Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

Full Metal Grappa

Sabato 29 marzo a Bassano 103 giovani allievi volontari in ferma iniziale del Centro Addestramento Alpino di Aosta riceveranno il cappello Alpino dai “veci” dell’ANA, dopo una settimana di esercitazione finale in città e sulle montagne

Pubblicato il 24-03-2025
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Al cancello d’ingresso di Palazzo Sturm, mentre King Kong Rhino sembra essere completamente indifferente alla cosa, un grande roll up collocato per l’occasione ci avverte che stiamo entrando in zona militare: “Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano”.
È qui, nella Sala degli Specchi del Palazzo affacciato sul Brenta, che è stata infatti convocata la conferenza stampa di presentazione della cerimonia di consegna del cappello Alpino, riservata ai giovani allievi del Corso “Pasubio III” che hanno completato la formazione di base presso il Centro Addestramento Alpino della Scuola Militare di Aosta.
103 VFI ovvero volontari in ferma iniziale - 24 donne e 79 uomini - che sabato 29 marzo alle 15:30, in piazza Garibaldi in città, riceveranno il cappello Alpino da altrettanti “veci” dell’Associazione Nazionale Alpini, per un ideale passaggio di consegne che per questi giovani provenienti da tutta Italia rappresenterà anche l’atto ufficiale di arruolamento nelle truppe Alpine.

Il sindaco Nicola Finco, il presidente ANA Sebastiano Favero, il presidente ANA Montegrappa Giuseppe Rugolo, il gen. Alessio Cavicchioli e il presidente della Provincia Andrea Nardin (foto Alessandro Tich)

È la seconda edizione di questo particolare rito ospitato a Bassano del Grappa, dopo il successo della première dell’anno scorso sul Ponte Vecchio detto anche Ponte degli Alpini.
Ma la cerimonia di sabato, come si evince dalle informazioni rese per l’occasione ai cronisti, sarà solo l’atto conclusivo di una impegnativa settimana di addestramento che porterà questi giovani allievi a sudare le proverbiali sette uniformi.
Pubblico delle grandi occasioni in Sala degli Specchi, come impone una circostanza del genere.
Nella prima fila, riservata alle autorità, siedono tra gli altri il presidente della Sezione ANA Montegrappa Giuseppe Rugolo, il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin (con cappello Alpino) e l’euro-penna nera per eccellenza Elena Donazzan.
Coordinata dall’addetto stampa del Centro Addestramento Alpino di Aosta magg. Alberto Barberis, la conferenza viene introdotta dagli interventi di saluto e di rito del sindaco Nicola Finco, del presidente della Provincia Nardin e del presidente nazionale ANA Sebastiano Favero, che è anche socio dell’ANA Montegrappa.
Tutti i discorsi convergono sui tradizionali e consueti refrain di “Bassano città degli Alpini” e degli ideali e valori dell’alpinità che, come sottolinea il presidente Favero, attraverso la consegna del cappello Alpino vengono trasmessi alle giovani generazioni.
Poi Favero ribadisce anche uno dei mantra assoluti dell’ANA, e non da oggi:
“Noi siamo qui per chiedere il ritorno del servizio obbligatorio di leva, perché i giovani devono capire di dover dedicare un po’ del loro tempo agli altri.”
E questo perché, come rileva il presidente nazionale ANA, oggi i giovani “sono tutti concentrati sui telefonini che sono un mondo virtuale” che li porta “a dimenticare i valori reali dell’impegno sociale e della solidarietà”.
Per la serie: la naia come alternativa alla noia.

E non si sono di certo annoiati durante la loro attività di formazione di base né si annoieranno in questi giorni i 103 allievi del Corso “Pasubio III” del Centro Addestramento Alpino S.M.A. (Scuola Militare Alpina) di Aosta.
Di loro e del programma a loro riservato a Bassano del Grappa e non solo parla il cap. Alessandro Marino, comandante della 43^ Compagnia del Battaglione “Bassano”, che dell’“inquadramento” dei giovani volontari in ferma iniziale del Corso è il responsabile, al punto da chiamarli più volte “i miei Alpini”.
Il cap. Marino spiega che il Corso è consistito in 11 settimane di attività, suddivise in tre fasi rispettivamente dedicate all’addestramento alla tattica, allo sci o alpinismo e al combattimento in montagna.
Non tutti gli allievi hanno però staccato il biglietto per l’ultimo miglio del loro percorso formativo.
“Solo chi supera queste tre fasi può partecipare alla settimana di esercitazione finale a Bassano del Grappa ed essere insignito del titolo di Alpino - chiarisce il comandante -. Il corso è partito con 125 allievi e si chiude a Bassano con 103.”
Aveva ragione Darwin, dunque: la selezione della specie è una legge della Natura.
Il nutrito programma della settimana Alpina parte già oggi, lunedì 24 marzo, con l’afflusso in città dei giovani allievi nel pomeriggio e un primo incontro questa sera alle 20:45 nel Teatro Parrocchiale di San Vito, dedicato al tema “Gli Alpini e i Giovani: storia e valori che uniscono”.
Poi da domani, martedì 25, si comincia a fare sul serio.
In mattinata i giovani, divisi in plotoni e tutti col berretto “norvegese” perché non ancora Alpini effettivi, saranno impegnati in quella che il cap. Marino chiama “reazione fisica”, termine già noto agli addetti agli Alpini ma probabilmente non a tutti gli altri.
Gli allievi “applotonati”, cioè, percorreranno di corsa le vie della città, un po’ alla sergente Hartman di Full Metal Jacket.
Lo faranno nuovamente venerdì e anche sabato mattina, sempre per tenersi applotonatamente in forma.
Ma torniamo a domani. Dopo la reazione fisica, i 103 prescelti per l’esercitazione finale del Corso a Bassano - suddivisi in tre plotoni - incontreranno i bambini di tre scuole primarie dei tre Istituti Comprensivi della città, con tanto di alzabandiera, e successivamente i ragazzi di tre scuole medie.
Alle 17:30, invece, cerimonia di deposizione di una corona d’alloro al monumento del Parco Ragazzi del ’99. Sarà l’inaugurazione ufficiale dell’intensa settimana bassanese di avvicinamento alla cerimonia di consegna del Cappello Alpino.
Full Metal Grappa.

Mercoledì 26 marzo la settimana Alpina salirà di quota con l’inizio delle ascensioni in montagna per i giovani VFI.
“Ad Aosta non mancano le montagne e sono probabilmente più alte - afferma il cap. Marino -. Ma il motivo principale del programma di ascensioni è che qui ci sono i monti sacri alla Patria, retaggio del sacrificio degli Alpini.”
Mercoledì, dunque, marcia appiedata da Col Moschin a Cima Grappa, dove gli allievi renderanno omaggio al Sacrario.
Giovedì 27, nuova marcia appiedata sul percorso delle 52 Gallerie del Pasubio, con omaggio all’Ossario del Monte Pasubio.
Venerdì 28, dopo la reazione fisica per le vie di Bassano, è previsto un incontro con gli studenti di 12 Istituti Superiori, prima della prova ufficiale della cerimonia del giorno dopo.
Il programma di venerdì sarà concluso in serata dalla “tradizionale veglia delle armi”, un rito “che risale al Medioevo, la sera prima della nomina dei cavalieri”, con una fiaccolata al Monastero di Santa Croce a Campese.
Sabato 29 marzo, finalmente e dopo la reazione fisica mattutina, tutti pronti per il momento fatidico della cerimonia.
Alle 15, da via Angarano e attraverso il Ponte, partirà lo sfilamento dell’ANA ovvero dei “veci” che consegneranno i cappelli Alpini. Alle 15.15 partirà lo sfilamento degli allievi. Tutti insieme in direzione di piazza Garibaldi, dove alle 15:30 avrà inizio il solenne evento, così strutturato: onori alle autorità e ai Caduti, allocuzioni, proclamazione del padrino del corso, benedizione del cappello, imposizione del cappello ai nuovi Alpini, preghiera dell’Alpino e sfilamento finale da piazza Garibaldi al Ponte degli Alpini.
Il tutto sarà concluso il sabato sera da un “rancio comunitario” per i neo Alpini e le loro famiglie all’ex Caserma Monte Grappa.
E a proposito di serate, ma nei giorni feriali della settimana Alpina:
“Di sera gli allievi saranno in libera uscita - spiega ancora il cap. Alessandro Marino -. Potranno così andare con le loro famiglie in giro per Bassano, riarmandola come in passato.”

Ma non di sole armi vive l’uomo.
La tentacolare settimana del cappello Alpino prevede anche un programma collaterale di iniziative rivolte alla cittadinanza.
Martedì, mercoledì e giovedì, in piazza Libertà e sempre alle 19:30 ci saranno tre incontri intitolati “Salotto verticale” dove verranno presentati temi di interesse sul mondo degli Alpini e della montagna.
Venerdì alle 11, inoltre, si terrà l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo degli Alpini sul Ponte. Ancora venerdì alle 17, esibizione itinerante da piazza Libertà fino al Ponte degli Alpini della Fanfara della Brigata Alpina Julia, che poi alle 18 si esibirà in concerto al Teatro Remondini alla Ss. Trinità, a ingresso libero.
In più, domenica 30 marzo avrà luogo il tour “Noi ci darem la mano”.
I ragazzi delle scuole bassanesi avranno il piacere di far visitare alcuni punti caratteristici e storici della città di Bassano, con tre partenze separate alle 10, alle 10:30 e alle 11. L’evento, accessibile previa prenotazione, è aperto ai cadetti Alpini, ai loro famigliari e alla cittadinanza.
Lunedì 31 marzo, infine, bye-bye Bassano del Grappa.
I 103 neo Alpini, con il loro meritato cappello, partiranno per il deflusso verso i rispettivi Reggimenti, per cominciare la vita operativa militare a tutti gli effetti.
Il generale di brigata Alessio Cavicchioli, comandante del Centro Addestramento Alpino di Aosta, parla in conferenza stampa della scelta della città di Bassano come “contaminazione”:
“Io volevo che i miei Alpini fossero contaminati da voi, portatori dell’alpinità che è una ricchezza di questa zona.”
“Tutti gli anni - annuncia quindi il gen. Cavicchioli, per la gioia degli astanti - il primo corso del Centro Addestramento Alpino riceverà il cappello nella città di Bassano.”
È l’apoteosi.

Terminata la conferenza stampa, c’è ancora il tempo e lo spazio per una augurale bicchierata sul belvedere di Palazzo Sturm.
Spetta proprio al gen. Alessio Cavicchioli, vicino al parapetto con vista sul Ponte, l’onore di stappare la prima bottiglia di spumante.
Non lo fa però come facciamo noi vestiti in abiti civili ma, prendendo un grosso coltello in mano, con la sciabolata.
Swosh! Un fiotto di schiuma esce dalla bottiglia e un tappo finisce gloriosamente sulla sottostante riva del Brenta. Applausi.
Poco dopo, per l’apertura di una seconda bottiglia, anche il presidente della Sezione ANA Montegrappa Giuseppe Rugolo si cimenta nella sfida della sciabolata.
Swosh! Un altro fiotto di schiuma esce dalla seconda bottiglia e un secondo tappo finisce gloriosamente sulla sottostante riva del Brenta. Applausi bis.
È il momento del brindisi di buon auspicio per la settimana Alpina in programma in città, prima del rompete le righe che però, per le autorità civili e militari, prevede anche un secondo tempo di bicchierate e magari anche di sciabolate presso la sede dell’ANA Montegrappa sul Ponte.
La festa è finita, andate in pace.
A me non resta che tornare a casa, dove mi attendono le scale per fare un po’ di reazione fisica e dove mi attende, all’occorrenza, il mio umile cavatappi.

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