, determinato e composto da giocatori a posto fisicamente. Ecco spiegate le preferenza per Ferretti, Proietti e Gasparello. Longobardi è al momento l’attaccante ai vertici delle preferenze di Brucato, Gasparello vince il ballottaggio con Galabinov per una questione d’esperienza. Proietti in settimana è stato visto più cattivo e avvelenato di Giacobbe e il campo d’allenamento ha fatto sentenza. Infine Ferretti: De Gasperi non sta bene e il piccolo principe marchigiano ha già dimostrato il suo valore per gran parte del girone di andata. Diversa invece la questione riguardante Toninelli, fuori per una valutazione tecnica che può essere discussa.
Primo tempo. Si affrontano subito a viso aperto Bassano Virtus e Triestina. Con la stessa sfoga della sferzante Bora che si abbatte sul “Nereo Rocco” le due compagini non se le mandano certo a dire dando vita ad una spettacolare sfida a tutto campo, da un punto di vista agonistico ed emozionale. Fin dalle prime battute ci provano Gasparello per i giallorossi e De Vena per i giuliani. Longobardi è un grandissimo punto di riferimento a tutto campo puntuale sia a sradicare palloni che a far ripartire le azioni ed è sicuramente l’uomo in più dei primi minuti. Primi minuti caratterizzati anche da una forse eccesiva frenesia del direttore di gara ad estrarre cartellini gialli a destra e a manca. Il Bassano appare sicuramente più competitivo delle ultime apparizioni, ha una buona idea di gioco e la persegue tanto da presentarsi abbastanza spesso in maniera incisiva dalle parte di Gadignani. Ma quello che fa veramente la differenza è uno spirito da battaglia che contraddistingue i singoli elementi: ognuno si prende le proprie responsabilità, nessuno si accontenta del compitino.
Purtroppo però è la Triestina a far sfruttare al massimo il più classico degli episodi. Scaglia atterra De Vena un paio di metri fuori dall’area e lo specialista Allegretti non si fa pregare a infilarla sotto il sette. Triestina in vantaggio ma i giallorossi riescono ad assorbire abbastanza bene il colpo tanto che quattro minuti dopo Longobardi sradica sfera dai piedi di Princivalli sulla trequarti e si invola fino al limite alla lunetta dell’area da dove però manda sopra la traversa. Un minuto dopo è Gasparello a tentare la conclusione ma sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio con De Vena che da due passi dalla linea di porta manca incredibilmente il bersaglio.
Secondo affondo. Forte del vantaggio acquisito la Triestina può permettersi di aspettare per distendersi in profondità con rapido ribaltamenti di fronte, mentre il Soccer Team si trova davanti la consueta difficoltà nel dover proporre gioco per creare occasioni da rete. In realtà il problema principale è che al 39’ Rossetti dalla bandierina del corner fa filtrare un rasoterra in area, Porchia cicca il pallone dando la possibilità a Godeas di girare a rete la palla del 2 a 0. Nonostante tutto il Bassano resta in piedi e reagisce con due punizioni di Correa. La prima diventa un assist per Ferretti la cui conclusione viene respinta col corpo da Gissi, la seconda è un invito per Longobardi che fa il possibile da buona posizione ma Gadignani para.
Zero regole, tanto ardore. Ad inizio ripresa il Bassano prova tutto per tutto e va vicino al gol e almeno a tre circostanze. Prima Ferretti rifinisce male per Longobardi che stava andando tutto solo in porta, poi Longobardi di testa sfiore l’incrocio dei pali, infine Ferretti lascia partire una staffilata che si perde a fil di palo. Mister Brucato all’8’ manda in campo Galabinov al posto di Gasparello. Non c’è una vera supremazia territoriale ma il chiaro segnale che il Soccer Team con i nervi sta aggrappato alla partita e alla categoria. Provate dunque ad immaginare come pulsa il cuore dei giallorossi quando al 13’ Proietti viene atterrato in area da D’Ambrosio. L’arbitro indica il dischetto e Corea trasforma in maniera ineccepibile, accorciando le distanze. La Triestina va ben presto in apnea, tanto è l’ardore dei ragazzi di Brucato. Al 19’ da segnalare che Galabinov mette fuori la sfera per consentire la sostituzione di D’Ambrosio in quel momento fuori dal campo, cose mai viste soprattutto per una squadra ultima in classifica. Al 24’ Brucato si gioca il tutto per tutto mandando in campo De Gasperi per Caciagli impostando i suoi secondo un 4-2-4 d’assalto. Non c’è altro da fare che buttare il cuore oltre l’ostacolo anche se così facendo si concede qualcosa alla Triestina in contropiede. Al 30’ Brucato si gioca anche l’ultima cartuccia e fa entrare Guariniello al posto di un ottimo Longobardi per buttare ulteriore benzina sul fuoco con un giocatore più fresco. Al 33’ Ferretti e Basso fuggono in tandem sulla destra, Ferretti crossa Galabinov controlla la sfera e viene strattonato per alcuni secondi prima di riuscire a spizzicarla per De Gasperi. L’ex Cittadella va in rete ma il guardialinee sbandiera un offside con molti dubbi. Il Bassano sbuffa, Galabinov cerca un po’ troppo la giocata personale, Correa gioca a tutto campo in un impagabile lavoro di raccordo tra difesa e centrocampo con l’attacco. I suoi cambi di gioco per gli attaccanti esterni o per le avanzate dei terzini sono fondamentali ma il gol del pareggio arriva per vie centrali. È Guariniello a controllare un pallone al limite dell’area e scaraventarlo in rete di potenza e precisione. È il gol del pareggio, il gol che certifica che il Soccer Team è ancora vivo. Non è poco ripensando a 8 giorni fa. Negli ultimi quattro palpitanti minuti di recupero la Triestina invoca un calcio di rigore per un tocco di mano di Proietti dentro l’area anche se l’azione era viziata da un fuorigioco di Rossi. Finisce così, la prima delle 6 finali è andata con orgoglio e coraggio. Mercoledì a La Spezia si bissa. E giocando con questo spirito uno scherzetto ai quotati bianconeri potrebbe anche scapparci.
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