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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Morosini: “Non possiamo più sbagliare”
“Vietato farsi assalire dall’ansia. In queste due settimane prima del Porto dobbiamo lavorare per diventare più squadra e migliorare gli automatismi”
Pubblicato il 15-02-2012
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La sconfitta con il Barletta brucia ancora. E non può essere altrimenti visto che ha interrotto la mini-serie di 4 punti in due partite (compreso il fondamentale blitz di Latina che sta tenendo in vita la fiammella della speranza) ed è arrivata proprio alla vigilia della sosta del campionato. E si sa, affrontare una sosta con addosso il magone della sconfitta non è mai semplice. Alla ripresa dei giochi il calendario mette di fronte il Soccer Team alla formazione con cui ha più conti in sospeso di tutti: il Portogruaro. Motivo in più per cercare la svolta sul piano del risultato ma anche sul piano della prestazione. “La pausa ci serve per ricaricare le pile a livello mentale dopo un mesetto trascorso in continua emergenza e dopo aver inanellato una serie di risultati negativi – spiega Tommaso Morosini -. Sappiamo che non possiamo più sbagliare, soprattutto in casa dove andremo ad affrontare Portogruaro, FeralpiSalò, Andria, PergoCrema, Frosinone e Piacenza”. Il rendimento interno deve subire una brusca impennata se si vuole raggiungere l’obiettivo salvezza, anche in ottica di eventuali playout: “Il “Mercante” deve tornare un bunker, se guardiamo il nostro score interno, 6 sconfitte, 3 pareggi e 2 vittorie, c’è da rabbrividire. Spero che il pubblico possa darci una mano in questo passaggio fondamentale anche se sappiamo che siamo noi giocatori i primi a dover dimostrare tante cose. Con il Portogruaro è fondamentale? Lo dicevo prima e lo ribadisco: non possiamo più sbagliare, questa è una partita da dentro o fuori. L’errore maggiore sarebbe quello di farsi prendere dall’ansia. Ma in questo gruppo c’è gente troppo esperta, sia tra i giocatori che nello staff, per cadere in una trappola del genere”. Il mercato di gennaio ha portato ai piedi del Grappa giocatori di grande livello per la categoria. Contestualmente, però, gli infortuni e le squalifiche, anche evitabili, hanno falcidiato la squadra che non ha potuto praticamente mai presentarsi al meglio delle proprie possibilità: “Gli infortuni di diversi compagni, oltre a non permetterci di presentarci con il vestito migliore all’appuntamento con i tre punti ci ha anche impedito di trovare in gara ufficiale quell’amalgama di cui una squadra ha estremo bisogno. Continuando a cambiare è difficile trovare gli equilibri e gli automatismi giusti. Proprio per questo dobbiamo far fruttare al meglio il lavoro di queste due settimane prima dell’incontro con il Portogruaro. Dobbiamo crescere in amalgama e diventare più squadra, dimostrando fervore agonistico e quella rabbia indispensabile a far si che le mezze palle, i contrasti, le situazioni dubbie diventino nostre e non degli avversari. Si tratta di un passaggio obbligato. I nuovi arrivati ci potranno dare una grossa mano in questo processo”. Tornando un attimo alla sconfitta con i pugliesi il Bassano ha confermato, nonostante in campo ci fossero i nuovi Galabinov e De Gasperi, una certa difficoltà nel creare palle gol: “Fino a questo punto della stagione abbiamo denotato delle carenze quando si trattava di creare gioco quando abbiamo affrontato formazioni che ci affrontano con il coltello tra i denti ed esasperando i contenuti agonistici. Con queste formazioni, infatti, viene a mancare il tempo per gestire la palla perché si è costantemente assaliti da almeno un paio d’avversari. Questo fa alzare il numero di errori e di conseguenza può condizionare la tranquillità nella gestione della sfera. Per questo dico che dobbiamo reagire e non farci prendere dalla tensione o dall’ansia: più la testa è libera e più le gambe girano”. A livello personale la stagione si sta trascinando tra più alti che bassi, nonostante il ruolo di interno di centrocampo non esalta al massimo le caratteristiche di un ragazzo balisticamente un portento, tecnicamente e fisicamente dotato ma che non fa della corsa e dell’esplosività le sue doti migliori: “Effettivamente da centrale nel 4-4-2 mi trovo più a mio agio però non mi posso di certo lamentare. Mi piazzo dove il mister reputa sia meglio, da mezz’ala ho anche segnato 2 gol importanti e conto di continuare così, magari realizzando su calcio piazzato”.
Tomaso Morosini 20 anni, è il miglior stoccatore della squadra (foto Roberto Bosca)
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