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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Sold out in libreria per Fabio Volo
Alla presentazione dell’ultimo libro di Volo a Palazzo Roberti si è registrato il tutto esaurito
Pubblicato il 12-03-2010
Visto 4.150 volte
Un intero Palazzo Roberti è bastato appena per contenere l’ammaraggio dei fans/lettori/ascoltatori giunti a Bassano per incontrare Fabio Volo. Si è trattato infatti di un vero incontro più della consueta presentazione dell’ultima “fatica” di uno scrittore, un autore il cui libro peraltro è riuscito ad arrivare in pochissimo tempo ai vertici delle classifiche delle vendite. Ne “Il tempo che vorrei” Volo continua un dialogo mai interrotto intrapreso da tempo anche in forma scritta, lo riprende con lo stesso stile di una chiacchierata in radio o sui programmi di MTV. E’ riconoscibile, forse è questo il suo segreto, e attraverso i libri propone un ulteriore contesto dove alterna, come fa sempre, riflessioni profonde e un chiacchiericcio che fa simpatia. Volo è un bravissimo comunicatore: non ha la pedanteria del predicatore, è immediato, comprensibile, non è scontato. E poi gioca. Piace Volo ai trenta/quarantenni ancora un po’allo sbando quando ricorda che ha fatto il panettiere e fa capire che non si prende troppo sul serio, e quando dice che non si sente “uno scrittore” ma che ha sempre scritto e che ama farlo quando ne ha voglia, se no si occupa di altro; piace, soprattutto ai ragazzi, quando confessa che non ha mai amato la scuola (“ho fatto morire mia madre tre volte per giustificarmi coi professori”), ma intanto racconta che sta leggendo Philip Roth in inglese e su youtube nella dark room di Repubblica www.youtube.com/watch?v=eDt-f1q2SGU lo si vede a suo agio ad indovinare autori autorevoli di brani di poesia anche non celebri e recitare a memoria Dante, e qui sorprende e piace anche agli intellettuali che snobbano di solito i personaggi che hanno in curriculum tanta TV; piace alle coppiette che si ritrovano nelle storie tormentate che racconta, ma piace anche ai single di ogni età perché parla d’amore ma difende con forza la libera scelta di chi vuole stare da solo. Concilia tanti opposti Volo, e lo fa con spontaneità. All’incontro ha dialogato a lungo in un botta e risposta con alcuni intervistatori (e molte intervistatrici) presi tra il pubblico. Piace molto alle donne Fabio, ma risulta simpatico un po’ a tutti: ha chiesto scherzando ad una ragazza di uscire con lui e all’imbarazzo di lei, che per un attimo forse ci ha creduto, da vero professionista abituato a gestire “tempi” radiofonici e televisivi, ha dirottato l’invito... al suo ragazzo. De “Il tempo che vorrei” il libro uscito dopo “Esco a fare due passi”, “E’una vita che ti aspetto”, “Un posto nel mondo”, “Un giorno in più”, tutti editi da Mondadori, non si è parlato molto, anche il non spiegare troppo ciò che si scrive è indubbiamente una scelta efficace. Comunque si ben è capito che cose da fare Volo ne ha tante, e che il desiderio di un tempo diverso da quello che ci è concesso, è certamente un’altra cosa che accomuna e che ce lo rende vicino.
Fabio Volo. Foto di Marta Tariello
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