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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Jaconi: “Faremo vedere i sorci verdi a chiunque”
“Abbiamo recuperato giocatori determinanti e mantenuto la nostra grinta. Se qualcuno ci vuole mordere deve minimo rompersi qualche dente”
Pubblicato il 26-02-2012
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Non aspetta neanche un secondo Osvaldo Jaconi. Appena il direttore di gara fischia la fine della contesa contro i granata l’allenatore alza i pugni al cielo per un istante e s’incammina immediatamente verso il sottopasso che porta agli spogliatoi. Troppa la tensione addosso, troppo pericoloso il risultato di 1 a 0, troppe beffe subite a pochi istanti dal gong. E mai come stavolta un gol avversario, uno stupidissimo e casuale gol del Porto, avrebbe dilapidato una prestazione sontuosa. “Devo ammettere che qualche brivido lungo la schiena l’ho avvertito – confida il tecnico – so per esperienza che se certe sfide non le chiudi il rischio di mandare tutto all’aria è concreto. Abbiamo creato diverse situazioni da gol, merito nostro e dell’atteggiamento altrettanto propositivo dei nostri avversari che non sono venuti qui per fare una guerra ma per giocare a calcio, pur con tanta intensità”. Ecco spiegata la fuga al triplice fischio. E la fuga di Jaconi vuol essere rappresentativa di una corsa in avanti che la sua squadra è chiamata a fare. Recuperati i pezzi pregiati, ritrovato una buona condizione atletica, il Soccer Team ha mostrato tutto il potenziale che sulla carta poteva sembrare sempre più sbiadito. “Per questa gara c’erano un paio di incognite. Innanzitutto la tenuta psicologica e difatti nei primi 20 minuti abbiamo giocato un po’ troppo contratti. In secondo luogo la tenuta atletica che invece alla fine ha premiato un lavoro certosino svolto dai ragazzi e dal mio staff in settimana dove si è cercato di curare i malanni di alcuni e nello stesso tempo lavorare sulla condizione fisica. Questa sosta ci ha consentito di considerare certe condizioni e situazioni che non si potevano più rimandare. Abbiamo preso consapevolezza del fatto che bisognava farla girare con le buone o le cattive. Certo, per farlo servivano i giocatori e credo si sia visto”.
A proposito di giocatori. Cosa vuol dire aver in campo contemporaneamente due elementi della qualità e della personalità di Lucas Correa e Jack De Gasperi: “Beh anche loro hanno bisogno di una squadra che faccia un ottimo lavoro per esprimersi al meglio. Non a caso a calcio si gioca in 11. Commentare la prestazione di due giocatori del genere, e rammentarne la loro assenza nelle altre circostanze, sarebbe troppo semplice. Preferisco sottolineare la bravura di chi, come Caciagli e Giacobbe tanto per rimanere nel reparto di centrocampo, con un lavoro massacrante ma anche di qualità hanno permesso a Correa e De Gasperi di brillare nel modo che abbiamo visto tutti”. L’unica nota stonata può essere la scarsa autonomia di Jack De Gasperi. Il ginocchio destro lo fa soffrire ma fino al momento della sostituzione, accompagnata da un ovazione con il pubblico in piedi ad applaudirlo, aveva messo in mostra grandissime cose. Oltre al gol decisivo una grande capacità di scambiarsi con Correa sulla trequarti campo per non dare punti di riferimento agli avversari. Ne son venute fuori giocate di altissimo livello: “In questo momento la sua è una sostituzione quasi obbligata perché non appena si ferma, e cala l’adrenalina della partita, il ginocchio inizia a pulsargli. Dovremmo essere bravi a gestirlo, sta facendo delle terapie, contiamo di aumentargli il minutaggio di partita in partita. In ogni caso alcuni scambi con Correa sono stati determinati. Da gente così ci si aspetta questo, se poi ci associamo un buona dose di applicazione, ferocia e gagliardia diventa durissima per gli avversari. Da ora in poi mi aspetto di far vedere i sorci verdi a chiunque. Se qualcuno ci vuole mordere deve come minimo perdere qualche dente”
La squadra va a prendere i meritati applausi al termine del match. Entusiasta Giacobbe: "E' tornato negli spogliatoi urlando come un pazzo - confida Jaconi (foto Roberto Bosca)
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