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“Pronti a parcheggiare tutti in Piazza Libertà”
Z.T.L. in centro storico: pollice verso dei commercianti. "Un intervento senza senso in mancanza di una progettualità completa della città. Lo bocciamo e lo rispediamo al mittente"
Pubblicato il 22-09-2011
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Se l'Amministrazione comunale non tornerà sui suoi passi a riguardo della Z.T.L. in centro storico, sono pronti “a parcheggiare contemporaneamente tutti in Piazza Libertà”.
I commercianti di Bassano lanciano la loro provocazione per affermare la loro totale contrarietà alle “proposte in quattro fasi” dell'Amministrazione Cimatti per l'estensione della Zona a Traffico Limitato nel cuore della città.
“Adesso è il momento di far parcheggiare le auto sopra la piazza, e non di toglierle dal centro storico - ammonisce il presidente dei commercianti di Bassano del Grappa Nico Cattarin -. Questo è il momento di una terapia d'urto per incentivare nuovi stimoli all'economia, e non per bloccarli.”
Commercianti all'attacco sulla Z.T.L.: il presidente mandamentale Chenet, il presidente comunale di Bassano Cattarin e il vicepresidente Mengotti
Secondo i vertici della categoria, uno dei compiti dell'Amministrazione locale sarebbe proprio quello di incentivare le imprese in crisi (500 attività commerciali in centro storico con circa 1500 addetti e 500 posti di lavoro ridotti nell'ultimo anno), mentre il Comune “vuole chiudere il centro, alzare barricate e curare il mal di testa decapitando il malato”.
Il presidente Cattarin - affiancato dal presidente mandamentale di Confcommercio Bassano Luca Maria Chenet e dal vicepresidente dei commercianti bassanesi Filippo Mengotti - convoca la stampa davanti a un tavolo pieno di carte e appunti e con una vecchia carta topografica di Bassano. “E' una carta del 1986 - spiega -. E' già da 25 anni che discutiamo di questi problemi.”
“Prima di presentare le nostre osservazioni al piano di allargamento della Z.T.L. dell'attuale Amministrazione - aggiunge Cattarin - lo abbiamo valutato nel corso dell'estate. E oggi diciamo che lo bocciamo assolutamente e lo rispediamo al mittente. La pedonalizzazione di un centro storico non può essere fine a sé stessa, ma un intervento che deve essere inserito in una progettualità più completa di tutta la città.”
“Un progetto di pedonalizzazione - afferma un documento di Confcommercio Bassano diffuso per l'occasione - non può prescindere da un piano parcheggi adeguato: non si può ritenere di soddisfare la cronica domanda di parcheggi semplicemente con l'introduzione del nuovo parcheggio dell'area dell'ex ospedale, che in particolare serve solo la zona ovest del centro storico e non sarà assolutamente sufficiente alle esigenze del centro storico.”
I commercianti, nell'occasione, confrontano i dati sui posti auto disponibili oggi rispetto a 25 anni fa.
Nel 1986 - rivela l'Umce - i posti auto nei parcheggi del centro storico e dell'immediata cintura urbana di Bassano erano 1721.
Oggi i posti per parcheggiare dentro o vicino le mura si sono ridotti a 805, e tutti a pagamento: ma sommati ai posti auto delle Annette, del Parking Cardorna e del prossimo parcheggio del vecchio ospedale il dato complessivo è pressapoco uguale al 1986.
“Abbiamo lo stesso numero di parcheggi di 25 anni fa, ma il parco auto è raddoppiato - incalza Cattarin -. E' cambiata anche la funzionalità: in centro c'è l'esigenza di un parcheggio mordi-e-fuggi. La panacea di tutti i mali sarà il parcheggio all'ex ospedale? No, non ci siamo assolutamente. Chi lo dice non sa fare i conti o non vive il centro di Bassano.”
“Quello che contestiamo - conferma Filippo Mengotti - è la leggerezza del provvedimento. Come chiudiamo il centro? I parcheggi sono insufficienti e non è stato fornito uno studio, un'analisi e una simulazione del traffico veicolare esterno che si riverserà sulle strade limitrofe. Ancora nel 1986, transitavano in centro 12mila auto al giorno. Dove andranno? La paura è quella di ingolfare la viabilità esterna alle mura che oggi, in determinati orari, è già ingolfata.”
Pollice verso anche per la proposta della Z.T.L. a fasce orarie in alcune vie del centro. “Le fasce orarie - dichiara Cattarin - creano solo confusione.”
“Dopo il Grifone, a Bassano sorgerà un altro centro commerciale - aggiungono gli esponenti di categoria -, con parcheggi liberi a uso pubblico. Apriamo quindi un secondo centro commerciale e chiudiamo il centro storico. Si rischia così di favorire a dismisura la grande distribuzione. Non comprendiamo il principio attivo che ha scatenato questo progetto. La Z.T.L. e le telecamere diventeranno solo un deterrente per chi vorrà venire a Bassano.”
“Pensiamo anche alle tante attività del terziario presenti in centro - sottolinea il presidente mandamentale Chenet -. Banche e uffici che sono al servizio del commercio. Cosa faranno se tutte le serrande saranno chiuse? E che effetto avrà tutto questo sul turismo?”
Per non parlare della questione sicurezza: “Chiudere il centro storico anche di sera - dichiara ancora il documento - equivale a limitarne fortemente l'accessibilità”, portando “a una drastica riduzione delle presenze nel centro e a un aumento degli episodi di microcriminalità”.
“In un momento di forte crisi economica, nel quale tutto il mondo del commercio sta lamentando un calo dei fatturati e dei volumi di vendita - sostiene in definitiva il comunicato dell'associazione -, Confcommercio Bassano teme che un provvedimento di questo tipo sia il definitivo colpo di grazia alle molte attività del centro storico, provocandone la chiusura e producendo inevitabili riflessi dal punto di vista occupazionale.”
Una presa di posizione che i commercianti ribadiranno nell'incontro tra il Comune e le categorie economiche sulla Z.T.L. in programma martedì prossimo.
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