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Impresa del Bassano, Latina ko
Blitz dei giallorossi che vincono lo scontro diretto. Galabinov propizia l’autogol di Cafiero. Salvezza distante solo 3 punti.
Pubblicato il 29-01-2012
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Latina – Bassano 0-1
US Latina (4-3-3): Baican; Cafiero, Burzigotti, Farina, Toscano; Berardi (st 16’ Giannusa), Burrai, Matute; Citro, Tortori (st 16’ Mvondo), Falzerano (st 7’ Pagliaroli)
Capitan Basso corre ad abbracciare Galabinov. Il tiro del centravanti ha propiziato la rete che ha deciso l'incontro (foto Roberto Bosca)
A disp.: Martinuzzi, Bruscagnin, Gasperini, Stufa. All.: Ghirotto
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo; Toninelli, Basso, Drudi, Bonetto; Caciagli (st 30’ Tabacco), Correa, Morosini; Ferretti; De Gasperi (st 30’ Guariniello), Galabinov.
A disp.: Poli, Maniero, Lazzarotto, Iocolano, Baido. All.: Jaconi
ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia
RETI: pt 7’ Cafiero aut (BV)
NOTE: 1200 spettatori
Ammoniti: Tortori, Bonetto, Morosini, De Gasperi, Ferretti, Citro
Espulsi:
Angoli: 1-1
Recupero: pt 2’; st. 5’.
La formazione di Bassano del Grappa vince la più importante partita di questa stagione e dà un colpo pauroso alla sua classifica. A Latina la tensione si taglia a fette perché sia i padroni di casa che i giallorossi non possono fallire l’appuntamento con i punti. Ma se per il Latina l’obiettivo è cercare di salvaguardare il prezioso distacco di 6 punti dall’ultima in classifica e, possibilmente, far precipitare in una profonda crisi una diretta concorrente per la salvezza, per i ragazzi di Jaconi c’era in palio molto di più. In ballo c’era la possibilità di riaprire un campionato che rischiava di chiudersi troppo prematuramente. Perché poi trovarsi a 9 punti dalla zona salvezza avrebbe avuto un impatto devastante sul morale, inconsciamente poteva instaurarsi il germe della sfiducia. E invece no. I giallorossi hanno risposto da gruppo, hanno gettato il cuore oltre mille ostacoli, vedi le numerose assenze, e hanno vinto quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto (importante per la classifica avulsa in caso di arrivo a pari punti). “DEVE essere la gara della svolta – sentenzia Jaconi a fine partita – i ragazzi hanno lottato su ogni pallone, hanno schiumato rabbia, hanno portato a casa la partita a tutti i costi”. Con questo successo la zona salvezza è tornata a distare appena 3 punti. Guarda caso gli stessi 3 punti che sono in palio nella sfida che, con ogni probabilità, verrà rigiocata contro il PergoCrema. L’impresa è di quelle da ricordare, anche perché giunta in trasferta, e vede tra i suoi protagonisti Drudi – “ha fatto una partita monumentale” – dirà Braghin -, Galabinov prezioso sia in finalizzazione ma anche nell’enorme lavoro per la squadra che ha agevolato una gestione eccezionale nel finale di partita, Ferretti e capitan Basso. Infine ricordiamo come questa squadra abbia ancora enormi margini di miglioramento dovuti: 1) al rientro degli infortunati (Scaglia, Porchia, Ghosheh), 2) al recupero della miglior condizione di alcuni giocatori chiave come De Gasperi, Correa, Bonetto, Mateos e Caciagli e 3) le intese e i meccanismi di squadra non potranno che migliorare vista la costante emergenza nella quale Jaconi ha dovuto lavorare in questo gennaio maledetto.
Proietti ko. E’ questa l’ultima pessima notizia per il Bassano che scende in campo al “Francioni” per il delicatissimo scontro diretto che vede opposti i giallorossi ai nerazzurri del Latina. Mattia Proietti è tornato malconcio dal torneo tra rappresentative under dei quattro gironi di Lega Pro (due gironi di C1 e altrettanti di C2) e non può essere a disposizione. La sua assenza si incastona a meraviglia con il periodaccio giallorosso caratterizzato dal dove rinunciare contestualmente a mezza squadra. Oltre al giovane centrocampista ecco le defezioni di Mateos (squalificato nel post partita con la Cremonese), e tre quarti della linea difensiva composta da Scaglia, Porchia e Ghosheh. Il forfait di Proietti complica i piani di Jaconi che aveva tutta l’intenzione di proporre una coppia di mezz’ali robuste, Proietti appunto oltre al recuperato dell’ultima ora Caciagli, per sgravare di compiti difensivi e lasciar libero di macinare gioco Correa oltre che proteggere le spalle alle avanzate furibonde di Bonetto. Niente di tutto questo, il tecnico deve rispolverare Morosini (posizionato sul centrosinistra con Caciagli sul centro destra) e contare su un maggior apporto in fase di non possesso da parte di Ferretti. L’altra conseguenza dell’assenza di Proietti è che i tre di centrocampo sono tutti e tre diversi dai tre che avevano ben figurato con la Cremonese, mai vista una cosa del genere. La difesa è quella di questo strano avvio del girone di ritorno, con Drudi in coppia con capitan Basso, Bonetto a sinistra e l’ex Toninelli a destra. Coppia d’attacco Galabinov - De Gasperi con Ferretti nelle vesti di suggeritore.
Lotta furibonda. Pronti via e il Latina va subito vicino al gol grazie ad un colpo di testa di Tortori sugli sviluppi di una punizione. Il pericolo sventato dà subito modo ai giallorossi di reagire perché regali agli avversari ne sono stati già stati fatti a sufficienza e la sconfitta non è un’opzione percorribile. Il ritmo del match si fa subito molto alto, la posta in palio è troppo grande per entrambi i contendenti. Il Bassano è reduce da quattro sconfitte di fila e non può permettersi di perdere terreno proprio nei confronti del Latina che dall’alto della sua sest’ultima posizione si trova appena fuori dalla zona playout. Lo stesso discorso è valido anche per i padroni di casa che hanno come obiettivo primario quello di mantenere i 6 punti di distacco con i giallorossi che attualmente condannano all’inferno dell’ultimo posto gli uomini di Jaconi. Il risultato è una partita abbastanza maschia, priva di spunti o giocate particolarmente interessanti ma dove vige la legge della giungla: “Mors tua vita mea”. Il giocatore più temuto da parte laziale è Correa tanto che mister Ghirotto gli costruisce attorno una gabbia composta da Falzerano, Citro e Burrai.
Il Soccer Team cerca l’affondo principalmente sul lato sinistro dove Bonetto mantiene fede ai buoni propositi espressi in settimana. Il terzino spinge, sbuffa, punta l’uomo e crossa. I suoi affondi sono agevolati anche dall’ottimo lavoro di Ferretti, abile a farsi trovare smarcato grazie al suo costante movimento senza palla. Anche Morosini si impegna a fondo, è una buona alternativa al marcatissimo Correa e quando il Bassano attacca la sua presenza in campo diventa utilissima nelle vesti di stoccatore dalla lunga distanza. Come al 15’ quando la sua conclusione non si perde molto lontano dallo specchio della porta difesa da Martinuzzi. Oppure al 18’ che vede un bello scambio con protagonisti anche Correa e De Gasperi portare il centrocampista bergamasco a concludere anche se in maniera imprecisa. Ma di trame di gioco, da una parte e dall’altra se ne vedono pochine, la palla staziona spesso nel cerchio di centrocampo dove Caciagli imposta la sua solita guerriglia. Il match può essere sbloccato da un episodio. Come al 34’ quando un gran sinistro di Ferretti costringe Baican alla super deviazione. Grillo non deve compiere grandi interventi anche perché Toninelli, Basso e Drudi sono sempre puntuali a chiudere ogni velleità d’avanzata di Tortori e comagni.
Capacità di gestione. Tutt’altra musica nella ripresa. Non è la prima volta né sarà l’ultima che nell’intervallo Osvaldo Jaconi toccherà le giuste corde dei suoi. Rimane il fatto l’intensità che i giallorossi ci mettono per andar a far male al rientro dalli spogliatoi non è neanche lontana parente di quella ferocia contratta che ha prodotto pochino nel primo tempo. Il confronto non è scrivibile tra i match più godibili e meglio giocati dai giallorossi, gli spazi rimangono pochi e il tono agonistico degli avversari elevato. Però quello che contava veramente era una risposta di carattere. I repentini capovolgimenti di fronte nei primi minuti del secondo tempo lasciano presagire che un gol è maturo. E ben presto saranno l’intensità e la voglia di emergere dei giallorossi che si tramuteranno nel gol che deciderà questo importantissimo incontro. Al 7’, dopo un gran recupero difensivo di Drudi che poi è pure lesto a far ripartire l’azione, un gran destro di Galabinov è respinto in qualche modo dall’estremo difensore Baican ma la sfera va a sbattere contro l’accorrente Cafiero e s’insacca in rete nel più classico degli autogol. Il vantaggio è un concentrato di pura adrenalina, un cocktail di energia che carica tutte le cellule dei ragazzi in maglia giallorossa. Il Latina non riesce ad impostare nessuna rapida reazione perché è ancora la formazione di Bassano del Grappa a premere sull’acceleratore. Le squadre tendono ad allungarsi, Correa ha finalmente lo spazio e la possibilità organizzare le azioni ed è un gran bel vedere. Tocca poi a Ferretti, 11’, a mandare in tilt la retroguardia nerazzurra ma la sua conclusione non impensierisce più di tanto Baican che agguanta la sfera. Il Bassano gioca con vigore, è concentrato e determinato, sa che una vittoria con il Latina avrebbe un valore incredibile. Mister Ghirotto si rende conto rapidamente della direzione che sta prendendo il match. E tenta di forzare la mano rivoluzionando il proprio reparto avanzato con gli immediati ingressi di Mvondo, Pagliaroli e Giannusa. Anche perché si gioca al “Francioni”, terreno di gioco nel quale il Latina ha finora costruito la sua salvezza (l’unica vittoria in esterna l’ha conquistata ai piedi del Grappa). E proprio il neo entrato Mvondo, appena giunto a Latina dalla formazione maltese dell’FC Mosta, si dimostra un osso durissimo per Basso e compagni. Il camerunense al 22’ non inquadra lo specchio della porta di Grillo da ottima posizione. Subito dopo chiama prima il capitano ad un intervento difensivo di grande puntualità e poi Grillo ad un’uscita di testa al limite del’area. Jaconi capisce che è ora di intervenire, anche se i suoi non manifestano assolutamente paura di vincere, tipica malattia di chi non riesce a portare a casa i tre punti da diverse gare. Il primo ad uscire è De Gasperi (30’), non ancora al meglio della condizione e ammonito dall’arbitro (era in diffida, sarà squalificato), per far spazio a Guariniello. Per l’attaccante salernitano c’è il duro compito di dar man forte al centrocampo, provare a tener su palla, oltre che a provare qualche fuga d’alleggerimento in contropiede. Subito dopo tocca a Tabacco fare il suo ingresso in campo al posto di un Caciagli ormai spompato dal mese abbondante di inattività in seguito ad uno stiramento. Il giocatore appena giunto in giallorosso dal Foligno via Pescara, si piazza come interno destro facendo intendere come Jaconi possa contare su di lui anche per questo ruolo in caso d’emergenza (come capitava spesso a Lorenzini del quale potrebbe rilevarne definitivamente il ruolo all’interno della rosa). Il suo compito è di far legna e battagliare in mezzo al campo per proteggere la retroguardia. Ed è proprio questo il frangente in cui il Bassano ha legittimato di vincere il confronto: appoggiandosi anche sulle larghe spalle di Galabinov i giallorossi riusciranno a gestire il match da grande squadra, impedendo al Latina di imbastire qualsivoglia assalto finale. Gli ultimi 5 minuti del “Francioni” sono da manuale, i nerazzurri non riusciranno mai a rendersi pericolosi. E per il Bassano è il successo che ha il gusto piacevole della svolta.
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