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Elvio Rotondo
Contributor
Bassanonet.it
Hezbollah, nemico giurato di Israele
Le alleanze con Iran e Siria hanno trasformato Hezbollah in uno dei gruppi non statali più pesantemente armati al mondo, lo hanno reso una forza militare sempre più efficace e un forte avversario per il suo nemico di lunga data, Israele.
Pubblicato il 17-09-2024
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Hezbollah, il cui nome significa "Partito di Dio", è un partito politico musulmano e un gruppo militante sciita libanese, il suo vasto apparato di sicurezza, l'organizzazione politica e la rete di servizi sociali hanno favorito la sua reputazione di "stato nello stato". Il gruppo ha una grande influenza all'interno del Libano. Nato nel caos della guerra civile libanese nel 1982 che ha infuriato per 15 anni dal 1975 al 1990. Il suo obiettivo principale è la sua ferma opposizione a Israele e la resistenza all'influenza occidentale in Medio Oriente. Hezbollah è un nemico giurato di Israele e chiede apertamente la distruzione del "regime sionista in Palestina". Anche dopo che le forze israeliane si sono ritirate ufficialmente dal Libano nel 2000, le due parti si sono scontrate, in modo più distruttivo nella guerra del 2006.
Le consolidate alleanze di Hezbollah principalmente con Iran e Siria l'hanno trasformato in uno dei gruppi non statali più pesantemente armati al mondo, lo hanno reso una forza militare sempre più efficace e un forte avversario per il suo nemico di lunga data, Israele.
A causa della sua storia di attacchi terroristici a livello internazionale, Hezbollah è stata designata come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e da molti altri paesi, sebbene alcuni applichino questa “etichetta” solo alla sua ala armata, ma in Libano, i suoi membri fanno parte del governo e hanno decine di parlamentari in parlamento.
L'emblema a bandiera di Hezbollah è caratterizzato da un drappo giallo al cui centro campeggia parte di un versetto del Corano, sūra V, versetto 56.
Hezbollah è stato accusato di aver effettuato frequenti attacchi contro obiettivi stranieri, tra cui il bombardamento di un’infrastruttura in Libano che ospitava i Marines statunitensi nel 1983, in cui sono morte 241 persone.
Secondo alcune stime, il gruppo riceve armi e denaro dall'Iran per un ammontare di centinaia di milioni di dollari all'anno. Il suo vasto arsenale di razzi conterebbe fino a 100.000 unità. È ampiamente considerato il membro più potente della rete sostenuta dall'Iran nota come Asse della Resistenza (Hezbollah, Siria, milizie e irachene e Houthi yemeniti) e fonte di ispirazione e supporto per altri gruppi sostenuti dall'Iran in tutto il Medio Oriente. Ha addestrato gruppi armati in Iraq e avrebbe preso parte ai combattimenti nel paese.
Nel 2021, il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha affermato che il gruppo contava 100.000 combattenti, anche se questa è probabilmente un'esagerazione.
I suoi combattenti sono temprati dalla battaglia, avendo combattuto a lungo in Siria a sostegno del presidente Bashar al Assad.
Lo sviluppo dell’arsenale di Hezbollah, probabilmente, svolge un ruolo di deterrenza nei confronti di Israele con l’obiettivo di scoraggiarlo dall’intraprendere nuove operazioni militari contro i membri dell’Asse.
Hezbollah e l'esercito israeliano si sono scambiati colpi di arma da fuoco quasi quotidianamente lungo il confine tra Israele e Libano da quando Israele ha lanciato la sua guerra contro Gaza, dopo il 7 ottobre dello scorso anno. Il gruppo armato libanese ha affermato che i suoi attacchi a Israele sono in solidarietà con i palestinesi a Gaza e termineranno non appena le truppe israeliane porranno fine alla loro guerra e si ritireranno dall'enclave costiera.
Il conflitto tra Hezbollah e Israele ha ucciso decine di persone in Israele, centinaia in Libano e ne ha causato lo sfollamento di decine di migliaia su entrambi i lati del confine.
Il 17 settembre scorso, decine di membri di Hezbollah sono rimasti gravemente feriti nel sud del Libano e nella periferia sud di Beirut quando i cercapersone che usavano per comunicare sono esplosi. La notizia è arrivata solo poche ore dopo che lo Shin Bet (Servizio di sicurezza israeliano) aveva rivelato che Hezbollah aveva recentemente tentato di assassinare un ex alto funzionario della difesa israeliana a Tel Aviv.
Sono in molti che temono la trasformazione del conflitto decennale con Israele in una guerra totale.
Recentemente, Il vice leader di Hezbollah ha avvertito Israele che una guerra su vasta scala in Libano causerebbe “grandi perdite da entrambe le parti” e provocherebbe lo sfollamento di centinaia di migliaia di altri israeliani nel nord del paese.
Finora, gli attacchi di Israele al Libano avrebbero ucciso oltre 600 persone, tra cui 142 civili, secondo l’agenzia di stampa AFP, mentre gli attacchi di Hezbollah avrebbero ucciso 24 soldati israeliani e 26 civili.
Al momento, da parte israeliana, non è chiaro se il Primo Ministro, Netanyahu, deciderà per una guerra su vasta scala contro il Libano, poiché questa implicherebbe grosse perdite e un costo altissimo dal punto di vista economico per il paese, mentre la soluzione diplomatica (da trovare molto probabilmente con gli Stati Uniti) sarebbe privilegiata. La guerra di Gaza eserciterebbe una pressione al ribasso sulla capacità economica e militare israeliana.
Di contro, i crescenti attacchi da parte di Hezbollah nei confronti di Israele e il desiderio di consentire agli sfollati israeliani di tornare nelle loro case sani e salvi nel nord di Israele potrebbero convincere il governo di Tel Aviv alla guerra su vasta scala contro il Libano.
Netanyahu potrebbe considerare quest’ultima soluzione come vantaggiosa anche per la sua sopravvivenza politica.
Ma questo, e tutto da vedere.
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