Ultimora
31 Mar 2025 13:28
Vale 7,3 miliardi l'export del Veneto negli Stati Uniti
31 Mar 2025 13:12
Ass. Coscioni, in Veneto ritardi Ulss per paziente con glioma
31 Mar 2025 12:28
Hotel Bellevue di Cortina si rinnova, apertura a fine 2026
31 Mar 2025 12:27
A Venezia al via la 18/a edizione di 'Incroci di civiltà'
31 Mar 2025 11:17
È morto Giancarlo Dondi, ex presidente Federazione Rugby
31 Mar 2025 11:16
Came, nuovo stabilimento e previsione fatturato 350 milioni
31 Mar 2025 13:46
Sisma Myanmar, il bilancio delle vittime sale a 2.056
31 Mar 2025 13:14
Marine Le Pen colpevole di appropriazione di fondi pubblici, condannata all'ineleggibilità
31 Mar 2025 12:35
Borse a picco per la paura dei dazi, Milano -2% maglia nera
31 Mar 2025 12:28
Amazon vicina a 4 miliardi di export Made in Italy
31 Mar 2025 12:18
Omessa dichiarazione Iva, chiesta l'archiviazione per Totti
31 Mar 2025 11:54
Forza Italia dice no a Calenda: 'Non rompiamo il centrodestra'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il governo “inciampa” sugli alpini
La Camera rigetta il progetto di legge della Lega per favorire il reclutamento delle penne nere nelle regioni del Nord. Bitonci (Lega Nord): “Scandaloso”. Donazzan (PdL): “Una legge strumentale”
Pubblicato il 09-03-2011
Visto 4.873 volte
Il governo è stato battuto oggi alla Camera sul progetto di legge n. 207 recante nuove norme ed incentivi per favorire “il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine” nelle regioni dell'arco alpino.
Per nove voti è passata la proposta del deputato del Pd, Ettore Rosato, di rispedirla in commissione Difesa per ulteriori approfondimenti. Decisivi, oltre al Centrosinistra, i voti dei deputati dell'UDC e di Futuro e Libertà.
Il progetto di legge - promosso dalla Lega Nord, con primo firmatario l'on. Davide Caparini - punta a incentivare nelle regioni dell'arco alpino il reclutamento di militari volontari e, pertanto, a favorire l'accesso dei residenti nelle regioni "tipiche" al corpo, anche con la facoltà per le regioni e gli enti locali interessati di prevedere particolari benefici fiscali e assistenziali.

Militari volontari nelle truppe alpine: respinta dalla Camera la proposta di incentivi per il reclutamento in base alla provenienza geografica
La misura riguarda in particolare le regioni del Nord: Liguria, Piemonte, Lombardia, Triveneto, oltre all'Appennino tosco-emiliano, all'Abruzzo e alla provincia di Isernia.
La proposta di legge coinvolge poi l'Associazione Nazionale Alpini nell'attività di promozione del reclutamento delle truppe alpine nelle regioni di tradizionale provenienza, destinando all'ANA "anche in ragione di tale nuovo compito la dotazione di un apposito fondo di consistenza pari a 200 mila euro annui".
Secondo il capogruppo FLI Benedetto Della Vedova, questo provvedimento introduce un elemento “incongruente di discriminazione nel reclutamento a favore dei cittadini residenti in alcune aree del Paese, è incongruente".
Tra i firmatari del progetto di legge rigettato dalla Camera c'è anche il deputato leghista Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella, che definisce quanto accaduto oggi nell'aula di Montecitorio un episodio “gravissimo e scandaloso”.
"E' ignobile che i parlamentari veneti di PD, UDC, IDV e FLI - dichiara l'on. Bitonci - abbiano di fatto bocciato gli alpini, calpestandone i valori, i meriti, gli ideali, le qualità e soprattutto il sacrificio di migliaia di vite spese per la difesa del nostro territorio e della nostra gente. E' un insulto alle nostre montagne, al Grappa prima di tutto, ai nostri fiumi teatri di cruente battaglie come il Piave, e alla nostra gente, che ha il giusto, doveroso e sacro rispetto per un corpo, quello degli Alpini, che avrebbe potuto trovare migliore accoglienza nel Parlamento italiano, e da dove invece ne è uscito umiliato".
Il disegno di legge respinto - informa ancora il parlamentare del Carroccio - prevedeva “incentivi fiscali ed assistenziali per giovani che avessero deciso di svolgere servizio nelle truppe alpine; punteggi aggiuntivi per ragazzi in possesso di brevetti o attestati di attività collegate alle truppe alpine come il maestro sci o la giuda alpina; alla cessazione del servizio volontario i giovani sarebbero stati incorporati in riserva mobilitabile dall'ANA in caso di eventi calamitosi, creando una sorta di bacino di personale altamente qualificato al quale attingere per servizi di protezione civile o polizia locale, il tutto senza costi aggiuntivi o aggravi per lo Stato o i cittadini”.
"Il secco NO pronunciato questa mattina dal centro sinistra - conclude Bitonci - ci fa capire come l'Unità d'Italia, tanto sbandierata dall'opposizione, si riduca a semplice occasione per gozzovigliare a birra e costicine, magari organizzando la gitarella fuori porta con gli amici, e dimostrando come l'Italia sia palesemente disunita, mai così lontana dai valori che dovrebbero identificare una nazione ed unire la popolazione. Mi chiedo con quale faccia i parlamentari del Triveneto si presenteranno ora alla loro terra, ai loro concittadini, dopo essersi macchiati di un gesto tanto sprezzante".
Di altro tono il commento dell'assessore regionale del PdL Elena Donazzan, notoriamente vicina al Corpo delle penne nere.
“Non serve un disegno di legge per definire quanti alpini del nord devono esserci nelle truppe alpine, mi sembra solo una posizione strumentale - afferma Donazzan -. Infatti, da quando al Governo c’è il Ministro Ignazio La Russa, sono aumentati i soldati provenienti dalla tradizionale zona di reclutamento nelle Truppe Alpine”.
“E’ evidente - ha specificato l’assessore regionale - che le indicazioni date ai vertici dell’esercito al momento delle selezioni abbiano giustamente tenuto conto che gli alpini hanno peculiarità legate ad una tradizione di montagna, sia che si tratti di Alpi, sia che si tratti - come da sempre - di Appennini ed in particolare degli Abruzzi’”.
“A favorire questa sensibilizzazione - ha aggiunto Donazzan - è intervenuta la proposta dell’Associazione Nazionale Alpini, accolta immediatamente dal ministro La Russa, della cosiddetta mini- naja".
“Dopodichè - ha concluso l’assessore regionale -, poco mi interessa da che parte arrivino i nostri soldati, quando sempre antepongono l’amore per la Patria e l’affetto per la divisa italiana, che non fa distinzione in termini di valore se l’alpino si chiama Matteo Miotto ed è di Thiene o Luca Sanna ed è di Oristano”.
Il 31 marzo
- 31-03-2023L’Isola Vicentina
- 31-03-2023Basso & Basso
- 31-03-2022Veni Vidi Covid
- 31-03-2022Botta ed Imposta
- 31-03-2022Il mago della pioggia
- 31-03-2022Soggiorno obbligato
- 31-03-2021Vax Populi
- 31-03-2021Piantatela
- 31-03-2021Fiume Verde
- 31-03-2020Bassano Tampone Comune
- 31-03-2019Precipita ultraleggero, muore il pilota
- 31-03-2018Insindacabile
- 31-03-2017Il Ponte di vetro
- 31-03-2017Grand Prix Vernillo
- 31-03-2017La strana coppia
- 31-03-2017Movida con mazzata
- 31-03-2017All You Need is Lowe
- 31-03-2016Condannati a 30 anni gli amanti di Romano
- 31-03-2015La notte dei ladri
- 31-03-2014Non toccatele il Senato
- 31-03-2014A proposito di bisognosi
- 31-03-2014E Silvia tenta il bis
- 31-03-2014Gli sLegati
- 31-03-2012Lo Stivale a forma di asparago
- 31-03-2012La multa del giorno dopo
- 31-03-2011Mezzasalma: “Da Bitonci attacchi ingiusti e vergognosi”
- 31-03-2009Fusaro in tribunale ricostruisce il suo delitto