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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
“Un protocollo d'intesa sull'agricoltura”
Intervista all'assessore comunale di Bassano Alessandro Fabris. Siglato l'accordo tra sette Comuni, associazioni e cooperative agricole per il rilancio del settore. E avanza l'idea di un nuovo Polo Agroalimentare
Pubblicato il 05-03-2010
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Novità importanti per il mondo dell'agricoltura locale. Ad annunciarle a Bassanonet è Alessandro Fabris, assessore comunale alle attività economiche.
Assessore Fabris, cosa si sta muovendo nel comparto agricolo del nostro territorio?
Alessandro Fabris: "Per il mondo agricolo dobbiamo pensare politiche comprensoriali"
“L'altra sera sono andato all'assemblea degli industriali e ho parlato col sig. De Paoli, quello del burro. Mi diceva che il comparto alimentare non ha avuto crisi e anzi ha tenuto. E' un mercato, quello dell'agricoltura, che si sta facendo sempre più industrializzato. Questo non significa che non ci dobbiamo porre degli interrogativi sul comparto agricolo, che è molto importante per questa zona, ma le cui caratteristiche - e mi riferisco all'asparago - ci fanno famosi e contenti per due-tre mesi all'anno. E' un comparto per noi importante, e che comprende un territorio più ampio con le ciliegie, il broccolo, i vini della doc di Breganze, i formaggi di Asiago, il radicchio di Treviso. Pensiamo a quanti prodotti tipici troviamo nel raggio di soli 40 chilometri. Per questo la mia prima riflessione, sulla quale sono pienamente d'accordo col sindaco, è quella che anche per il mondo agricolo bisogna pensare politiche comprensoriali.”
E' una via concretamente percorribile?
“Purtroppo le sinergie che voglio sviluppare sono difficili perché all'interno degli stessi prodotti tipici ci sono dei contrasti tra produttori che durano da anni, pensiamo all'asparago e alla ciliegia. In questi mesi sto tentando di capire l'origine di questi contrasti per poi chiamare i contendenti attorno allo stesso tavolo. La veicolazione commerciale dei prodotti deve nascere da un messaggio univoco, che prevale sul prodotto in sé.”
C'è però una novità importante...
“Sì. Nei giorni scorsi il Comune di Bassano ha siglato con altri sei Comuni - Mason Vicentino, Marostica Molvena, Pianezze, Salcedo e Breganze - un protocollo d'intesa sull'agricoltura. Tra gli altri firmatari del protocollo ci sono Coldiretti, Cia, Coopagri, Confagricoltura, cinque cooperative (olio, ciliegie, cantine e latterie) e il Consorzio di Bonifica.
Il protocollo d'intesa si propone di dare una risposta alle domande del mondo agricolo, una risoluzione ai problemi delle colture agricole e una strategia di commercializzazione attraverso iniziative comuni come i “farmer market”, la valorizzazione dei prodotti e altri sistemi concordati, per non creare tra le varie realtà produttive dei mondi separati.
In questa visione comprensoriale nasce anche il discorso del nuovo Polo Agroalimentare.”
E cioè?
“Quello del Polo Agroalimentare è un argomento caro a questa Amministrazione comunale. Si tratta di una struttura diversa dall'attuale mercato ortofrutticolo. Tre settimane fa siamo stati a visitare il Polo Agroalimentare di Parma, che si estende su 60mila metri quadrati e serve un territorio di 300mila abitanti. La visita ci ha dato degli stimoli molto interessanti. Stiamo valutando la possibilità di realizzare un Polo Agroalimentare anche nella nostra zona: ma se pensato solo da Bassano non avrebbe senso. Abbiamo proposto l'idea agli aderenti al protocollo d'intesa, per fare un'analisi preliminare. E cioè se fare anche qui il Polo Agroalimentare, come farlo e dove. Quello del protocollo è un tavolo ideale per confrontarci anche su questo tema.”
Dunque una struttura innovativa per la commercializzazione e la distribuzione dei prodotti agroalimentari...
“Certamente, Un Polo Agroalimentare ha inoltre senso se vi è un servizio di logistica. A Parma, ad esempio, ci sono gli ecobus: 11 bus elettrici che vanno in giro per le consegne. Pensiamo quanto sarebbe utile a Bassano un servizio di ecobus che consegnano ad esempio i prodotti agroalimentari ai diversi ristoranti della zona. E' un'idea nuova di logistica molto interessante.”
A proposito di “farmer market”: quando ripartirà il mercato agricolo settimanale a Bassano?
“Fra pochissimo. Dopo l'esperimento dei mesi scorsi, il “farmer market” e cioè il mercato dei prodotti agricoli partirà ufficialmente a Bassano domenica 21 marzo in Borgo Angarano.
Lo faremo coi produttori di “Campagna Amica”, che è un'emanazione di Coldiretti, ogni domenica e fino all'estate perché poi vorremmo istituirlo come mercato agricolo settimanale fisso, aperto anche alle altre associazioni e ai singoli espositori che dovranno attenersi a un preciso regolamento. Saranno tre mesi sperimentali per vedere se va bene il posto e se funziona il giorno e cioè la domenica, con regole corrette promosse dal Comune che tutelino la tipicità e la genuinità dei prodotti in vendita.”
Quindi un'agricoltura che viene messa sempre più in vetrina...
“Dobbiamo associare sempre di più i prodotti agricoli alla promozione del territorio. Faccio solo un esempio: ai produttori di olio nel nostro comprensorio ho proposto di commercializzare l'olio “Jacopo Bassano 500” in concomitanza con la mostra di Bassano. Sarebbe il “doc del doc”, e si potrebbe anche venderlo ai visitatori del Museo. Anche la sinergia con il Gruppo Ristoratori Bassanesi in questo senso è molto importante.”
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