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“Le cicogne scelgono il Bassanese per nidificare”. “Le cicogne bianche tornano a nidificare nel Bassanese: un segnale di biodiversità”.
Sono i titoli di due articoli pubblicati nelle scorse settimane sulla stampa locale cartacea e online, riferiti il primo all’avvistamento di una coppia di cicogne che hanno creato il loro nido nei pressi dell’Ospedale San Bassiano e il secondo all’apparizione di un nido di cicogne a Cassola su un traliccio vicino alla strada provinciale Valsugana, dopo un’altra coppia della stessa specie che è ritornata a nidificare per il sesto anno consecutivo a Cartigliano.
“Un evento straordinario”, ha commentato uno dei due articoli. Fa piacere registrare l’attenzione dei mezzi d’informazione per questo argomento, ma quella delle cicogne non è un’improvvisa “comparsa” o “ricomparsa” nel nostro territorio.

Una coppia di cicogne sul loro nido nell'Oasi-Parco RAASM
Perché quei maestosi uccelli che tanto attirano la nostra attenzione e ispirano la nostra fantasia, al punto da richiamare l’interesse mediatico per la loro presenza nel Bassanese, altro non sono che le “cicogne della RAASM”, che nidificano sempre più anche nei Comuni del circondario.
Da più di 35 anni, infatti, le cicogne bianche o cicogne europee, del genere e della specie ciconia ciconia, sono ospitate assieme a tanti altri animali nei grandi spazi dell’Oasi-Parco dell’azienda di San Zeno di Cassola, diventando il simbolo dell’azienda stessa e generando una colonia che è diventata stanziale, nonostante la natura migratoria della specie.
Tutto è nato, è proseguito nel tempo e continua tutt’oggi grazie alla passione del titolare della RAASM Giovanni Menon, che ha dedicato un costante impegno e ha sviluppato un vero e proprio progetto per la reintroduzione nel territorio delle cicogne bianche, specie che si era estinta in Italia, come nidificante, verso la fine del XIX secolo.
Le prime cicogne, capostipiti della colonia di San Zeno di Cassola, erano state acquistate, con regolare permesso, in Francia.
Per loro era già a disposizione la grande voliera del Parco, poi ampliata fino a 1000 metri quadrati di superficie, dove i primi esemplari sono rimasti per circa due anni.
Dopodiché sono stati liberati. Non sono volati via, però: si sono trattenuti nel Parco, scegliendolo come la loro casa, per riprodursi. Da allora, la procreazione della cicogna bianca nell’Oasi-Parco RAASM, e in seguito anche nei territori adiacenti, è diventata realtà e fino ad oggi non si è più interrotta, incrementandosi annualmente.
Questo miracolo della Natura è reso possibile proprio grazie alla grande voliera che ospita giovani cicogne fino all’età di circa due anni. Durante questo periodo, questi splendidi uccelli si abituano al microclima e al territorio del luogo, che diventa così il loro ambiente naturale una volta che sono stati liberati per volare in autonomia.
Qui le cicogne rimangono a circoscrivere il loro habitat, a trovare il cibo, ad aggregarsi assieme alle altre e soprattutto a nidificare all’interno dell’oasi naturalistica aziendale, dando vita alla loro presenza in pianta stabile.
La voliera con le giovani cicogne contribuisce inoltre a richiamare e a trattenere in loco anche i ciconiformi in libertà.
Quello delle “cicogne della RAASM” è dunque un cerchio della vita che continua a rinnovarsi. L’anno scorso, nell’ambito del censimento europeo sulla nidificazione in Italia, all’interno del Parco aziendale sono stati censiti ben 11 nidi di cicogna bianca attivi per un totale di 13 giovani cicognini osservati in 7 nidi. Vale a dire circa la metà delle “sale parto” di questi stupendi trampolieri nella nostra Regione.
Nulla è lasciato al caso e la permanenza di questi affascinanti animali nella nostra zona è resa possibile grazie alle condizioni favorevoli approntate nei loro riguardi.
Oltre alla presenza dei più maestosi alberi negli oltre 12 ettari di verde che circondano l’azienda, nell’Oasi-Parco sono stati innalzati dei tralicci dove le cicogne possono fare il nido ed è stata installata una rete di telecamere in modo da poterle monitorare, proteggere e anche studiare.
Sono state inoltre collocate delle apposite e capienti mangiatoie per uccelli ciconiformi. La disponibilità di alimenti nelle mangiatoie dell’area naturalistica dell’azienda ha anche lo scopo di abituare i giovani individui alla vicina presenza degli umani, per fini didattici, di osservazione e di studio.
Nel corso di tutto l’anno, è quindi uno spettacolo avvistare le cicogne bianche sui loro nidi e vederle mentre volano nei dintorni, setacciano i campi o riposano sui lampioni. E ancor di più in primavera, quando questi elegantissimi volatili sistemano i loro nidi, stanno di vedetta e si corteggiano con i caratteristici battiti di becco per dare poi vita alla nuova generazione.
Eppure la cicogna bianca, con “certificato di residenza” e fissa dimora a San Zeno di Cassola e nei territori contermini, è una specie migratrice.
Tra l’estate e l’autunno, stormi di ciconia ciconia migrano ogni anno dall’Europa verso l’Africa, volando ad alta quota per raggiungere i luoghi dove trascorrono l’inverno, per poi ritornare verso i loro nidi europei tra i mesi di marzo e maggio.
A meno che, come è accaduto all’Oasi-Parco RAASM, non trovino un habitat con condizioni particolarmente favorevoli per nidificare, per cibarsi e per fare quella “vita di gruppo” che caratterizza la specie, estremamente aggregante, formando così delle colonie stanziali.
E così questi animali, ormai abituati a permanere a queste latitudini e supportati anche dall’offerta alimentare, rimangono stabilmente, per tutti i mesi dell’anno, in provincia di Vicenza.
Ma la Natura può sempre sorprenderci. Si prevede infatti che in futuro gli esemplari più giovani, espandendosi sempre di più in altre zone del Vicentino e del resto del Veneto, emulando gli individui selvatici in transito autunnale verso i territori africani di svernamento, seguiranno l’istinto di accompagnarli in volo, tornando a far parte dello straordinario mondo degli uccelli migratori.
Qui le cicogne bianche hanno trovato la loro casa, ma ci sarà sempre posto per un biglietto aereo.
Intanto, proprio mentre stiamo scrivendo, un’altra coppia di cicogne sta costruendo un nuovo nido vicino a quello già avvistato, in via Cesare Battisti a Cassola.
Lo spettacolo continua.
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