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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tele...visione
Un nostro affezionato lettore mi manda una foto delle grandi ragnatele sul Ponte di Bassano. E io…mi innervosisco
Pubblicato il 15-07-2023
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Oh, benon. Era da un pezzo che non scrivevo un Tich Nervoso.
L’ultimo, pensate un po’, risale esattamente ad un anno fa, più un giorno: 14 luglio 2022.
Il fatto è che i miei editoriali, quelli che esprimono opinioni oltre alle notizie, li concentro nella sezione News di Bassanonet, che rappresenta ormai da tempo l’habitat naturale del mio pensiero analitico sulla realtà che ci circonda.

Onde per cui scrivo in questa rubrica quando sono veramente nervoso, il che accade sempre più raramente. Farò comunque in modo di recuperare il terreno.
Non che manchino argomenti per i quali innervosirsi, anzi. Fatto sta che ciò che accade a Bassano e nel territorio, per quanto spesso portatore di fastidio, mi rende ormai sistematicamente insensibile. Ci ho fatto il callo, insomma.
Ma accade ogni tanto l’eccezione alla regola, quel “qualcosa” che stimola in me la giusta dose di indignazione. Non serve che sia qualcosa di eclatante. Basta, come in questo caso, anche una apparente piccolezza.
Oggi su WhatsApp mi è arrivata una foto di un nostro affezionato lettore.
Quella che vedete pubblicata sopra.
Testo (ironico) di accompagnamento alla foto: “Ieri sera, bei riflessi di sole!”.
E che riflessi. Nella foto emergono evidenti - grazie ai riverberi di luce della nostra stella, irradiati sul Ponte di Bassano - le grandi ragnatele che campeggiano sul nostro Monumento Nazionale. Tele di ragno pendenti tra i piloni, di notevole dimensione e in libera profusione, che deturpano l’immagine e la pulizia del manufatto palladiano.
È questo ciò che vedono i turisti di passaggio nel monumento simbolo della città.
Tele...visione.
La questione è vecchia, riemerge ciclicamente ogni anno e a quanto pare non ha ancora trovato soluzione.
E allora la domanda, nervosamente, è sempre quella.
Chi deve curare il decoro del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, detto anche Ponte degli Alpini? Il Comune, che detiene la proprietà del bene pubblico?
Oppure la sezione ANA Montegrappa, che secondo una consolidata retorica dovrebbe esserne il custode? O chi altro?
Trattandosi di “un patrimonio di tutti”, il rischio è quello che venga percepito come un patrimonio di nessuno. E i risultati si vedono.
Sicuramente è un patrimonio degli aracnidi, che qui continuano a svolgere indisturbati il mestiere a loro imposto da madre natura e favorito dall’indifferenza generale: quello di tessere tele per catturare gli insetti.
E a proposito di patrimoni: vi ricordate che il Ponte Spiderman è oggetto di un percorso di valutazione sul suo possibile inserimento nella “Tentative List” dei siti italiani aspiranti al titolo dei Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco?
Controllo nuovamente l’archivio degli argomenti di Bassanonet.
Il mio ultimo articolo sulla questione, riguardante lo studio di fattibilità commissionato dall’amministrazione comunale di Bassano alla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura di Torino e dedicato ai possibili scenari dell’ipotesi di candidatura, risale al 13 dicembre 2022.
In quella occasione, esprimevo alcune considerazioni sullo studio di fattibilità presentato al pubblico in sala Chilesotti circa un mese prima, il 21 novembre.
Da allora su questo chimerico progetto, fortemente voluto e strombazzato dall’amministrazione Pavan, non si è più visto né sentito nulla.
Non vorrei che anche sui sogni di gloria in ottica Unesco per il Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, detto anche Ponte degli Alpini, compaiano le ragnatele.
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