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Restauro delle mura, “tagliata” la Azzolini
L'Amministrazione di Bassano risolve il contratto della ditta appaltatrice dei lavori e avvia una procedura di quantificazione e recupero danni. La decisione motivata da “grave inadempienza, grave irregolarità e grave ritardo”
Pubblicato il 07-06-2011
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“Grave inadempimento contrattuale, grave irregolarità e grave ritardo.”
E' la motivazione con la quale l'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa, con una delibera di giunta approvata lo scorso 31 maggio, ha deciso di risolvere il contratto di appalto della ditta Azzolini Costruzioni Generali Spa di Arco (Tn) per i lavori di restauro della cinta storica cittadina, del Castello degli Ezzelini e di Torre delle Grazie.
Viene così scritta una nuova puntata della lunga e contrastata telenovela dell'iter del cantiere, riferito a un intervento che - oltre ai fondi del bilancio comunale - si avvale di un contributo di 1 milione e 100mila euro della Fondazione Cariverona e di 690mila euro concesso dalla Regione.
Il cantiere dei restauri della cinta muraria in viale delle Fosse
Dopo l'approvazione del progetto esecutivo nell'agosto 2008, l'appalto delle opere era stato aggiudicato nel dicembre dello stesso anno alla Azzolini Spa per il corrispettivo di 1 milione e 598mila euro Iva compresa.
I lavori, consegnati all'impresa trentina il 14 gennaio 2009, dovevano concludersi - secondo quanto previsto dal verbale di consegna del cantiere - entro il 7 luglio 2010. Nei mesi successivi sono sopraggiunte alcune varianti in corso d'opera (con due perizie di variante, una delle quali finalizzata “al miglioramento statico dei paramenti murari della Torre delle Grazie”) che hanno determinato un aumento dei costi per quasi 170mila euro e la concessione delle necessarie proroghe che aveva fatto slittare l'ultimazione dei lavori al 18 maggio di quest'anno.
Ma a fronte della dilazione dei tempi, il nuovo termine di consegna non è stato rispettato.
“I lavori - afferma testualmente la delibera di giunta - sono stati condotti dall'impresa con numerose interruzioni dovute a mancanza di personale, mancanza di materiali e incapacità delle maestranze di eseguire quanto previsto negli elaborati progettuali giungendo addirittura ad alterare i ferri strutturali di rinforzo delle mura con mancata immissione delle resine di fissaggio.”
“Numerose - continua il documento - sono state le contestazioni alla ditta appaltatrice, quali riassunte nel rapporto Direttore Lavori in data 27.5.2011”.
La delibera motiva ancora la decisione di rescindere il contratto “dato atto che sulla base della relazione del Direttore Lavori risultano effettuati alla data del 16.5.2011 lavori per complessivi euro 891.256,60 (circa il 55% dell'appalto) a fronte di un importo complessivo contrattuale al netto dell'Iva di euro 1.605.660,28”.
Per questo motivo, continua il testo del provvedimento, “l'appaltatore deve ritenersi gravemente inadempiente con riferimento alle obbligazioni derivanti dal contratto di appalto sia per i ritardi accumulati che per le reiterate inottemperanze agli ordini impartiti dalla Direzione Lavori che devono ritenersi ancora più gravi per il fatto che l'appalto riguarda l'esecuzione di un'opera di rilevante interesse storico.”
Ma non finisce qui, perché la mancata realizzazione dell'opera nei tempi previsti determina “la possibile revoca del contributo di euro 1.100.000 concesso dalla Fondazione Cariverona, per il quale il termine della rendicontazione è scaduto il 30.4.2011” e “l'impossibilità di rendicontare il contributo concesso dalla Regione Veneto entro la scadenza stabilita del 3.12.2011, con possibile perdita del contributo stesso.”
La Giunta comunale ha pertanto stabilito di risolvere il contratto di appalto con la ditta Azzolini Costruzioni Generali Spa “per grave inadempimento contrattuale, grave irregolarità e grave ritardo.” Avviate inoltre le procedure “per la quantificazione e recupero di tutti i danni subiti dall'Amministrazione comunale”.
Ora si volta pagina: è stato infatti definito anche “l'avvio del procedimento amministrativo per l'individuazione del nuovo soggetto al quale affidare il completamento dei lavori.”
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