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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Centrodestra Brenta
Scuole e parcheggi in destra Brenta: il candidato FdI Antonio Guglielmini replica all’attacco del candidato sindaco avversario Roberto Campagnolo. “Analisi scontata e superficiale, tipica da campagna elettorale, ecco come stanno le cose”
Pubblicato il 05-06-2024
Visto 27.855 volte
Aaah, la legge dell’ultimo miglio.
Siamo ormai ai metri conclusivi dell’infinita maratona della campagna elettorale per le amministrative bassanesi ed è adesso, come nelle gare di corsa vere, che scoppia la bagarre.
E che bagarre: ad accenderla è stato il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Roberto Campagnolo che lo scorso 31 maggio, a una settimana dal voto, ha improvvisamente attaccato l’amministrazione uscente e quindi il suo competitor diretto Elena Pavan sulla questione della proposta di soluzione per i parcheggi in destra Brenta presentata qualche giorno prima in conferenza stampa dalla stessa Pavan assieme ai due candidati di Fratelli d’Italia, nonché amministratori comunali uscenti, Andrea Zonta e Antonio Guglielmini.

Antonio Guglielmini (archivio Bassanonet)
La ripeto e riassumo per l’ennesima volta nel caso vi foste persi il giro, anche se è difficile perché il solo articolo sull’intervento di Campagnolo, intitolato “Promesso e non concesso”, al momento in cui sto scrivendo ha ottenuto più di 26.300 visualizzazioni.
Senza contare “Guglielmix”, l’articolo con il quale ho dato per primo la notizia, il più visto del mese con oltre 31.300 letture.
La proposta in questione prevede quanto segue:
Costruzione di un nuovo plesso scolastico unificato, comprendente scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, nell’area dell’attuale campo sportivo della Ss. Trinità, previo accordo con la Parrocchia stessa. Realizzazione di un nuovo parcheggio scoperto e coperto da un migliaio di posti auto di capienza nell’area della scuola media G. Bellavitis, previa demolizione della stessa. Contestuale dismissione della scuola primaria G. Pascoli, destinata a sede per i servizi di quartiere e comunità.
Sempre in breve, Roberto Campagnolo bolla la proposta come “un’idea allo stato attuale insostenibile” e “una presa in giro per i cittadini”, per una serie di considerazioni per le quali vi rimando all’articolo che lo riguarda.
Ma ecco che, puntuale come la rata del mutuo, arriva la replica al candidato sindaco avversario del consigliere comunale uscente e candidato di Fratelli d’Italia Antonio Guglielmini, nonché architetto di professione, autore della proposta progettuale di cui all’oggetto, tramite un comunicato stampa trasmesso in redazione che pubblichiamo di seguito.
COMUNICATO
Riscontro il comunicato del candidato sindaco Roberto Campagnolo riportato nell’articolo “Promesso e non concesso” di Alessandro Tich, pubblicato su Bassanonet.
Intervengo in qualità di ideatore della proposta sul Sistema dei Parcheggi in Destra Brenta, frutto di un'attenta analisi e riflessione progettuale. Sebbene il bersaglio del comunicato fosse l'attuale sindaco Elena Pavan, candidata per un secondo mandato, mi sento in dovere di chiarire alcuni punti.
Le osservazioni di Campagnolo, tipiche da campagna elettorale, dimostrano una predisposizione alla critica delle proposte altrui senza offrire una visione lungimirante per il futuro della nostra Città. Nella sua rapida analisi, scontata e superficiale, non ha compreso la portata e i riflessi di una proposta come questa, che non solo mira a dotare la Destra Brenta di un adeguato e capiente sistema di parcheggi atteso da decenni, peraltro l’unica soluzione possibile e sostenibile di tale ampiezza in Quartiere Angarano, ma guarda ben oltre questo obiettivo.
Le due scuole di primo grado nel Quartiere Angarano, come la maggior parte delle scuole in Italia, sono state costruite in un’epoca in cui era unica, comune e tradizionale la lezione trasmissiva, con una rigida separazione tra aule come unico luogo dell’insegnamento, e gli altri ambienti dell’edificio, ritenuti non ugualmente importanti per la didattica. Queste scuole, la primaria G. Pascoli del 1964 e la secondaria G. Bellavitis del 1974, sono ormai vetuste, molto costose da mantenere, energivore e inadeguate sismicamente per la sicurezza dei nostri figli, ma sono anche inadeguate come spazi per una didattica moderna e innovativa, lontane dalle esigenze delle nuove e diverse generazioni di ragazzi che nel tempo sono e saranno chiamate a frequentarle.
In Italia ci sono oltre 39.000 edifici scolastici attivi e la stragrande maggioranza di questi sono stati costruiti tra il 1958 e il 1983 come risposta al fenomeno del baby boom, due su tre edificati prima del 1976 proprio come i nostri due edifici e tutti gli altri presenti nel nostro territorio, eccetto la Bellavitis 2.0, inaugurata nel 2014.
E tutti assumono in sé le stesse caratteristiche: non sono infatti in grado di rispondere alle mutevoli esigenze degli studenti e dell’istruzione.
Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, ha recentemente affermato che gli investimenti nell’edilizia scolastica devono assumere un ruolo centrale per la crescita delle nuove generazioni, integrando tre concetti fondamentali ed inscindibili tra loro: sicurezza, sostenibilità e innovazione didattica.
Gli spazi scolastici, quindi, come progettati e costruiti, sono cruciali per l’apprendimento e il benessere di studenti e insegnanti.
Sebbene interventi come la sostituzione dei serramenti, il cambiamento del generatore di calore e l’isolamento delle pareti esterne siano necessari nel tempo, non sono però sufficienti per rendere sicura e moderna una struttura scolastica, che resterà sempre e comunque obsoleta e inadatta alle nuove generazioni di studenti, profondamente diversi da quelli di cinquant'anni fa.
Prima o poi dovremo riflettere sul nostro vasto e datato patrimonio scolastico, la cui età media è di 52 anni, non adeguato né dal punto di vista della vulnerabilità sismica né della sostenibilità ambientale. Entro il 2030 mancherà circa il 15% della popolazione studentesca a causa della perdurante denatalità, e tra i compiti di un buon amministratore c’è anche quello di pensare per tempo a ciò che il futuro ormai prossimo ci riserverà.
La realizzazione di un nuovo parcheggio strutturato in Destra Brenta, totalmente fuori terra, capiente e integrato nell’ambiente, rappresenta l'ultimo step di questa ambiziosa proposta, perfettamente sostenibile e strategica per Bassano. Questo progetto guarda al futuro e alla crescita della nostra Città, al contrario di quanto ha palesato Campagnolo criticandolo solo per attaccare l’avversario. Sono convinto che, se avessi proposto questo progetto come membro della sua squadra, l'avrebbe accolto con entusiasmo, proprio come ha fatto il mio candidato sindaco Elena Pavan.
Questo progetto richiede tempo per essere sviluppato, un confronto con i vari soggetti portatori d’interesse, dedizione e impegno nella ricerca dei fondi necessari.
Tuttavia, con la sua completa realizzazione, il borgo di Angarano diventerebbe una inedita ma straordinaria porta di accesso alla nostra Città attraverso il Ponte degli Alpini, valorizzando così il primo nucleo abitato della millenaria storia di Bassano del Grappa. Da meta finale a punto di partenza, invertendo l'attuale dinamica.
Viva Bassano!
Antonio Guglielmini
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