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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
La beffa si consuma al 94’. Ma che gran calciomercato!
I giallorossi, decimati, cadono dopo una partita di grande orgoglio e finiscono ultimi. Intanto Correa ha firmato, fra poche ore lo farà anche De Gasperi
Pubblicato il 08-01-2012
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LANCIANO - BASSANO 1-0
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo; Martina, Basso, Drudi, Bonetto; Lorenzini, Lucca (st 46’ Lazzarotto), Morosini (st 34’ Iocolano); Ferretti; Baido (st 28’ Guariniello), Longobardi.
Osvaldo Jaconi non può rimproverare nulla ai suoi (foto Roberto Bosca)
A disp.: Poli, Stevanin, Proietti, Gasparello. All.: Jaconi
Virtus Lanciano (4-3-3): Amabile; Aquilanti, Armenta, Rosania, Vastola; Capece (st 40’ Margarita), D’Aversa, Volpe; Chiricò, Pavoletti, Turchi (st 36’ Zeytalev).
A disp.: Casadei, Di Filippo, Novinic, Ferrara, Improta. All.: Gautieri
ARBITRO: Benassi di Bologna
RETI: st 49’ Pavoletti (L)
NOTE: 1400 spettatori.
Ammoniti: Ferretti, Bonetto, Rosania, Pavoletti, Chiricò, Aquilanti
Espulsi:
Angoli: 8-1
Recupero: pt 3’; st. 4’.
Lanciano (CH). Ad un passo dall’impresa colossale. Ad un passo dalla gloria. Eh si un branco di ragazzini chiamati a difendere l’onore del Soccer Team dopo che in settimana si era resa indisponibile più di metà squadra è caduto solo ad un passo dal traguardo. Bastava un pizzico d’attenzione in più ad una manciata di secondi dalla fine eppure bisogna sottolineare come questo gruppo rabberciato ma orgogliosissimo vien piegato solo all’ultimo dei 4 minuti di recupero consessi dal direttore di gara. Tutto nasce dalla percussione del fortissimo 21 enne Chiricò, Grillo respinge ma sul tap in è pronto Pavoletti. Una beffa clamorosa, questo è stato la trasferta di Lanciano per i bravissimi ragazzi di Jaconi. Esattamente come all’andata la formazione di mister Gautieri riesce a far fruttare al massimo un episodio mentre quella giallorossa in un colpo deve assorbire una mazzata tremenda ma riabilita giocatori che hanno trascorso il girone d’andata tra l’oggetto misterioso e il flop assoluto. E stiamo parlando di Drudi, Lucca, in parte anche Bonetto. Questione d’episodi che riescono a spostare l’equilibrio che regna sovrano. E proprio per questo gli innesti pesanti di Correa e De Gasperi, di cui parleremo a parte, potranno tracciare il solco. Esattamente perché basta un nulla a far spostare l’ago della bilancia. Con questa sconfitta il Soccer Team si trova ultimo in solitaria, complice la vittoria del FeralpiSalò sulla Triestina. Ma dalle ceneri di Lanciano, grazie all’intervento della società, potrà partire un nuovo campionato.
Scelte obbligate. In tanti anni al seguito della formazione di Bassano del Grappa non ricordiamo una tale emorragia di indisponibili. Sembra di essere ai tempi della febbre suina quando intere formazioni di calcio furono decimate per alcuni giorni. In questo caso, invece, di suina c’è solo la sfiga. Il bollettino di guerra recita impietoso che i “titolarissimi”, Ghosheh, Porchia, Caciagli, Mateos e Scaglia sono fuori uso. La situazione più delicata riguarda quest’ultimo: colpito da un trombo in un vaso sanguino secondario ne avrà per almeno un mesetto. A loro vanno aggiunti quelli che potevano essere preziosi rincalzi come Maniero e Barrichello. Il conto, salato, da pagare è di 5 titolari e 2 seconde linee. È vero che anche al Lanciano mancano due titolari in retrovia ma la proporzione non regge, soprattutto a centrocampo la consistenza giallorossa è tutta da dimostrare. L’unica nota positiva è il rientro di Ferretti: pure lui, però reduce da una settimana trascorsa più con l’addetto agli infortunati dello staff tecnico, Dal Monte, che con il gruppo allenato da Osvaldo Jaconi. In definitiva gli undici che scendono in campo, almeno per quel che riguarda centrocampo e difesa, sono gli unici possibili. Infatti l’unica variazione pensata da Jaconi riguarda l’attacco: fuori Guariniello per Baido, in ottica di dar maggior aiuto ad un inedito centrocampo e “per sfruttare il buon momento di Raffaele” – spiegherà il tecnico. L’ultimo concetto riguarda la scelta, quasi obbligata, di utilizzare il primo bonus senza due under in campo quindi a disposizione ne resteranno solo due.
Gara piacevole. Cerca da subito di far la partita il Lanciano. Palla a terra, ottimi spunti personali dei tre d’attacco, begli scambi, ottima circolazione di palla. Nei primi minuti l’unica soluzione giallorossa è quella di scavalcare il centrocampo alla ricerca dell’ariete Longobardi perché i centrocampisti non si arrischiano più di tanto di gestire la sfera, anche per i non perfetti meccanismi esistenti tra 3 centrocampisti che giocano insieme per la prima volta. In particolare per loro, inoltre, è importante rompere il ghiaccio. È anche vero che quando la palla supera la trequarti giallorossa allora la fantasia di Ferretti e Baido qualche grattacapo riesce a crearla anche perché i vari Bonetto, Martina, Lucca, Baido e lo stesso Drudi, pur impiegato in retrovia, hanno sicuramente qualcosa in più sul piano prettamente tecnico rispetto ai titolari e a ritmi bassi sanno farsi valere. Il guaio, ed è l’altro lato della medaglia, è che i rossoneri arrivano troppo facilmente al limite dell’area del Soccer Team, soprattutto quando Ferretti e Baido non sono tempestivi a tornare dietro la linea della palla. A quel punto l’opposizione di centrocampo e difesa, svuotate quasi completamente di fisicità, è abbastanza flebile. E si sa, quando gli attacchi prevalgono sulle retroguardie può venir fuori una partita piacevole.
Che occasioni. Ebbene si, può sembrare strano date le premesse, eppure il Bassano rischia almeno in due occasioni di portarsi in vantaggio. Un po’ per le carenze difensive del Lanciano, reparto pasticcione e poco concentrato, un po’ per la verve soprattutto di Baido, che veste i panni del più pericoloso dei suoi. Come al 15’ quando un bellissimo scambio tra Ferretti e Martina manda quest’ultimo al cross. Testa di Baido dentro l’area piccola ma l’impatto non è perfetto e la palla si perde poco lontano dall’incrocio. Risponde subito il Lanciano sfruttando l’inconsistenza giallorossa quando la squadra perde vien presa in contropiede. In tali frangenti i rossoneri tagliano la squadra di Jaconi come una motosega sul cioccolato. Al 23’ Pavoletti va in gol ma è fuorigioco. Ma tocca ancora a Baido fare il bomber, con una zampata sugli sviluppi di un cross di Bonetto, cogliendo la traversa. Al 27’ sale in cattedra Chiricò con una grande azione personale ma il tutto si perde nel nulla: sarà un assaggio d quello che capiterà nella ripresa. E Longobardi? Non gioca malissimo, è funzionale alla squadra, si dà parecchio da fare e propizia con un gran carattere la traversa di Baido. Però in area staziona troppo poco, tende a defilarsi e perde di incisività.
Bassano regge ma la beffa giunge sul più bello. Alla ripresa dei giochi c’è subito affondo del Bassano con un cross di Baido, Longobardi anticipa l’uscita del portiere ma non riesce ad indirizzare in rete. Ma il Lanciano è assolutamente più convinto e determinato a far sua la partita. I ritmi sono molto più alti, sulla sinistra il giovanissimo Chiricò mette in mostra colpi d’alta classe facendo ammattire Bonetto e Morosini ma forse sarebbe meglio dire chiunque gli si pari a tiro. Poi ci pensa Baido, 9’, ad innescare Ferretti: cross basso che attraversa tutto lo specchio della porta con Lorenzini giunto in lievissimo ritardo. La notizia è che il Bassano, pur decimato, riesce a reggere l’urto contro un avversario che carica a testa basso. La tensione sale, il Lanciano preme come una furia soprattutto sulla sinistra con un Chiricò davvero scatenato, Drudi si supera in un paio di circostanze per contenerlo. Sono gocce di sofferenza purissima distillate una per una, anche perché si fatica dannatamente a tenere la palla nella metà campo avversaria. Al 28’ fuori Baido per Guariniello proprio per cercare di tener qualche palla di più in avanti. Poi tocca a Iocolano rilevare Morosini al 34’ e dare più dinamismo in una zona di campo dove Chiricò è sempre molto pericoloso. Coincidenza vuole che con i cambi passi anche la sfuriata rossonera. Sia Iocolano che Guariniello conferiscono quell’energia che si stavano esaurendo. Le squadre sono lunghe ma il Bassano sembra avere qualche idea in più, anche se Bonetto non entra in area neanche morto e Longobardi non riesce a sfruttare un buon contropiede, fino al 43’ quando Lucca salva all’ultimo su Pavoletti. Al 46’ entra Lazzarotto al posto di un buon Lucca bloccato dai crampi. Ma proprio quando sembra tutto fatto e un punto d’oro colato sembra imbarcarsi verso il Veneto ecco la scarsa malizia su un fallo laterale per i padroni di casa all’altezza dell’area giallorossa. Chiricò può girarsi senza grosse pressioni e puntare la porta. Grillo respinge la conclusione ma il più lesto è Pavoletti: gol e Bassano in ginocchio. Jaconi dagli spogliatoi prova a rasserenare gli animi: “Bastava un pizzico d’attenzione in più, la gara ormai era finita. Dispiace da morire anche se devo ringraziare quei ragazzi quasi mai utilizzati e che hanno fornito una grande prova. L’acquisto di Correa? Ci darà quell’esperienza e grande qualità di cui avevamo bisogno”.
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