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Torri di Portoghesi: lettera aperta di Cimatti
Intervento del sindaco nell'imminenza del consiglio comunale che voterà l'annullamento delle delibere sui due edifici in verticale
Pubblicato il 27-01-2010
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Nell'imminenza del consiglio comunale di Bassano di giovedì 28 gennaio, nel quale sarà discusso e votato l'annullamento delle delibere sulle “Torri di Portoghesi”, ovvero sullo sviluppo in verticale delle cubature edilizie previste nell'area urbanistica “Parolini”, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del sindaco Stefano Cimatti sull'argomento:
“Il 28 Gennaio rappresenta certamente un giorno memorabile per la nostra Comunità. Sarà infatti proposto al Consiglio Comunale di annullare le delibere votate dalla passata amministrazione che, derogando ai limiti di altezza, avrebbero permesso di costruire due torri alte 65 metri.
Il sindaco Cimatti: "La volontà della cittadinanza è innegabile"
In questi giorni la società proprietaria ha tenuto una conferenza stampa preannunciando richieste di risarcimento milionarie e facendo delle indebite pressioni nei confronti dei Consiglieri Comunali, ipotizzando che il risarcimento sarà a loro carico.
Non è qui il caso di controbattere ad affermazioni dal sapore minatorio, che peraltro vedo riprese anche da qualche Consigliere di minoranza ed in particolare dall’ex Sindaco.
Saranno eventualmente i tribunali a stabilire se ci debba essere un risarcimento (ricordo che il valore dell’area rimane immutato e che la convenzione non era ancora stata sottoscritta), quale eventualmente debba essere e, successivamente, in caso di intervento della Corte dei Conti, a chi debba essere addebitato.
Ricordo solo che la proposta non è di revoca della delibera 16/4/2009, ma di un suo annullamento, per motivi che i legali dell’Amministrazione reputano assolutamente legittimi.
Se quella delibera era nulla non è certo la presente amministrazione a dover rispondere delle aspettative createsi nella proprietà, al di la del fatto, lo ribadisco, che nessuno ha modificato la cubatura permessa, e quindi il valore dell’area.
Ciò che mi preme evidenziare, tuttavia, è ben altro.
Nel Consiglio Comunale del 16 aprile 2009, alla richiesta delle minoranze di indire quanto meno un referendum, data l’evidentissima contrarietà della cittadinanza all’edificazione di questi due colossi, l’allora capogruppo di maggioranza, avvocato Sergio Martinelli, rispondeva arrogantemente: “Il referendum lo facciamo il 6 e 7 giugno, quello vero, non taroccato, quello vero. Il 6 - 7 giugno”.
Durante poi la campagna elettorale, prima del ballottaggio, il candidato sindaco Egidio Torresan affermava che, in caso di sua vittoria, resosi conto delle istanze della popolazione, avrebbe indetto un referendum sulle torri: al proposito tenne addirittura una conferenza stampa.
Ebbene ormai il referendum c’è stato ed è innegabile la volontà della cittadinanza. Se coerente, anche Egidio Torresan dovrebbe votare per l’annullamento della precedente delibera! Ma forse preferirà disertare il Consiglio Comunale.
Ma mi giungono voci, spero infondate, che anche altri Consiglieri di minoranza, dichiaratamente contrari alle torri, non voterebbero più a favore dell’annullamento della delibera per paura di venire coinvolti economicamente: evidentemente il terrorismo da i suoi frutti!
Ma io mi domando: “dove sta la tutela dell’interesse collettivo che ciascun rappresentante degli elettori dovrebbe portare avanti, anche a discapito dell’interesse personale?”.
Io penso che i cittadini siano molto più intelligenti ed abbiano una memoria molto più lunga di quello che alcuni evidentemente pensano ed in futuro di questi eventuali comportamenti ne terranno certamente conto.
E non dovranno neppure attendere più di tanto, visto che, probabilmente, alcuni
Consiglieri Comunali saranno candidati tra due mesi alle prossime elezioni Regionali: sono certo che gli elettori premieranno chi antepone l’interesse della comunità e penalizzeranno chi pensa esclusivamente ai fatti propri.
Stefano Cimatti”
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