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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Mete spelacchiate
Giorgio Campana, giocatore e allenatore delle giovanili del Rugby Bassano, denuncia le condizioni disastrate del campo di gioco di Ca' Baroncello. L'assessore Fabris: “Faremo il manto in erba sintetica”
Pubblicato il 19-05-2011
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Giorgio Campana, giocatore e allenatore delle giovanili del Rugby Bassano, scrive un'email all'assessore comunale allo sport di Bassano del Grappa Alessandro Fabris inoltrandola, per conoscenza, alle redazioni.
Nel messaggio all'Amministrazione comunale, il mittente denuncia le a dir poco precarie condizioni del terreno del campo di rugby di Ca' Baroncello, definito “un nemico molto più ostile e tenace di qualsiasi avversario”.
A corredo della denuncia, Campana allega una serie di foto ravvicinate di ferite, lacerazioni e escoriazioni negli arti degli atleti del Rugby Bassano, provocati dal contatto col terreno disastrato, la cui visione ve la risparmiamo.
Azione di gioco sul campo di rugby bassanese: "Un nemico più ostile e tenace di qualsiasi avversario"
Non è mancata, a stretto giro di posta elettronica, la risposta dell'assessore Fabris che annuncia il progetto per la realizzazione del manto del campo di rugby in erba sintetica.
Questa la denuncia di Giorgio Campana:
“Portereste mai vostro figlio a giocare a hockey sulla ghiaia?
Gli fareste fare nuoto in una piscina piena di petrolio?
Potrebbe giocare a basket su un parquet coi buchi?
Che razza di domande: certamente NO !
Ma è proprio questa la situazione in cui si ritrova ormai da diversi anni la società Rugby Bassano: non può permettere ai propri atleti e tesserati di svolgere attività fisica senza mettere a repentaglio la salute e l'incolumità degli stessi.
Ma partiamo dai fatti: il Rugby Bassano opera in città dal 1976 e al momento vanta una prima squadra di livello (anche se ahimè retrocessa in serie C quest'anno), e un settore giovanile tra i più floridi del panorama italiano con oltre 200 tesserati, alcuni dei quali impegnati costantemente nelle rappresentative Regionali
e Nazionali, da questo vivaio sono usciti atleti di carattere internazionale che hanno calcato palcoscenici ai massimi livelli per questo sport (mondiali, sei nazioni, coppe europee).
Da circa 4 anni si ritrova a dover combattere contro un nemico molto più ostile e tenace di qualsiasi avversario, un campo da gioco e d'allenamento che ha dell'incredibile, una tavola di terra battuta e polvere che d'inverno diventa, a seconda delle condizioni atmosferiche, o una lastra di ghiaccio marrone o una palude melmosa; mentre nel periodo primaverile/estivo le sue fattezze ricordano più quelle di un duro e graffiante deserto con qua e là qualche ciuffo verde di coraggiose isolate erbe non meglio identificate.
La società provvede con invidiabile testardaggine a seminare il campo ogni estate,
provando soluzioni diverse, interpellando di volta in volta guru del settore, ma per tutti la risposta è la stessa: non si può garantire che un campo rimanga verde per tutto l'anno se questo viene calpestato ogni giorno da decine di persone.
Al venerdì per esempio tutte le squadre, dall'under 6 ai senior, si allenano ininterrottamente dalle 17:00 fino alle 22:00 e se per caso piove è facile immaginare quale sarà la condizione del campo a fine allenamenti.
Il gioco del Rugby prevede alcuni gesti tecnici fondamentali che non possono essere eseguiti se non andando a terra, il placcaggio in primis, ma anche la ruck o l'offload, il famoso riciclo che sta facendo la fortuna di squadre come i famosissimi All Blacks, che consiste nel mantenere il pallone "vivo" passandolo a un compagno andando a terra per dare continuità all'azione.
Con un terreno come questo è impossibile allenare e quindi imparare tali fondamentali, quindi è impossibile giocare a Rugby se non mettendo a repentaglio l'incolumità degli atleti. (...)
Ci tengo a precisare che questo è solo il pensiero di un giocatore e allenatore delle giovanili del Rugby Bassano, e non un comunicato ufficiale della società,
uno sfogo dettato dall'amore per questo sport, per questa società e per questa città, uno sfogo che vuole aprire gli occhi su un piccolo insignificante problema della nostra comunità, comunità composta anche da quei piccoli rugbysti che ogni volta che vanno a terra si fanno male e si domandano: ma perché a calcio giocano sull'erba e noi no?
Che a Bassano ci siano sport di serie A e sport di serie B, anzi C vista la funesta annata? Staremo a vedere.
Giorgio Campana”
Questa la replica dell'assessore Fabris:
“Ciao Giorgio,
non ho mai nascosto la profonda ammirazione per il rugby Bassano, tra l'altro condivisa dall'amministrazione comunale che in occasione dello scorso gennaio 2011 ha insignito la società del premio San Bassiano, il maggior riconoscimento del nostro comune ad una società che negli ultimi anni ha saputo crescere ed educare tantissimi ragazzi alla pratica di uno sport meraviglioso quale è il rugby.
Negli ultimi 2 anni abbiamo operato numerosi interventi sulla vostra struttura: reti parapalloni, tabellone e nel 2011 sistemeremo anche l'annoso problema della impermeabilizzazione delle tribune.
Conosco il problema del campo e ne ho discusso numerose volte con i dirigenti della vostra società. La mia idea per risolvere il problema che tu esponi era quello di fare come hanno già fatto alcune società di rugby di dotare l'impianto "De Danieli" di erba sintetica.
Se Bassano del Grappa doveva dotarsi di un manto sintetico era mia intenzione considerare in primis le problematiche del Rugby Bassano.
Ero a conoscenza che la federazione italiana rugby metteva a disposizione 80.000 Euro a fondo perduto per la realizzazione di queste strutture e quindi avevo ipotizzato, che con la partecipazione della società che poteva partecipare alla spesa avremo potuto realizzare tale intervento.
Non mi sono limitato alle parole ed ho inserito in accordo con l'assessore ai lavori pubblici 150.000 Euro nel bilancio del comune 2011 e propriamente nel piano degli investimenti per lo sport, proprio per poter rendere concretamente fattibile tale realizzazione, la realizzazione del campo da Rugby in erba sintetica.
Mi auguro nell'interesse di tutti i ragazzi e della vostra straordinaria società che con l'aiuto di tutti questo intervento possa essere realizzabile.
Un cordiale saluto
Assessore allo sport
Alessandro Fabris”
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