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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Elezioni 2024

O così o PD

Viabilità, San Lazzaro, case popolari: su tre punti del programma elettorale la lista del Partito Democratico presenta le proprie proposte

Pubblicato il 05-06-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

La differenza tra una civica e un partito? È l’organizzazione.
Del resto, anni e anni di riunioni di sezione, di direttivi provinciali e regionali anche di Feste dell’Unità, quando ancora le facevano, non possono passare per nulla.
È così, con pianificazione quinquennale perfetta, alla conferenza stampa numero “ho perso il conto” per la campagna elettorale delle amministrative bassanesi, il Partito Democratico di Bassano ci convoca in piazzale Cadorna, all’imbocco delle case popolari di via Bonaguro, e con spirito umanitario tira fuori quattro sedie pieghevoli da campeggio per far accomodare i cronisti. C’è anche un forte sole che batte e che rende accalorato lo stazionamento in loco, ma il PD riesce anche a calcolare l’inclinazione dell’asse terrestre per farci sedere all’ombra. Roba quasi da commuoversi.

Foto Alessandro Tich

L’argomento della conferenza stampa, introdotta e moderata dal segretario cittadino del partito e candidato in lista Luigi Tasca, è di quelli da paura, sia per chi scrive che per chi legge: presentazione di tre punti del programma elettorale.
Ma per fortuna l’azione umanitaria della lista del Partito Democratico, a sostegno del candidato sindaco Roberto Campagnolo, prosegue anche nella brevità dei tempi di esposizione.
“L’amministrazione uscente ha presentato un piano di voli pindarici e di cose irrealizzabili - esordisce cortesemente Luigi Tasca -. Ci chiediamo perché non le ha fatte in questi cinque anni di amministrazione. Sono anche sicuri di realizzare un istituto scolastico nuovo senza sentire le scuole interessate e i proprietari dell’area.”
Il riferimento, per chi si fosse perso la puntata, è la proposta di costruire un nuovo plesso scolastico unificato, primaria e media, sull’area dell’attuale campo sportivo della parrocchia della Ss. Trinità per poi ricavare un grande parcheggio a servizio della destra Brenta nell’area della attuale scuola media Bellavitis.
Ma visto che già stiamo parlando di parcheggi, ecco che il primo punto di programma che viene presentato riguarda la viabilità, per voce del candidato di lista Carlo Nicolli.

“Il tema viabilità è stato del tutto ignorato da questa amministrazione - afferma Nicolli -. Appena insediati hanno riaperto il doppio senso in via Tabacco, mettendo a rischio le centinaia di studenti che passano di li tutti i giorni, e poi più nulla. Noi abbiamo presentato un programma ricco, che rivoluzionerà Bassano.”
La proposta riguarda innanzitutto la “Bassano Pedonale”:
“vogliamo restituire il centro città ai suoi abitanti, chiudendolo al traffico e risistemando marciapiedi e accessi. Includiamo discesa brocchi e via Beata Giovanna nell'area del centro chiudendo al traffico anche salita Brocchi, ovviamente dopo aver completato la bretella Tosano-Grifone e avviato una serie di variazioni sulle direttrici del traffico e incentivato l’uso di altri mezzi per diminuire il numero di automobili.”
“Sul tema parcheggi - continua Nicolli - pensiamo di realizzare una card unica per gli stessi, automatizzando i pagamenti tramite app come fanno in tante grandi città oppure tramite Telepass. Vogliamo costruire nuovi percorsi per la viabilità dolce, con piste ciclabili e pedonali protette, e non solo semplici linee sulla strada, creando un Masterplan per ridisegnare la città come hanno fatto a Padova in questi anni. Insomma, vogliamo ridare vita alla città per vederla rifiorire dopo questi anni di immobilismo”.
C’è anche il tema San Lazzaro: ne parla il già assessore all’Urbanistica, già senatrice della Repubblica e ora candidata di lista Rosanna Filippin.
“La nostra idea - spiega - è quella di preservare l’area di San Lazzaro e di Riva Bianca, rendendola un polmone verde. Vogliamo trasformare quell’area in un bosco d’infiltrazione per le falde, aumentandone il valore per l’intera comunità.”
“La politica deve gestire situazioni come quella di San Lazzaro senza lasciarsi intimidire da nessuna delle parti - aggiunge la Filippin -. Con il mondo dell’impresa si può e si deve discutere, incentivando le aziende del territorio a riqualificare le aree dismesse e che possono diventare un nuovo motore per le imprese bassanesi.”
Ma il “pezzo forte” della giornata è il tema dell’edilizia residenziale pubblica, alias case popolari.

“Noi dobbiamo riprendere una politica di riqualificazione e riapertura del patrimonio pubblico che abbiamo - dichiara il candidato sindaco Roberto Campagnolo -. Ci sono circa 140 alloggi chiusi, già sistemati o da sistemare. Parte di questi potrebbero essere agibili con piccole manutenzioni, altri hanno bisogno di interventi più importanti.”
“Io l’ho già detto e non mi stancherò di ripetermi: Bassano del Grappa ha perso tutti i treni possibili sul discorso PNRR, di peggio non si poteva fare - prosegue l’aspirante primo cittadino -. La riqualificazione di aree come questa, e cioè di edilizia a scopo sociale, sarà rifinanziata dall’Europa dal 2026.”
“Un’impegno che ci prendiamo, se saremo eletti, è quello di lavorare nel 2025 per recuperare un progetto finalizzato ad andare a intercettare questi finanziamenti - promette -. Perché a differenza di qualcuna altro, noi spieghiamo come vogliamo realizzare le indicazioni del nostro programma, attraverso quale metodo e con quali canali di finanziamento. Perché anche questo borgo, che ha una storia bellissima, torni al borgo originale.”
“Ma come messaggio bisognerà riprendere in mano tutto il patrimonio di edilizia popolare e di metterlo a disposizione, attraverso Ater o anche direttamente ai cittadini - conclude Campagnolo -. Si può lavorare sul co-housing, sul mettere a disposizione degli appartamenti alle giovani coppie, eccetera. Oggi invece qui abbiamo il paradosso di avere appartamenti ristrutturati, e non sono pochi, e chiusi.”
Alla fine - per la serie: provare per credere - segue una breve “passeggiata conoscitiva” tra le due file delle case di edilizia popolare di via Bonaguro, accompagnati da alcune signore che ivi risiedono e che conoscono a menadito la situazione di ciascun edificio non occupato da assegnatari: questo è chiuso e già ristrutturato, questo è chiuso ed è stato messo a posto da poco, quest’altro è chiuso ma ancora da ristrutturare, eccetera.
Nell’occasione, le residenti di via Bonaguro segnalano anche l’eterno problema del parcheggio selvaggio delle automobili “foreste” che soprattutto di sera, vista la vicinanza con il centro storico, sostano abusivamente sulla via delle case popolari finendo anche per danneggiare alcuni scalini d’ingresso, come ci viene mostrato.
Ma questa, egregi lettori, è un’altra storia.

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