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Redazione
Bassanonet.it
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Bassano apre il 2012 con una vittoria d’oro
Il Golden Game avanti 2-0 spegne la luce e si fa recuperare da un ottimo Mestrino. La reazione d’orgoglio del 5° set salva l’imbattibilità casalinga e domenica prossima altro derby al PalaBruel
Pubblicato il 09-01-2012
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GOLDEN GAME BASSANO – BONOLLO MESTRINO 3-2 (31-29, 25-20, 19-25, 21-25, 15-8)
Foto di Chiara Vaccari
GOLDEN GAME BASSANO: Comacchio 7, Meneguzzo 25, Roman 11, Pontarollo ne, Osellame 2, Murer 1, Guarise ne, Gottardo 10, Bertoncello 2, Pianese 1, Volpato 18, Rampin 1, Lollato (L). All. Poletto
BONOLLO MESTRINO: Tassan 13, Ursic 12, Pizzolotto 11, Bellini 18, Zanon 13, Bosetti 2, Bernuzzi (L), Frison, Mario, Zorzi ne, Vettore ne, Rebeschini ne. All. Zanon
Battute errate/vincenti: Bassano 21/6, Mestrino 15/9. Muri: 12/8.
Durata: 32’, 24’, 24’, 24’, 13’. Tot. 1.57’. Arbitri: Lucia Pavarano (Udine) e Giuseppe Curto (Gorizia)
Assolutamente mezzo pieno. Così si presenta il bicchiere del Golden Game al termine del vittorioso derby col Bonollo Mestrino ed è un bicchiere con cui brindare al primo, tanto importante quanto difficile, successo del 2012. D’accordo si era avanti 2-0 e ci si è fatti recuperare, ma dall’altra parte della rete mica c’era la rappresentativa del dopolavoro: i padovani, quinti in classifica, si sono dimostrati un’ottima squadra che ha tenuto testa per tutto il match ai giallorossi sfiorando la vittoria nel 1° set, giocandosela alla pari nel 2° e cedendo di schianto solo nel 5° set, quello della grande reazione d’orgoglio dei ragazzi di Poletto, che proprio non ne volevano sapere di perdere l’imbattibilità casalinga e di rovinare quanto di buono fatto in dicembre. Se avesse vinto Mestrino non ci sarebbe stato niente da dire, per cui il punto portato a casa dai cugini padovani è strameritato, mentre per il Golden Game arrivano 2 punti d’oro che consentono di tenere il passo del duo di testa Potentino-Jesi ora avanti di 3 lunghezze su Guarise e compagni.
Già proprio Guarise, il grande assente della giornata, si è comodamente seduto in panchina con la maglia del secondo libero cedendo la mitica maglia n.8 al giovanissimo Giacomo Rampin, un ragazzone di 2 metri proveniente dal settore giovanile che col 1° punto in serie B1 della sua carriera dovrà portare le paste in settimana. Per Eros Guarise invece sono previsti almeno due turni di riposo per via dell’infortunio al polpaccio patito durante la sosta, per cui difficilmente lo vedremo in campo prima della trasferta di Cascina del 22 gennaio. Al suo posto ha giocato Federico Comacchio che, fatta eccezione per un passaggio a vuoto nel 4° set, ha sostituito ancora una volta più che egregiamente il suo capitano.
Mister Poletto conferma, nonostante la rimonta subita, che c’è da essere contenti del risultato: “E’ stata una vittoria preziosa e non ho grossi rimpianti per la rimonta subita. Non dimentichiamo la caratura dell’avversario, Mestrino è una bella squadra e lo ha dimostrato venendo a giocarsela alla pari in casa nostra, dove non è facile per nessuno. Dopo aver vinto giocando bene i primi due set, che pure sono stati molto combattuti, abbiamo un po’ abbassato la guardia, cosa che non ci potevamo assolutamente permettere contro un avversario di questo tipo. Poi abbiamo avuto una grande reazione d’orgoglio nel 5° set, reazione né facile né scontata soprattutto quando ti fai rimontare due set dagli avversari, per cui devo fare i complimenti ai miei ragazzi per aver saputo rialzare la testa portando a casa una vittoria importantissima per il nostro campionato”.
Il 1° set è uno spettacolo che riconcilia col gioco del volley: il Golden Game resta in vantaggio fino al 16-12 della seconda sosta tecnica, prima di subire la rimonta del Mestrino che impatta sul 17 pari dando vita ad un emozionante testa a testa chiuso ai vantaggi 31-29 da un attacco di Gottardo. Gli ospiti protestano per un doppio non fischiato a Volpato e si vedono annullare ben 3 set point, ma devono arrendersi alla caparbietà della squadra di Poletto che si porta avanti 1-0. Nel 2° il Bonollo non molla e il testa a testa tra le due squadre prosegue fino al 21-20, dopodiché i padovani si bloccano: Volpato non sbaglia la palla del 22-20, nell’azione successiva gli arbitri fischiano una doppia discutibile a Bosetti, anche se l’attacco di Ursic sarebbe stato murato, e siamo 23-20. A chiudere i conti ci pensa bomber Meneguzzo (25 punti) che con un mani-out e un ace mette la parola fine al set. Nel 3° il Mestrino si porta subito avanti 0-3 e già si capisce che in casa Bassano c’è qualcosa che non gira più come prima: i giallorossi non sanno più essere aggressivi né in attacco né in battuta, così gli ospiti dominano il set chiudendo con merito 19-25 e riaprendo di fatto la partita. Il 4° parziale mostra lo stesso copione: il Bonollo avanti e il Golden Game a inseguire (4-8, 11-16) e non basta stavolta l’ingresso di Mario Pianese al posto di Gottardo a invertire l’inerzia dell’incontro. Nel finale di set Poletto rivoluziona la squadra dando spazio a Bertoncello, Murer e Rampin per Meneguzzo, Osellame e Comacchio. La mossa dà i suoi frutti: i giovani del Bassano lasciano il segno perché tutti vanno a punti (Bertoncello 2, Murer 1, Rampin 1) e a momenti il set si riapre, ma il vantaggio ospite è troppo ampio e Bellini chiude 21-25 mandando tutti al tie break. La mossa che ha quasi funzionato nel 4°, funziona ancor di più nel 5° perché i titolari tornano in campo carichi come molle: pronti via, Meneguzzo mura subito a uno il suo “collega” Bellini e in un amen siamo 4-1 per il time out chiamato da coach Zanon. Un ace di Tassan riavvicina le due squadre (5-3), ma Comacchio ristabilisce subito le distanze con il muro del 7-3 prima del fallo di posizione di Bosetti che manda le squadre al cambio campo sull’8-3. Il Bonollo si avvicina pericolosamente trovando la forza di risalire fino al 10-7 con un attacco del bravissimo Tassan: nell’azione successiva Osellame inventa per Comacchio e il giovane centrale non sbaglia togliendo le castagne dal fuoco ai suoi con un punto determinante (11-7). Volpato pianta con rabbia la palla del 12-7, Meneguzzo attacca per il 13-8 e Roman chiude definitivamente i conti col muro che vale set e partita. E alla fine sono calorosi applausi per tutti, avversari compresi.
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