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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Elezioni 2024

Finco secondo Luca

Luca Zaia a Bassano benedice la candidatura a sindaco di Nicola Finco e rivendica i meriti per la Pedemontana. “Abbiamo ereditato un cadavere eccellente e ci abbiamo messo la faccia. Ora con la Pedemontana cambia il mondo.”

Pubblicato il 30-05-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Dicono i soliti bene informati che i due a Venezia non si amino troppo, per usare un eufemismo.
Guarda caso, nonostante i lusinghieri risultati ottenuti alle elezioni regionali, Nicola Finco non è mai entrato a far parte della giunta del presidente Luca Zaia, “promozione” a cui il salviniano Finco dichiaratamente aspirava nel 2020.
Ma come per miracolo, le elezioni comunali riescono ad abbattere tutte le barriere architettoniche dei rapporti personali e spalancano le acque del volemose bene all’ennesima potenza.

Foto Danilo Omodei

E così, il governatore più amato d’Italia arriva nuovamente in città pochi giorni dopo la premiazione dell’arrivo di tappa a Bassano del Giro d’Italia dove ha troneggiato sul podio accanto a Tadej Pogačar, per benedire la candidatura a sindaco dell’attuale vicepresidente del consiglio regionale.
Sede dell’incontro: il nuovissimo Bassano Club House in via Angarano, un po’ café con gastronomia e un po’ bike store con parco biciclette, fresco fresco di inaugurazione e già adibito a sede dell’evento al vertice per la coalizione che sostiene la corsa di Nicola Finco verso via Matteotti.
Lega ovviamente presente in schieramento da parata, compresi sindaci (alcuni dei quali ricandidati sindaci) e amministratori leghisti del Comuni limitrofi, con candidati di lista e aficionados e con un palco d’onore che assieme a Finco e a Zaia è composto dall’assessore regionale Manuela Lanzarin, dal segretario provinciale Denis Frison, dalla candidata alle Europee Morena Martini, dalla consigliera regionale Silvia Maino e dal segretario cittadino Andrea Viero.
Tra il folto pubblico convenuto per l’occasione ci sono anche i generali delle truppe alleate - Mariano Scotton di Forza Italia, Luigi D’Agrò della Democrazia Cristiana e Gianni Castellan di Italia Viva - con i loro rispettivi colonnelli e manipoli, oltre all’amichevole partecipazione di Chiara Senni di Noi Moderati.
Il misto mare si ricompatta ancora una volta: ci penserà Zaia, come suo stile, a renderlo spumeggiante.

Nicola Finco apre le danze ringraziando i quasi 100 candidati della sua coalizione “che credono in un progetto di rilancio della nostra città”.
“Bassano ha bisogno di uscire dall’isolamento, è una città chiusa, che si crede ancora una bomboniera, e invece deve aprirsi - afferma il candidato sindaco -. In 14 anni di esperienza in Regione, l’insegnamento che mi ha dato il presidente Zaia è quello di non appropriarsi mai delle istituzioni, perché ce le consegnano i cittadini e meritano il massimo rispetto.”
“La Regione è fondamentale per tanti aspetti - continua -. Per la sanità ovviamente ma anche per il turismo ed è nostra intenzione arrivare al Marchio d’Area. E poi la cultura, le grandi mostre, Operaestate Festival, che la Regione Veneto continua a sostenere. I grandi eventi speciali: se il Giro d’Italia è andato a Bassano è perché è il presidente che ha voluto che arrivasse a Bassano del Grappa.”
Finco rammenta - e questa volta non sbaglia anno come gli è capitato col ministro Calderoli - che nel 2010, l’anno della sua prima elezione in Regione, Luca Zaia, candidato alla sua prima presidenza del Veneto, era venuto a Bassano a sostenere la sua candidatura a consigliere regionale.
Con una partenza, una volta eletti, poco invidiabile: “Abbiamo iniziato tutti e due con l’alluvione di Vicenza”.
Più tardi, chiudendo l’incontro, ancora Finco ricorderà le due partite importanti del Tribunale della Pedemontana e della futura destinazione d’uso dell’ex Caserma Montegrappa, frutto del “federalismo demaniale”, santificando il ruolo determinante del governatore nelle due questioni.
In tema di viabilità, il candidato sindaco rimarca inoltre la necessità di potenziare i collegamenti nord-sud con Trento e con Padova mentre in materia di aspirazioni amministrative, annuncia: “Il nostro è un progetto di città per i prossimi dieci anni.”

“È il mio discepolo - dichiara al microfono Luca Zaia riferendosi a Finco -. Sono già passati 14 anni ma sono stati entusiasmanti e devo dire che Nicola ha sempre portato le istanze di questo territorio. Oggettivamente lui Bassano ce l’ha nel cuore, ma non serve che ve lo dica io perché tutto quello che ha fatto e ha detto in questi anni è stato sempre a beneficio di questa città”.
Per i leghisti in ascolto è Vangelo: Finco secondo Luca.
Poi il governatore passa al pezzo forte del suo discorso:
“Ma soprattutto, io mi aspettavo che mi faceste un super applauso per la Pedemontana.”
Nel cortile esterno del Bassano Club House, dove siamo tutti assiepati, esplode la standing ovation, anche perché sono quasi tutti in piedi.
“Voglio ricordarvi che noi in Regione abbiamo ereditato un cadavere eccellente - incalza il presidente in modalità SPV -. Per questa Pedemontana avevamo due alternative: dar ragione nel 2011 a quelli che tifavano perché si fermasse tutto, avevamo 300 milioni di euro di espropri da pagare, il cantiere era fermo, oppure buttare il cuore oltre l’ostacolo, darci anche una mossa, sfidare il brutto tempo che c’era in quegli anni e tutti quelli che gufavano contro perché una ferita di 94 km e mezzo nel territorio rende politicamente. Vi ricordate, perché adesso qua non se ricorda più nessun, di tutti quei portasfiga che parlavano male della Pedemontana?”
“Però noi abbiamo fatto la scelta di metterci la faccia e abbiamo realizzato la più grande infrastruttura che c’è oggi in Italia - aggiunge -. Sono 94 km e mezzo di infrastruttura più 68 km di strade nuove e gratuite che fra l’altro le vedete come complanari qui nel Bassanese. Sono 2 miliardi e 258 milioni di euro, un’opera che è costata 700 milioni in più rispetto alle previsioni. Ma quelli che vengono a parlare male e fanno le riunioni nelle cabine telefoniche non vi spiegano che è costata di più perché hanno accolto le richieste di tutti i sindaci che hanno votato tutti a favore della Pedemontana e che hanno chiesto l’autostrada in trincea.”
“Cambia il mondo - s’impenna l’ars oratoria del governatore -. È un pezzo di Veneto che torna ad essere centrale del Veneto. Come vi dicevo sempre, quando la Pedemontana entrerà in funzione, cambierà anche il nostro modo di ragionare. Per me venire a Bassano prima della Pedemontana significava da Conegliano un’ora e un quarto. Oggi ci vengo in 25 minuti. Tanto è vero che molti trevisani i vien qua al ristorante el sabo de sera.”
La reazione del pubblico ve la descrivo in linguaggio WhatsApp:
ahahahahah.

“È giusto quello che sostiene Nicola Finco, che la centralità passa attraverso la mobilità e quindi verso Padova a sud e verso il Trentino - Alto Adige a nord - riprende il presidente in tema di infrastrutture -. Noi siamo ancora quelli che sostengono che il progetto della Pedemontana non prescinde dal fatto che si completi la Valdastico Nord.”
Tra le dichiarazioni di Zaia annotate sul mio taccuino, vi segnalo quella sul Giro d’Italia (“io ho portato due volte il Giro qui”) e soprattutto quella sul turismo:
“Nicola ha ragione, la più grande industria in Veneto è il turismo, e perché non ambire a crescere ancora di più con un turismo di nicchia, per Bassano che è vocata al cicloturismo? Ma è vocata anche al surf, qualcuno dise.”
Ahahahahah, brao governatore che no te ze sfugìo el video del surfista austriaco sulle onde dea Brenta in piena a Bassan, vissin al Ponte Novo.
Quindi il presidente del Veneto ritorna al tema elettorale, esprime a Finco “piena e totale collaborazione, dopo 14 anni vissuti assieme a 100 all’ora” e mette in guardia:
“Nicola ha un avversario e si chiama astensionismo. Guardate che non è irrilevante. Un buon e bravo candidato come lui deve temere l’astensionismo. È quindi è fondamentale che tutti quelli che ci sostengono chiedano di andare a votare.”
“Ve lo dico per esperienza, io che ho fatto quasi l’80% alle ultime elezioni: il sindaco che esce deve uscire con alta affluenza alle urne, perché la forza di noi amministratori è vedere i cittadini che vanno a votare - continua Zaia -. Questo permette di avere più potere contrattuale, più autorevolezza nel parlare con i cittadini e con le istituzioni e di costruire un progetto amministrativo, come giustamente Nicola dice, di dieci anni.”
È l’apoteosi dell’endorsement zaiano al candidato sindaco, in quello che vuole essere un sostegno beneaugurante del presidente del Veneto al Nicola de Bassan.
Insomma, per dirla alla spagnola: caro Finco, Vaya con Dios.
Anzi, pardon: Zaia con Dios.

Conclusione con Luca Zaia che richiama accanto a sé l’aspirante primo cittadino e gli altri esponenti politici presenti sul palco e dà disposizioni ai fotografi:
“Facciamo una foto di gruppo che si veda tutta la gente dietro. Poi ne facciamo una di me solo con Nicola.”
Clic. Clic. Ai suoi ordini, signor Presidente.
Terminato l’incontro ufficiale, assisto al solito assalto alla diligenza di tutti i presenti per farsi una foto-ricordo - singola, di gruppo, o naturalmente selfie - con la star della situazione, che come sempre ben si presta al consueto rituale prima di salutare e ripartire per un altro appuntamento elettorale nel Trevigiano.
È anche il momento del brindisi collettivo, che non può che svolgersi con calici di Prosecco Superiore Docg di Valdobbiadene, in onore delle Colline del Prosecco UNESCO e del nostro Governatore Luca Zaia Patrimonio dell’Umanità.
A proposito: c’è anche la birra per gli agnostici e i non ortodossi, ma è meglio berla senza dare troppo nell’occhio.

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