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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Ecco a voi l'Asiago del Wisconsin
Alla fiera mondiale dell'agroalimentare a Colonia una ditta americana espone un improbabile “Asiago al rosmarino e olio d'oliva”. Il prodotto contraffatto è stato subito sequestrato, assieme a del "Parmesan" ugualmente taroccato
Pubblicato il 13-10-2011
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Le autorità tedesche hanno eseguito un sequestro di formaggio Asiago contraffatto, proposto dall’azienda statunitense Sartori, nell’ambito della manifestazione “Anuga”, rassegna mondiale dell'agroalimentare alla fiera di Colonia.
Il formaggio in questione, prodotto nel Wisconsin (USA) è stato esposto e proposto al pubblico nel corso della fiera in violazione alla normativa nazionale e comunitaria sulle denominazioni di origine, che ha valore di legge in tutti Paesi europei e che protegge il marchio, la denominazione e - attraverso i disciplinari di produzione - l’origine della materia prima nonché la modalità produttiva dell’Asiago DOP.
Medesimo provvedimento di sequestro è stato ottenuto, sempre nei confronti dell’azienda Sartori, anche dal Consorzio per la tutela del formaggio Parmigiano Reggiano (in questo caso per togliere dal mercato prodotto denominato “Parmesan”).
L'Asiago a stelle e strisce sequestrato dalle autorità tedesche
La tempestività dell’intervento del Consorzio dell’Asiago, che si è avvalso del supporto legale di Aicig, è stata fondamentale per l’ottenimento di un provvedimento di sequestro in poche ore.
Si tratta - come emerge chiaramente dalle foto scattate nel corso della fiera - non soltanto di prodotti illecitamente proposti in commercio ma anche dall’aspetto e dagli ingredienti improbabili per un Asiago DOP. Tra gli ingredienti del formaggio “made in USA” figurano, infatti, rosmarino ed olio di oliva.
“La commercializzazione di questo tipo di prodotti rappresenta per noi un danno economico e di immagine, dato che siamo in piena fase di espansione sul mercato europeo ed in particolare su quello tedesco - ha dichiarato il Presidente del Consorzio di tutela dell’Asiago, Roberto Gasparini -. Proprio sul mercato tedesco stiamo realizzando una importante campagna di promozione, che ha generato un incremento delle vendite del 20% nel 2011. Siamo quindi grati agli amici del Consorzio del Parmigiano Reggiano ed alla nostra associazione, AICIG, che hanno reso possibile quel gioco di squadra e quell’azione tempestiva che in questi casi si rivelano determinanti per il buon esito di una denuncia internazionale.”
“E’ paradossale - commenta al riguardo l'assessore regionale alla Promozione e Commercio Estero Marino Finozzi -: non solo all’estero prolifera il falso made in Italy, ma la contraffazione della nostra qualità ci rientra in casa e nell’occasione più importante per la valorizzazione dell’agroalimentare di qualità”.
“Benissimo il pronto sequestro da parte delle autorità tedesche di un formaggio americano presentato come “Asiago all’olio d’oliva e rosmarino” - afferma ancora Finozzi - ma un fatto del genere è un segnale d’allarme pericoloso: siamo all’esibizione plateale di quella che è solo la punta di un pericoloso iceberg, che sfrutta la fama meritata delle nostre produzioni per farci concorrenza con falsi evidenti, impoverendo il vero “made in Italy”, chi lo produce, chi è impegnato a renderlo ancora migliore, il territorio e la storia che della nostra tipicità sono le radici.”
“L’Europa e tutti noi dobbiamo vigilare - conclude l'assessore - e fare di più per difenderci dai tarocchi e spiegare ai consumatori di tutto il mondo come distinguere gli originali dai falsi.”
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