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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tu chiamale se vuoi contraddizioni
Ecco quello che non quadra tra il trionfale annuncio del 9 gennaio della “istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta” e quanto emerso ieri all’incontro a Bassano col sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari
Pubblicato il 28-01-2025
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Scusatemi, ma devo capire una cosa.
È da giorni che sto scrivendo del Tribunale della Pedemontana, continuo ad approfondire l’argomento ma arrivo sempre ad un punto che non riesco a spiegarmi e sul quale non ho trovato chiarezza e certezza di riscontro neppure a seguito dell’incontro di ieri in municipio a Bassano con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari.
E cioè: quanto valgono le parole dello stesso Ostellari, quando lo scorso 9 gennaio ha annunciato con enorme soddisfazione “l’istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”?

Uno scorcio della Cittadella della Giustizia di Bassano, con le pareti già annerite dalla muffa (foto Alessandro Tich)
Ricorderete come è andata, ma comunque faccio un breve riassunto.
Lo scorso 9 gennaio, per l’appunto, il suo collega e omologo sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, rispondendo al Senato a un’interrogazione del senatore vicentino Pierantonio Zanettin aveva dichiarato tra le altre cose che è intenzione da parte del Governo “presentare a stretto giro di posta uno schema di disegno di legge che prevede una revisione di quella che riteniamo politicamente essere stata l'infausta stagione della revisione della geografia giudiziaria, con la riapertura di alcune sedi soppresse rispetto alla riforma del 2012”.
Punto e basta. Delmastro Delle Vedove non ha esplicitamente detto “con la riapertura della sede di Bassano del Grappa” o “con l’apertura del Tribunale della Pedemontana”.
Eppure Ostellari, quello stesso giorno, aveva diffuso alle agenzie una dichiarazione intitolata “Il nuovo Tribunale della Pedemontana Veneta si farà, presto un disegno di legge”, definendo “un risultato storico” l’annuncio “fatto dal collega Delmastro Delle Vedove che oggi in Senato, rispondendo all’interrogazione del senatore Zanettin, ha annunciato l’istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”.
Vi ricorderete anche le entusiastiche reazioni sul fronte bassanese alla presunta notizia dell’istituzione del Tribunale della Pedemontana “ormai decisa” dal Governo.
E anche il governatore Luca Zaia aveva immediatamente espresso “grande soddisfazione” per “l’annunciato approdo in uno dei prossimi Consigli dei Ministri dell’istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta con sede a Bassano del Grappa”.
Ma allora, cos’è che devo ancora capire?
Devo capire in che misura l’annuncio della “istituzione a breve del nuovo tribunale di Bassano del Grappa” corrisponda all’effettiva e certificata realtà delle cose oppure sia ancora un pio desiderio da fonte autorevole.
Parto dal presupposto che sia anche probabile e possibile che sul tavolo del Consiglio dei Ministri arrivi presto l’annunciato schema di disegno di legge per la riapertura di alcune sedi soppresse dalla riforma della geografia giudiziaria del 2012 e che tra queste sedi ci sia anche quella di Bassano.
Mai dire mai, anche nel farraginoso campo della politica.
Il fatto è che tutto quanto è emerso dall’incontro di ieri in città col sottosegretario Ostellari
non appare l’attestazione della convalida di una notizia certa ma ancora l’espressione di una speranza da confermare.
Una constatazione che non nasce da congetture teoriche, ma dall’analisi oggettiva del linguaggio.
“La nostra è una battaglia che andrà avanti”, ha dichiarato ieri il sindaco Nicola Finco in merito al Tribunale della Pedemontana al termine dell’incontro col sottosegretario alla Giustizia.
Ma allora: che bisogno c’è di “continuare una battaglia” se il 9 gennaio lo stesso Ostellari aveva affermato “il risultato storico” della “istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”?
Ancora Finco ha dichiarato di avere intenzione “di riconvocare la riunione con tutti i sindaci del territorio, categorie e ordini”, chiedendo anche “la presenza del governatore Zaia per avere anche da parte sua un impegno diretto”.
Perché annunciare dunque un nuova mobilitazione dei portatori d’interesse del territorio, più una chiamata diretta in causa del presidente del Veneto, se l’istituzione del Tribunale della Pedemontana è stata praticamente raccontata come “cosa fatta”?
Si aggiunge anche la novità dell’“open day” che il sindaco di Bassano vuole organizzare alla Cittadella della Giustizia per aprire il Tribunale alle visite dei cittadini.
“Metteremo a conoscenza dell’opinione pubblica - ha spiegato - dell’importanza di avere oggi un presidio di giustizia sul nostro territorio che serve ai cittadini, alle imprese e all’economia tutta.”
A cosa serve ribadirlo, condividendo il concetto con la popolazione quasi a voler ampliare la moral suasion nel confronti del Governo, per un Tribunale che il Consiglio dei Ministri dovrebbe aprire “a stretto giro di posta”?
Successivamente il primo cittadino ha trasmesso anche un comunicato stampa alle redazioni di commento sull’incontro con Ostellari.
“Proseguiremo - ha dichiarato nella nota - nel portare avanti gli impegni presi con i cittadini, a tutti i livelli istituzionali, dal Comune al Governo, per dimostrare la validità di un progetto che coinvolge migliaia di imprese, oltre settanta Comuni veneti, tre Province e oltre mezzo milione di persone. L’obiettivo è sensibilizzare anche coloro che nutrono dubbi sulla fattibilità di questa operazione per dare una risposta concreta.”
A che pro continuare ad agire “per dimostrare la validità” del progetto, se nella narrazione che è stata diffusa il progetto è già andato in porto?
E poi, se davvero c’è la “volontà politica” di istituire il Tribunale della Pedemontana, come sostenuto come un mantra da Ostellari, perché il sindaco Finco avverte la necessità di incontrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio, invitandolo qui a Bassano o andando a Roma “con una rappresentanza di sindaci del territorio e delle attività produttive”, visto che ora è Nordio - come affermato dallo stesso Finco - ad “avere in mano la patata bollente”?
“Patata bollente”?
Ma il Tribunale del circondario pedemontano, come interpretato dai racconti dello scorso 9 gennaio, non era un piatto già pronto e confezionato da servire su una tavola già apparecchiata?
In conclusione, ricapitoliamo.
9 gennaio 2025. Dichiarazione del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari:
“Il nuovo Tribunale della Pedemontana Veneta si farà, presto un disegno di legge.”
27 gennaio 2025. Dichiarazione del sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco:
“C’è una maggioranza solida a livello governativo, il territorio è compatto, noi continueremo a battere il ferro e loro ci dovranno dare una risposta.”
E in quanto alle contraddizioni che contornano questa vicenda, direi che può bastare.
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