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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Ursulo von der Finco
Nicola Finco, assieme al candidato di lista ed euroesperto Giovanni Baggio, lancia la sua ricetta per agganciare Bassano all’Europa: iscrizione a Ca’ Veneto a Bruxelles, sportello della Commissione Europea e una Festa dell’Europa a cadenza biennale
Pubblicato il 23-05-2024
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“Pronto qui Bruxelles, Bruxelles chiama Finco.” “Pronto qui Bassano, Finco risponde”.
In questo ipotetico scambio di messaggi tra euro-radioamatori è racchiuso il contenuto della conferenza stampa convocata dal candidato sindaco Nicola Finco nella sede elettorale della Lega in via Roma.
Con lui c’è anche Giovanni Baggio, candidato nella lista Finco Sindaco, assistente parlamentare accreditato al Parlamento Europeo.
Giovanni Baggio e il candidato sindaco Nicola Finco in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)
E così, dopo van der Finco, il nuovo avatar ciclistico alla van der Poel che ho affibbiato a Nicola Finco in occasione del suo intervento critico sulle spese comunali per l’arrivo di tappa del Giro d’Italia a Bassano del Grappa, ecco che oggi - cambiando una vocale - si materializza la figura di von der Finco. Anche se la Ursula von der Leyen, per la verità, fa parte dell’euroschieramento avversario rispetto alla Lega.
Ma così è se vi pare e accendiamo la Tv: parte l’Eurovision.
“Tutti parlano di fondi europei, ma bisogna saper intravedere le grandi opportunità dell’Europa - esordisce il candidato sindaco -. Dobbiamo creare un struttura comunale e sovracomunale, per aggregare più Comuni possibili nella creazione di una serie di sportelli per intercettare i fondi comunitari, per fare di Bassano non solo la “capitale della Pedemontana”, ma anche una città europea.”
“Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa - prosegue Finco -. Ogni due anni organizzeremo la Festa dell’Europa a Bassano, invitando le istituzioni europee, grazie anche al filo diretto che istituiremo con Ca’ Veneto a Bruxelles.”
Nota per i non addetti agli eurolavori: Ca’ Veneto è la sede di Bruxelles della Regione Veneto, il cui compito è quello di sviluppare le relazioni con le istituzioni dell’Unione Europea, con la Rappresentanza permanente italiana presso l’Unione Europea e con tutti gli altri soggetti istituzionali che operano nella capitale dei mitici cavolini.
E adesso le opportunità europee devono diventare anche cavolini nostri, secondo una “road map” programmatica che viene illustrata proprio dal candidato ed euroesperto Giovanni Baggio.
“La chiave per saper intercettare le opportunità offerte dall’Europa - esordisce Giovanni Baggio - è avere dei rapporti diretti con gli uffici di rappresentanza della Commissione Europea in Italia e con gli uffici di collegamento del Parlamento Europeo in Italia, che sono delle istituzioni preposte nel fornire sostegno sulla varie proposte e opportunità europee e anche nel fornire il patrocinio per eventi sul tema dell’Europa.”
“Un’altra cosa importante - prosegue il candidato - è che dal 2025 partirà un nuovo bando della Commissione Europea per l’istituzione degli uffici “Europe Direct” che rappresentano la Commissione Europea nei territori di tutta l’Unione. Sarebbe importante avere una rappresentanza anche nel Bassanese che possa fungere poi da rappresentanza per tutta la Provincia e per tutto il territorio pedemontano.”
“Questi uffici - spiega ancora - sono degli sportelli che danno sicuramente una mano a imprese e istituzioni per l’accesso ai bandi e ai fondi europei, ma rappresentano anche un punto di contatto diretto del cittadino per portare all’attenzione della Commissione Europea le diverse problematiche e le diverse questioni.”
“L’Europa mette a disposizione anche dei fondi per pagare il personale di questi uffici, circa 38mila euro all’anno - interviene Nicola Finco -. Perché oggi in molti fanno lo Sportello Europa nel proprio Comune, però prendono i funzionari di tre aree comunali e li mettono là. Ma devono essere funzionari che conoscono le lingue, che devono essere formati nelle materie comunitarie e che si devono occupare solo di quello.”
“Un’altra cosa importante per Bassano e il territorio è proprio avere una Bassano interconnessa all’interno dei network europei - riprende la parola Giovanni Baggio -. Oggi Bassano manca di rappresentanza in Europa. Basta semplicemente iscrivere Bassano alle diverse associazioni, come Eurocities, che raggruppano diversi Comuni da tutta Europa e anche fuori dall’Unione Europea.”
“Queste opportunità - continua - sono il metodo per scambiare le buone pratiche tra le diverse città del continente, per entrare anche in contatto dal punto di vista dei rapporti interpersonali tra gli amministratori locali e per riportare nel territorio le opportunità e buone prassi che si possono imparare da altre città. Per Bassano da una parte è l’opportunità di essere rappresentata presso le istituzioni comunitarie, dall’altra è anche un’opportunità per la città di avere un “matching” rispetto a quelle che sono le opportunità per questo territorio.”
Non ho mai avuto l’opportunità di sentir nominare la parola “opportunità” così tante volte.
Gong! Fine del primo round.
Il matching continua nel prossimo paragrafo.
“La domiciliazione del Comune di Bassano a Ca’ Veneto è sicuramente è una cosa che secondo me è da attuare all’indomani delle elezioni - dichiara l’euroBaggio -. E poi c’è tutto il programma, finanziato dalla Commissione Europea, riguardante le Smart Cities. Oggi la programmazione europea a livello comunitario è divisa principalmente in due settori. Da una parte c’è il finanziamento per avere delle città tecnologiche e all’avanguardia dal punto di vista digitale e dall’altra c’è poi tutto il grande tema della transizione green.”
“È innegabile che le città, dal punto di vista della sussidiarietà, sono il primo nucleo che deve fare questo doppio passaggio - afferma -. E l’Unione Europea mette a disposizione dei fondi per attuare queste due transizioni.”
“E ancora - informa Giovanni Baggio -, dal 1 dicembre 2025 ci sarà l’attuazione del regolamento sugli IGP industriali e artigianali. Per questo sarà importante per Bassano, insieme alle categorie economiche, portare avanti l’IGP a livello europeo, perché ci sono le nostre eccellenze e i nostri grandi prodotti dell’artigianato, e penso alla ceramica e al mobile d’arte bassanese.”
“Avere un IGP riconosciuto a livello internazionale - conclude - protegge il marchio dal punto di vista storico e culturale, ma incentiva anche l’internazionalizzazione del marchio, al di là di quello che è il mercato puramente europeo.”
E mentre ormai mi risuona in testa l’Inno alla Gioia di Beethoven, Ursulo von der Finco propone anche l’idea di istituire dei gemellaggi tematici con altre città d’Europa nei due campi dello sport e del turismo dolce.
“Bassano è una piccola città, ma è solo a un’ora di strada dai tre aeroporti del Veneto che ci collegano con tutta Europa: Venezia, Verona e Treviso. Nel nostro piccolo dobbiamo saper cogliere le opportunità europee perché queste occasioni non vengono sfruttate da nessuno. Sarebbe importante sia per il mondo economico e sia soprattutto per i nostri giovani e per la loro voglia di fare esperienza in Europa terminati gli studi universitari.”
Sono le parole conclusive del candidato sindaco leghista, in un impeto europeista davvero degno di tale nome.
A proposito: ma Matteo Salvini, per la campagna elettorale europea della Lega, non va dicendo in giro “Più Italia, meno Europa”?
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