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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bassano: tutti i problemi della Pedemontana
L'Amministrazione comunale illustra tutte le questioni critiche della superstrada di imminente realizzazione. Mercoledì sera 3 febbraio un'assemblea pubblica per raccogliere tutte le osservazioni
Pubblicato il 02-02-2010
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Superstrada Pedemontana Veneta: è il momento decisivo.
L'iter per la realizzazione dell'infrastruttura sta giungendo alla fase conclusiva e a fine febbraio è prevista l'ultima Conferenza dei Servizi prima della posa della prima pietra, annunciata - dal commissario straordinario Silvano Vernizzi - per il mese di marzo.
La superstrada a pagamento, qualunque sia la sua soluzione progettuale, avrà un impatto enorme sul territorio e sulla viabilità locale: nel tratto bassanese correrà in parallelo e a nord dell'attuale tangenziale, trasformata in complanare, e rispetto al cui piano stradale sarà sopraelevata di circa due metri.
L'assessore comunale Dario Bernardi illustra i problemi del tratto bassanese della SPV
Per illustrare i maggiori problemi connessi con il passaggio della nuova arteria - inserita nel “Corridoio 5” delle comunicazioni dell'Unione Europea - il sindaco di Bassano Stefano Cimatti, l'assessore comunale alla viabilità Dario Bernardi e il presidente del consiglio comunale Mauro Beraldin hanno convocato oggi la stampa.
“Dopo il nostro primo incontro in Regione il 16 novembre - ha dichiarato il sindaco Cimatti - e dopo un sopralluogo dei tecnici è emerso che la situazione più delicata di tutta la SPV è il tratto Nove-Bassano-Cassola-Rosà. Per questo è stato trattato per ultimo e ne possiamo, finalmente, parlare solo adesso. Le carte in nostro possesso sono in una fase ancora molto evolutiva e siamo fortemente attivi su tutta la questione per un supporto possibile ai nostri cittadini.”
Questi i punti-chiave della questione SPV a Bassano, così come emersi dalla conferenza stampa:
Il commissario straordinario e i Comuni “disarmati”
Il 15 agosto 2009 il governo nazionale ha nominato il dirigente della Regione Veneto Silvano Vernizzi “commissario straordinario” per la Pedemontana.
“Questo atto - dichiara l'assessore comunale Bernardi - disarma i Comuni perché dà a una persona sola poteri tali che vanno a sovvertire le procedure consuete nel campo delle infrastrutture, come quelle messe in atto per il Passante di Mestre.
Vernizzi a fine ottobre ha firmato il contratto con il consorzio italo-spagnolo Sis, che ha vinto la gara per la Pedemontana, e solo dopo ha convocato i Comuni. Sulla Pedemontana comanda lui, ma ha dato comunque ampie possibilità ai Comuni di poter intervenire.”
Le osservazioni del Comune
Vernizzi ha convocato per la prima volta il Comune di Bassano lo scorso 16 novembre, presentando le tavole del vecchio progetto esecutivo della SPV del 2006, che è andato in gara, e sui cui il consiglio comunale di Bassano aveva già espresso le proprie osservazioni.
Ha quindi chiesto ulteriori osservazioni al Comune, in vista della redazione dei nuovi progetti definitivo ed esecutivo e della posa della prima pietra della Pedemontana nel prossimo marzo.
Già in quell'incontro il Comune di Bassano - oltre a ribadire le osservazioni del 2006 già disattese - ha presentato le proprie osservazioni e proposte:
1 - Spostamento del casello di Bassano della superstrada da Viale de Gasperi, in quanto un'uscita su quel punto avrebbe un impatto formidabile sulla viabilità cittadina
2 - Spostamento più a sud del passaggio tra Rivarotta e Marchesane, poiché insiste troppo a ridosso delle abitazioni
3 - Completamento della complanare nel tratto tra Viale de Gasperi e Via Ca' Dolfin.
La prevista strada a scorrimento libero, parallela alla Pedemontana, corrisponde all'attuale tangenziale Marostica-Bassano, ma allo svincolo di Viale de Gasperi si interrompe per ripartire a Rosà. “Ciò comporterebbe - afferma Bernardi - un'enorme ricaduta di traffico su Via Colombo, che è impensabile.”
4 - La presa in carico, da parte del Comune, di tutte le osservazioni dei singoli espropriandi
5 - La realizzazione del tratto bassanese della SPV il più possibile in trincea
6 - La salvaguardia del territorio sul piano dell'inquinamento ambientale e acustico
La documentazione incompleta
Il Comune di Bassano è stato convocato la seconda volta in Regione lo scorso 22 gennaio. “Siamo stati convocati per ultimi, assieme a Nove, Cassola e Rosà - spiega Bernardi - per la delicatezza del tratto bassanese dal punto di vista dell'ingegneria idraulica, dovendo la SPV attraversare i torrenti Longhella e Silan e quindi il Brenta. Il 22 gennaio ci hanno consegnato 3 carte: le parcelle di esproprio con l'elenco degli espropriandi, il tracciato del progetto definitivo e le tavole altimetriche. Non ci hanno dato invece le sezioni progettuali con la previsione delle barriere antirumore e degli interventi di mitigazione ambientale dell'infrastruttura. La documentazione è incompleta e questo per noi significa ancora più disarmo.”
Gli espropri
I documenti regionali hanno inserito a Bassano 102 caselle di esproprio che riguardano oltre 200 proprietari. L'8 febbraio è il termine ultimo per i privati per presentare le proprie osservazioni, mentre gli enti locali hanno tempo fino alla Conferenza dei Servizi prevista a fine febbraio.
“I nostri Uffici Urbanistica e Lavori Pubblici - continua Bernardi - hanno attivato uno sportello informazioni per i cittadini interessati. Entro l'8 febbraio vanno presentate le osservazioni sul tracciato, ma i cittadini ci chiedono chiarimenti soprattutto sul risarcimento economico. Quello però sarà un capitolo successivo. Il commissario Vernizzi dovrà firmare il protocollo d'intesa e i risarcimenti rispecchieranno l'accordo sul Passante di Mestre: e cioè chi perde la casa riceverà il valore della ricostruzione più il valore del terreno edificabile, mentre alle aziende agricole sarà dato il valore medio agricolo del terreno moltiplicato per tre. C'è poi il risarcimento per i danni diretti, nella fascia di 40 metri dalla superstrada, e per quelli indiretti.”
Il nuovo casello e il collegamento con Viale de Gasperi
Il nuovo progetto definitivo della SPV ha accolto una delle richieste del Comune di Bassano e ha spostato il casello di entrata/uscita da Viale de Gasperi all'incrocio tra i quartieri di San Lazzaro e Marchesane, all'altezza di Via Cartigliana. “E' una soluzione meno impattante perché lì non si sono case ed è inoltre inserita sulla nuova bretella per Fontaniva e Limena - afferma Bernardi -. Vogliamo che il nuovo svincolo sia totalmente automatizzato.”
Dal nuovo casello è previsto un collegamento con Viale de Gasperi. “Il progetto definitivo - puntualizza l'assessore - prevede una rete di rotatorie che vanno a penalizzare le abitazioni e le aziende di Via Baggi. Noi proponiamo invece un nuovo ponte che dallo svincolo della SPV permetta l'inserimento diretto su Viale de Gasperi.”
Le opere accessorie
La Regione il Consorzio Sis si sono impegnati a “risarcire” i Comuni sul tracciato della SPV con opere accessorie di miglioramento della viabilità ancora da definire.
Sono già a disposizione allo scopo 70 milioni di euro e il governo nazionale ne stanzierà altri 80: in tutto 150 milioni di euro per le opere di viabilità accessoria nei comuni in provincia di Vicenza e di Treviso attraversati dalla superstrada.
“Già il 16 novembre - dichiara Bernardi - abbiamo consegnato alla Regione un'analisi forte dei bisogni della viabilità cittadina che sarà penalizzata da questa arteria. Ma alla viabilità accessoria i promotori della SPV penseranno in un secondo momento.
Per questo motivo l'Amministrazione comunale ha previsto uno stanziamento straordinario di 500mila euro, da inserire nel bilancio 2010, destinato a piccole opere di viabilità e di mitigazione ambientale nei quartieri maggiormente colpiti dal passaggio della superstrada: Quartiere Prè, San Lazzaro, Merlo e Nuovo Ospedale.”
L'assemblea pubblica e le questioni critiche
Sulla Pedemontana l'Amministrazione comunale convoca un'assemblea pubblica mercoledì 3 febbraio alle 20.30 al Liceo da Ponte in “Centro Studi”.
Interverrà l'ing. Giuseppe Fasiol, vicecommissario straordinario alla SPV.
“Nell'assemblea di mercoledì sera - anticipa l'assessore alla viabilità - saranno affrontati tutti i punti critici: il tratto fra Rivarotta e Marchesane, lo svincolo tra San Lazzaro e Quartiere Prè, il completamento della complanare e le situazioni più delicate come a San Lazzaro, dove la SPV passa a 3 metri dal muro di alcune abitazioni e dove altre case saranno “seppellite” dai nuovi ponti superstradali.”
“Il Comune - conclude l'assessore - è impegnato nell'affiancamento del privato. Tutte le osservazioni che ci pervengono saranno la base di una “class action” per fare pressione sui promotori della SPV. Il consiglio comunale, che si riunisce giovedì 4 febbraio, si riserva inoltre le proprie osservazioni da presentare entro la Conferenza dei Servizi di fine febbraio.”
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