Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Elezioni 2024

Parole in Comune

Le dichiarazioni di Roberto Campagnolo e di Nicola Finco, il comunicato di Impegno per Bassano e di Azione, il messaggio di Elena Pavan

Pubblicato il 11-06-2024
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“Sono solo parole”, canta Noemi.
Già, ma nel mio lavoro servono anche quelle. Dichiarazioni, comunicati stampa, messaggi affidati ai social dai personaggi pubblici, gli unici post che io tengo giornalisticamente in considerazione.
Sono solo parole, per l’appunto, tuttavia sono il termometro della situazione in atto, a maggior ragione dopo la fine del primo round di una battaglia per il consenso quale è stata la prima tornata delle elezioni amministrative a Bassano.

Archivio Bassanonet

Nel tardo pomeriggio dello spoglio delle schede per le comunali, quando mancano ancora alcune sezioni da scrutinare ma il risultato è ormai acquisito, raccolgo le dichiarazioni di Roberto Campagnolo.
Lo intercetto mentre attorno a lui si diffonde il garrulo vociare dell’assembramento di candidati e aficionados del centrosinistra, dentro e fuori il quartiere generale di giornata presso la sede elettorale dei Retiniani (ufficialmente: lista Bassano per Tutti - Europa Verde con Retinò) in via Marinali.
In serata sento invece Nicola Finco, che fra due settimane contenderà a Campagnolo la poltrona di sindaco al ballottaggio, nella sala consiliare adibita a centro di diffusione dei dati elettorali.
Raccolgo le dichiarazioni dei vincitori del primo turno separatamente perché i due fanno in modo di non incontrarsi, perlomeno nell’area istituzionale del municipio e dintorni.

“Siamo ovviamente felici rispetto al percorso fatto e poi speriamo di avere quindici giorni per convincere i bassanesi di avere la proposta più adeguata per il governo di Bassano del Grappa”, afferma Roberto Campagnolo.
Gli chiedo di commentare, al di là del successo personale, il risultato del voto in termini di coalizione.
“Noi non eravamo partiti sicuramente come i favoriti - mi risponde -. Il sottoscritto era anzi partito con due liste in una situazione quasi da outsider. Siamo riusciti a mettere insieme e ad aggregare tutto il centrosinistra, a spiegare una proposta interessante che mediamente è stata capita a Bassano e lo abbiamo visto sui risultati dei seggi.”
“Ci sono seggi dove vinciamo, dove se non arriviamo primi arriviamo secondi - conclude Campagnolo -. Quindi il risultato è diffuso, sia sui centri periferici che in centro storico e questo è un elemento che ci fa ben sperare. Siamo sicuramente contenti del lavoro svolto e il fatto di essere primi ci rende ancora più felici.”

“Siamo arrivati a questo risultato perché abbiamo fatto una campagna elettorale senza criticare gli altri, senza attaccare ma ovviamente promuovendo la nostra idea di città e di futuro di questa città”, sono le prime parole di Nicola Finco.
“Abbiamo costruito questa coalizione sui programmi e sulle persone, prima ancora che sui partiti, e abbiamo creato un vero affiatamento - continua -. Quindi una squadra unita e coesa che oggi ha dato veramente dei risultati importanti.”
Eppure la discesa in campo di Finco come candidato sindaco è stata una partenza ad handicap e lo riconosce anche lui.
“Certamente. In molti mi davano per perdente, tanti mi dicevano “ma dove vai a farti male…” - conferma il candidato sindaco leghista -. Però io ho sempre mantenuto un contatto con la città durante questi anni, ho capito i punti di pregio ma anche i punti di difficoltà di questa amministrazione e ho cercato di proporre un qualcosa di nuovo e di alternativo.”
“Non potevamo andare avanti con un’idea di città come abbiamo visto negli ultimi cinque anni, quindi con una maggioranza sempre litigiosa e soprattutto che ha concretizzato poco o nulla - prosegue -. Questo è il messaggio importante che dobbiamo lanciare.”
E adesso, in vista del ballottaggio, col centrodestra spaccato in tre tronconi, cosa succede?
“Adesso arriva il bello - dichiara Finco -. Questa è la madre di tutte le battaglie, noi siamo pronti. Continueremo ovviamente a girare per i quartieri con tutti i nostri candidati, cercheremo anche di vedere se c’è la possibilità di trovare un accordo con le forze politiche che non sono entrate all’interno del ballottaggio e poi si vedrà.”

Nel pomeriggio dell’Election Day arriva in redazione anche un breve comunicato stampa congiunto della lista civica Impegno per Bassano e di Azione, che in coalizione hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Roberto Marin, a primo commento della batosta elettorale subìta.
“Registriamo non senza delusione il risultato elettorale. Probabilmente non siamo riusciti a trasmettere agli elettori il nostro progetto di città, la Bassano che vogliamo”, inizia la comunicazione trasmessa dalla coordinatrice di Impegno per Bassano Giulia Bindella e dal coordinatore cittadino di Azione per Calenda Simone Cavallin.
“Ringraziamo il nostro candidato sindaco Roberto Marin per aver concorso in questa campagna elettorale con grande coraggio e senza riserva alcuna - prosegue e conclude il testo -. Ringraziamo tutti i candidati di Impegno per Bassano ed Azione per la disponibilità e l’impegno.”

Ed Elena Pavan?
A cinque anni dal suo ingresso trionfale in sala consiliare dopo l’elezione secca a sindaco al primo turno, col centrodestra unito, e con la foto ormai storica di Bassanonet che la ritrae in mezzo al tripudio generale assieme al suo padrino politico Nicola Finco che esulta accanto a lei, si ritrova mestamente spodestata nella corsa al ballottaggio dal suo stesso pigmalione.
Inutile cercare da lei qualche dichiarazione a caldo, lo sconforto per la sconfitta è troppo forte.
Il sindaco uscente e non più aspirante sindaco affida però le sue prime parole pubbliche ad un messaggio postato nelle ore successive sulla sua pagina Facebook e rivolto ai “Cari cittadini di Bassano del Grappa”.
“Oggi è un giorno difficile per me e per tutta la mia squadra - scrive Elena Pavan -. Purtroppo, le elezioni non sono andate come speravamo e questo sicuramente non è il risultato che ci eravamo prefissati. Non posso nascondere la delusione che provo in questo momento.”
“Abbiamo lavorato con passione, dedizione e impegno per la nostra Città, mettendo il cuore in ogni progetto e iniziativa - aggiunge -. Volevamo continuare a costruire insieme un futuro migliore per Bassano, ma oggi dobbiamo accettare una realtà diversa.”
Dopo i ringraziamenti alla sua squadra “per l’immenso lavoro svolto”, la Pavan esprime “un ringraziamento speciale per tutti i bassanesi che hanno creduto in me e che mi hanno rinnovato la loro fiducia”.
“Questo è anche di un momento di riflessione su quanto fatto - è la sua considerazione conclusiva -. Il risultato è certamente un segnale di una nostra mancanza nei confronti della cittadinanza, e su questo dobbiamo riflettere profondamente. È importante capire dove abbiamo sbagliato e cosa potevamo fare meglio.”
Sono solo parole, è vero.
Ma rendiamole l’onore delle armi: sono parole di accettazione di una sconfitta.

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