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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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P.S. I Love You

Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni, a Bassano per sostenere il candidato sindaco Nicola Finco, interviene sul nuovo Commissariato di P.S. cittadino. Sul Commissariato Finco smentisce Elena Pavan ma…

Pubblicato il 03-06-2024
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“P.S. I Love You” è una canzone dei primissimi Beatles, ancora agli esordi con i capelli a caschetto, lato B della celeberrima “Love Me Do”.
Ma se “P.S.” lo interpretiamo invece come la sigla di “Pubblica Sicurezza”, ecco che Lennon & McCartney prendono le sembianze di Finco & Molteni.
Il primo, Nicola Finco, vicepresidente del consiglio regionale del Veneto e candidato sindaco a Bassano e il secondo, Nicola Molteni, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno. Entrambi Nicola ed entrambi leghisti.

Nicola Finco e Nicola Molteni (foto Alessandro Tich)

Perché di Pubblica Sicurezza, e soprattutto del presente e del futuro del Commissariato di P.S. di Bassano del Grappa, si parla all’incontro-stampa con l’esponente di Governo e con Nicola Finco convocato alla Taverna Al Ponte.
Presente, nell’occasione, il consueto stuolo di candidati di lista, accoliti e aficionados, con il posto d’onore riservato alle due senatrici vicentine leghiste Mara Bizzotto ed Erika Stefani, come sempre garanti delle quote verdi-rosa, e con l’onnipresente candidata leghista alle Europee Morena Martini impegnata ancora una volta nel ruolo a lei congeniale di effervescente naturale.
Molteni, brianzolo di Cantù, si dimostra molto cordiale e alla mano, da vero lumbard del governo del fare ma anche del governo del dire.
Perché la campagna elettorale è il momento in cui si dice.
Poi, chi vivrà farà.

Il sottosegretario arriva sul Ponte nel pomeriggio dopo aver visitato il Commissariato di Pubblica Sicurezza di viale Pecori Giraldi, accolto dal vicequestore vicario Nicolò D’Amico, e successivamente compiuto un sopralluogo all’ex Caserma Montegrappa, dove sarà realizzato il nuovo Commissariato di Polizia.
Una situazione che è rimasta in sospeso da lunghi anni e che dovrebbe trovare ora finalmente soluzione: dal lontano 2009, la Polizia di Stato è infatti sottoposta a una sentenza di sfratto dall’immobile che attualmente ospita il Commissariato di P.S., emessa dall’allora Tribunale di Bassano del Grappa.
Ora si pensa al Commissariato che verrà ed è l’incipit totalmente politico di Finco, che dichiara ai presenti che “il lavoro principale è stato fatto dalla Regione”.
Politico e insieme elettorale: il candidato sindaco prende infatti di mira un post pubblicato su Facebook dalla sua competitor diretta Elena Pavan proprio sul nuovo Commissariato di Polizia.
“È interessante vedere - ha scritto il sindaco e ricandidato sindaco Pavan - come alcuni candidati inseriscano nei loro programmi elettorali problemi che in realtà hanno già trovato soluzione.”
“Prendiamo ad esempio il nuovo Commissariato, un problema che a Bassano si trascina da circa 20 anni - continua il post di Elena Pavan -. Solo un anno fa è stata trovata la soluzione, grazie al mio intervento che ha permesso di sbloccare circa 6,5 milioni di euro dal MIT guidato da Salvini per realizzare il nuovo Commissariato nell’ex Caserma Montegrappa ora in fase di progettazione.”
Apriti Finco.

“Quella del progetto del nuovo Commissariato di P.S. è una situazione ben nota e c’è chi si sta prendendo tutti i meriti di ciò che si sta realizzando alla Caserma Montegrappa”, dichiara Nicola Finco in conferenza stampa accanto al sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
“Noi come Regione Veneto stiamo lavorando con il Demanio e il Ministero di competenza - prosegue il candidato sindaco -. Entro l’estate sarà sottoscritto il protocollo con il Demanio per la collocazione delle agenzie delle Entrate, delle Riscossioni e delle Dogane sul lato di via Gaidon. La palazzina Comando e il fabbricato a ovest saranno ceduti alla regione e la Regione li darà agli Alpini. Nella parte a sud, in accordo con Ater, saranno realizzate quattro palazzine di alloggi popolari, una delle quali per le forze dell’ordine a servizio del nuovo Commissariato.”
Ed eccolo qua: arriviamo finalmente al nuovo Commissariato di P.S. all’interno dell’ex Caserma Montegrappa.
“Sarà realizzato nell’area centrale, al posto della palazzina mensa - afferma Finco -. Per la progettazione del Commissariato il Ministero delle Infrastrutture ha messo a disposizione 500.000 euro. La sindaca Pavan ha detto che grazie a lei sono stati sbloccati 6,5 milioni di euro. Non è vero. Ad oggi i fondi non sono sbloccati e il sottosegretario Molteni vi dirà di più su questa cosa.”
In realtà nel suo intervento, che ho registrato integralmente col mio telefonino, il sottosegretario dice tante altre cose ma sul fatto che “ad oggi i fondi non sono sbloccati” non fa parola. Anzi, dichiara addirittura che dopo i 500.000 euro messi a disposizione dal MIT (che non è il suo Ministero) per la progettazione, quella del nuovo Commissariato di Bassano “è una procedura avanzata, che va seguita con scrupolo”.
E infatti è proprio così.

Dunque sul nuovo Commissariato Nicola Finco smentisce Elena Pavan, accusandola di fatto di aver diffuso una falsa affermazione, ma…ha ragione la Pavan.
Cominciamo innanzitutto dall’evidenza che i 500.000 euro già erogati dal MIT per la progettazione del nuovo Commissariato di P.S. fanno parte del pacchetto complessivo dei 6,5 milioni: se la cifra non fosse stata sbloccata, non avrebbe potuto partire neanche il progetto, che sta alla base di tutto il discorso.
Ma lasciamo da parte le constatazioni “de facto” e facciamo parlare le carte.
Una comunicazione del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia del Ministero delle Infrastrutture, trasmessa nel mese di luglio 2023 alla Direzione generale per l’edilizia statale del Ministero stesso e avente ad oggetto “Commissariato di Polizia di Bassano del Grappa - Richiesta di assegnazione fondi”, attesta lo stanziamento ministeriale ovvero il “cronoprogramma finanziario” di 6,5 milioni di euro, come da soluzione prospettata dall’Agenzia del Demanio, così suddivisi:
Anno 2023: € 500.000 per indagini, vulnerabilità sismica, progettazione generale e per lotti funzionali; Anno 2024: € 2.000.000 per 1° lotto funzionale; Anno 2025: € 2.000.000 per 2° lotto funzionale; Anno 2026: € 2.000.000 per 3° lotto funzionale.
La comunicazione “intra-ministeriale” in questione richiede quindi al competente ufficio del MIT l’assegnazione immediata dei primi 500.000 euro per provvedere alla progettazione generale e per lotti funzionali del nuovo Commissariato.
E i 500.000 euro, per l’appunto, sono stati assegnati.
Non è esatto quindi affermare che i restanti 6 milioni “non sono stati sbloccati”: sono semplicemente spalmati in tre annualità successive.

Ma ritorniamo, egregi lettori, alla Taverna Al Ponte.
“È stato necessario fare una verifica in presenza del Commissariato di Bassano - afferma Nicola Molteni -. Evidentemente ci sono delle condizioni a vista non idonee e poco adeguate, non solo dal punto di vista strutturale ma anche per il benessere delle forze di Polizia di quel Commissariato.”
“Per noi il Commissariato di Bassano del Grappa è strategico ed è fondamentale avere una struttura all’altezza dei bisogni e delle aspettative di sicurezza da parte dei cittadini - aggiunge -. Come già sapete, c’è un impegno economico già materializzato da parte del MIT, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha messo a disposizione i fondi, 500.000 euro, per la progettazione finalizzata alla procedura di gara per la realizzazione del nuovo Commissariato.”
“Quindi c’è l’ottimismo di una procedura che sta avanzando e si deve concretizzare nella possibilità di avere nell’ex Caserma Montegrappa un edificio, una struttura e un baluardo all’altezza dei bisogni di sicurezza di un territorio come questo. Per noi è altrettanto necessario che queste strutture siano poi funzionali anche dal punto di vista operativo. L’impegno è quello di voler mantenere una qualità del servizio e quindi una presenza di operatori adeguata rispetto ai bisogni del territorio.”

E in quanto alla presenza di operatori, Molteni respinge al mittente “la polemica relativa a una presunta carenza di attenzione da parte del Viminale per quanto riguarda la Questura di Vicenza”.
“Non è così. Noi nel 2023 abbiamo assegnato al territorio della Provincia di Vicenza circa 73 uomini tra Polizia e Carabinieri e quest’anno a giugno me assegneremo altri 25. E tra novembre e dicembre di quest’anno, grazie ai concorsi che stiamo facendo, avremo altre assunzioni di forze dell’ordine che toccheranno anche il territorio della Provincia di Vicenza.”
“Questo perché - specifica il sottosegretario - nella prima legge di bilancio di questo Governo, grazie al ministro Piantedosi e con una spinta da parte della lega, noi abbiamo stanziato i soldi per fare assunzioni straordinarie, 100 milioni all’anno per dieci anni, che ci consentono di mettere delle pezze ad alcune scelte sciagurate fatte in passato sul fronte della sicurezza. Ad esempio, la legge Madia che ha ridotto gli organici delle forze dell’ordine l’ha votata la sinistra e non l’ha votata la Lega.”
“La presenza mia di oggi - rassicura Molteni - è quella di chi, avendo l’onore di rappresentare il Ministero dell’Interno, si mette a disposizione di una comunità importante e virtuosa come questa per creare le condizioni affinché la qualità e l’aspettativa di sicurezza possa essere elevata.”

Caspita: a forza di parlare di Commissariati, mi ero quasi dimenticato che Nicola Molteni è qui anche per sostenere la rincorsa di Nicola Finco verso via Matteotti.
Ma il finale del sottosegretario è tutto per il suo amico Finco, che dice di conoscere da anni. “Io ho fatto l’amministratore locale per tanti anni e so cosa vuol dire, oggi chi fa l’amministratore locale è un eroe”, riferisce ai presenti.
L’esponente di Governo esprime pertanto ammirazione per la scelta finchiana:
“So cosa vuol dire scegliere di dedicarsi anima e corpo a fare l’amministratore locale, abbandonando un posto importante come può essere un posto alla Regione Veneto, o allo Stato Veneto, dipende dai punti di vista.”
Reazione del pubblico: ahahahah.
Rompete le righe: è il momento del brindisi di rito.
Poi tutti sul Ponte Vecchio a farsi le foto di gruppo col sottosegretario, prima di accompagnarlo sull’altro lato del Ponte per un cin-cin conclusivo con un giro di “mezzi e mezzi”.
E così, dalla Taverna al Ponte alla Grapperia Nardini, l’onorevole e sottosegretario di Stato Nicola Molteni da Cantù prova l’ebbrezza della Par Condicio alla bassanese.

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