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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

Il Bassano non sfonda, la Carrarese vince

I gialloblù sfoderano una grande prestazione e condannano il Soccer Team. Giallorossi costretti in 10 dal 15’ della ripresa. Per la salvezza si fa dura

Pubblicato il 04-03-2012
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CARRARESE – BASSANO 1-0

Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo; Toninelli, Porchia, Drudi, Bonetto; Caciagli (39’ st Tabacco), Correa, Giacobbe; De Gasperi; Galabinov, Gasparello (25’ st Ferretti).

Non basta una gara ben giocata. Il Bassano perde a Carrara (foto Bosca)

A disp.: Poli, Maniero, Scaglia, Morosini, Guariniello. All.: Jaconi

Carrarese Calcio (4-3-3): Nocchi; Piccini, Benassi, Anzalone, Bregliano; Taddei (17’ st Belcastro), Corrent, Pacciardi; Gaeta (17’ st Orlandi); Cori, Merini (39’ st Giovinco).

A disp.: Teodorani, Miceli, Rosaia, Donati,. All.: Sottili
ARBITRO: Olivieri di Palermo
RETI: st 28’ Pacciardi (C)
NOTE: 1200 spettatori.
Ammoniti: Bonetto, Caciagli, Pacciardi, Toninelli
Espulsi: Giacobbe
Angoli: 5-2
Recupero: pt 1’; st. 5’.

Carrara. Gara amara per il Bassano Virtus. Sconfitto dopo una buona prestazione da una grandissima Carrarese e dopo essere rimasto in 10 per buona parte della ripresa per un episodio dubbio con protagonista Giacobbe. È un gol di Pacciardi su calcio d’angolo al 28’ della ripresa a condannare i giallorossi. Una classica palla inattiva che tinge di nero una classifica che si fa tremenda complici le contemporanee vittorie di Piacenza e FeralpiSalò. Non basata condurre le danze, non basta mettere in mostra un giro palla da grande squadra. Non basta se poi il portiere avversario rischia di terminare la partita senza sporcarsi i guantoni (in realtà sono due le conclusioni, entrambe centrali, respinte da Nocchi). Onere e merito alla Carrarese che forte di una perfetta organizzazione difensiva, un atteggiamento di attesa e ripartenza, ottima fisicità e una cattiveria figlia anche delle ultime due sconfitte consecutive squaderna la partita perfetta. E il match va proprio come mister Sottili l’aveva disegnata giovedì a tavolino. Qui è mancato il Bassano, o meglio, non hanno trovato spazio gli interpreti che più potevano incidere in un contesto del genere. Su tutti Galabinov e Bonetto, non incisivo il primo in una gara dove il suo massimo contributo sarebbe servito come il pane, non così determinato nell’affondare il secondo. Entrambi sono stati ben marcati, per carità. Ma questo è uno dei due unici appunti che si possono muovere al Soccer Team odierno. L’altro è stata una difesa non sempre così alta, vista anche il ritorno in campo di un Porchia ancora indietro di condizione, come dovrebbe stare quando si è propensi ad attaccare con 5/6 uomini. Dato che ha determinato almeno tre contropiedi che potevano far girare a favore dei gialloblù la contesa ben prima dell’estemporaneo colpo di testa di Pacciardi. Raccontato di una gara equilibratissima e sottolineato come l’espulsione (doppio giallo) di Giacobbe sia stata ben assorbita dalla squadra, non era così scontato, rimane da rimarcare come sia stato il classico episodio sfavorevole a determinare l’incontro. Ma la sostanza non cambia: penultimo posto con un punto di vantaggio sull’ultima (FeralpiSalò) che farà visita al “Mercante” proprio domenica prossima.

Le scelte. Squadra che vince, e convince, non s’ha da cambiare. La confortante prestazione con il Portogruaro ha suggerito ad Osvaldo di proseguire sulla medesima strada. Sono infatti numerose le battaglie calcistiche che permettono ad un gruppo di diventare squadra con la s maiuscola. E il gruppo giallorosso, dopo la rivoluzione invernale, è una squadra ancora giovane da questo punto di vista. Per dieci/undicesimi i virtussini sono gli stessi che sono scesi in campo sabato scorso con la sola sostituzione obbligata di Porchia al posto dello squalificato Basso. Novità, invece, in casa gialloblù: mister Sottili ha scelto di rompere gli indugi e schierare Merini, Cori con Gaeta nei panni del suggeritore al posto del canonico 4-4-2. L’unico intoppo arriva a pochi minuti dal via: Galabinov durante il riscaldamento avverte un indurimento muscolare nel riscaldamento ma stringerà i denti. “Non volevo abbandonare i compagni – confiderà amaro alla fine il centravanti – ma non è proprio andata come speravamo”.

Bassano a far la partita. Non dura molto la fase di studio tra le due formazioni. La Carrarese deve tornare alla vittoria dopo due sconfitte consecutive in 4 giorni (mercoledì ha disputato il recupero con il Frosinone) mentre il Soccer Team deve dare un senso ulteriore alla vittoria nel derby veneto di sabato scorso. Entrambi i contendenti manifestano una grandissima concentrazione: il pallone è gestito con grande attenzione e senza sbavature cercando anche di alzare i ritmi. Al 4’ tiro il Bassano rompe ogni indugio e impegna severamente Nocchi con un gran sinistro di Galabinov da fermo. Impressiona la grande attenzione e applicazione, oltre che malizia, in ogni calcio da fermo, situazione questa capace di rompere un equilibrio anche persistente. La Carrarese è giustamente preoccupata dato che la formazione di Bassano del grappa può contare su un armadio come Galabinov e un altro elemento bravo nel gioco aereo come Gasparello. Sono difatti 4 i calci d’angolo battuti dai giallorossi nei primi 10 minuti di gara. Ben presto Correa farà valere la sua regia, assolutamente favorito anche dalla presenza nel suo intorno di Caciagli e De Gasperi, due che con i piedi parlano la stessa lingua del volante argentino. Si contano buone trame, tantissimi passaggi di fila consecutivi, cambi di fronte anche rapidi e importanti ma, ci ripetiamo, pochissimi veri affondi, anche quando ce ne sarebbe la possibilità.

Problemi a sinistra.Dicevamo dell’importanza di Caciagli al fianco di Correa. Il centrocampista pisano, alla terza apparizione da mezzala, dà una continuità impressionante alla sua azione come se in quella posizione ci fosse nato e cresciuto. Ficcante in fase offensiva, dove si fa trovare smarcato sull’out di competenza, consueto martello in fase difensiva dove recupera la solita miriade di palloni. Capacità di contrastare in modo robusto che è il motivo dopo un quarto d’ora Jaconi lo poterà sul centro sinistra dove Bonetto, poco protetto da Giacobbe, soffre oltremisura le avanzate del 19enne terzino Piccini e dove lo stesso Giacobbe soffre la fisicità del corrispettivo e fisicamente imponente Pacciardi. Non è un caso che dal momento in cui i due interni giallorossi si scambiano la posizione la Carrarese troverà molte più difficoltà a scendere con pericolosità sulla propria destra.

Pericolo ripartenze. Il Bassano attacca con grande precisione, certi disimpegni sono da applausi a scena aperta, non viene mai buttata via una palla. Bonetto beneficia della presenza di Caciagli tanto da rendere più continua e significativa le sue discese sulla fascia. In totale i giallorossi attaccano con 5/6 uomini: oltre alle due punte De Gasperi, il succitato Bonetto, Caciagli e talvolta anche Giacobbe. Tanti, tantissimi per le abitudini di questa squadra. Un bene? Si ma anche no. Nel senso che attaccare in tanti, soprattutto se la difesa non si alza tempestivamente, può essere un problema. La Carrarese, capita la sinfonia tanto da adeguarsi al modulo giallorosso con Corrent vertice basso e Gaeta vertice alto, piazza un paio di contropiedi che potrebbero decidere la contesa. Il primo affondo giunge al 9’ quando Cori, su lancio di Corrent, sfrutta una fallita uscita di testa di Grillo per calciare a porta vuota ma il tiro non ha la giusta potenza e Toninelli sulla linea può salvare. Il secondo al 20’ quando Pacciardi percorre quasi 40 metri palla al piede prima di perdersi sul più bello anche perché contrastato da Porchia.Infine al 28’ con Merini che, tenuto in gioco da Porchia, si presenta a tu per tu con Grillo mancando clamorosamente il bersaglio grosso. In sostanza il Soccer Team tiene in mano le redini dell’incontro, e bene, ma la Carrarese serra le fila, rischia pochissimo e sfrutta anche la minima crepa manifestata da una non perfetta retroguardia bassanese.

I due episodi. Alla ripresa dei giochi la trama del match è la stessa solo che la Carrarese dimostra più personalità nel provare a far male. Il match si mantiene equilibrato almeno fino al 15’ quando un fallo di Giacobbe viene giudicato da giallo. Mancano 30 minuti più recupero, in casa di una squadra avvelenata come la Carrarese, può essere dura. Invece tutto sommato i giallorossi diostrano di non scomporsi di fronte all’inferiorità numerica e continuano a giocarsi le proprie carte anche se è inevitabile che siano i padroni di casa ad insistere con maggior pericolosità. Al 25’ Jaconi sostituisce Gasparello per Ferretti per cercare di coniugare corsa e aiuto al centrocampo a qualche inserimento i fase offensiva. Al 17’ Belcastro sfrutta un errore difensivo di Drudi per presentarsi a tu per tu con Grillo ma l’estremo difensore chiude bene lo specchio della porta e si salva in corner. Si salva per modo di dire visto che dal calcio d’angolo consecutivo Pacciardi svetta di testa e infila nel primo palo. Lo stadio “dei marmi” esplode ma potrebbe zittirsi solo un giro di lacette più tardi quando sugli sviluppi di un calcio di punizione di Caciagli Correa si trova sul piede destro, lui che è mancino, la palla del pareggio ma la sua conclusione è strozzata e i gialloblù si salvano. La partita si fa sempre più nervosa e le speranze di pareggiare si spengono al 95’ quando Correa conclude fuori da eccellente posizione.

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