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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
In Fietta e furia
La chiusura della sede di Villa Fietta a Pieve del Grappa dell’Istituto alberghiero Maffioli. Mozione dei consiglieri regionali di Europa Verde Masolo e Zanoni: “L’Istituto deve rimanere a Pieve del Grappa, come richiedono genitori e studenti”
Pubblicato il 21-01-2025
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Di questa storia si sta già parlando da alcune settimane ed è giunta l’ora (potrei scrivere “è il momento”, ma a Bassano potrebbe essere equivocato) che anche Bassanonet cominci ad occuparsene.
Mi riferisco all’annunciata chiusura della sede di Villa Fietta a Pieve del Grappa, località Paderno del Grappa, dell’istituto scolastico alberghiero I.P.S.S.E.O.A (Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera) “Giuseppe Maffioli”.
A seguito di una decisione presa dalla Provincia di Treviso, in accordo con l’Ufficio Scolastico Provinciale, la dirigenza dell’Istituto Maffioli e il Comune di Pieve del Grappa, a partire dal prossimo anno scolastico le classi attualmente collocate a Paderno, assieme alle attività didattiche e laboratoriali, saranno trasferite nelle due sedi rinnovate dell’Istituto di Castelfranco Veneto e Montebelluna.

I consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo in conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini a Venezia
Sulla genesi e l’evoluzione di questa situazione, nonché sulle preoccupazioni espresse al riguardo dalle famiglie degli studenti, non mi soffermo in questa sede, ripromettendomi di affrontarle in un successivo articolo.
Ricordo solo che si tratta di una scuola presente da decenni nel territorio della Pedemontana del Grappa ed è l’ultima scuola pubblica secondaria di secondo grado di questo territorio.
È attualmente frequentata da 130 ragazzi e ragazze, provenienti da un ampio comprensorio suddiviso tra le Province di Vicenza e Treviso e nella fattispecie anche dall’area del Bassanese per la quale un trasferimento a Castelfranco o a Montebelluna costituirà un aggravio per gli studenti e per le loro famiglie in termini di distanza dalla sede scolastica.
La notizia di oggi, che mi permette di inaugurare l’attenzione giornalistica nei confronti di questa delicata questione, è un’iniziativa dei due consiglieri regionali del gruppo Europa Verde Renzo Masolo e Andrea Zanoni, quest’ultimo confluito nei giorni scorsi in Europa Verde dal gruppo consiliare del Partito Democratico.
Masolo e Zanoni, come annunciato dagli stessi questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini a Venezia, hanno infatti presentato una mozione, sottoscritta anche dalle consigliere regionali Erika Baldin (M5S) ed Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), mirata a scongiurare una chiusura dell’Istituto che secondo le “narrazioni” ufficiali sarebbe invece già decisa e inderogabile.
In particolare la mozione, se approvata dal consiglio regionale, “impegna la giunta regionale ad attivarsi per mantenere attiva la sede dell’Istituto scolastico alberghiero I.P.S.S.E.O.A. Giuseppe Maffioli di Villa Fietta, a Pieve del Grappa (TV) o, in subordine, ad adottare le misure per garantire agli studenti attualmente frequentanti il completamento del percorso iniziato, considerando le alternative alla chiusura, verificando la disponibilità di altri immobili in loco e, in caso affermativo, a presentare concrete soluzioni”.
“L’Istituto scolastico - spiegano Masolo e Zanoni - è un punto di riferimento per la formazione e la professionalizzazione degli studenti, in particolare nel settore dell'accoglienza e della ristorazione. Rappresenta, inoltre, un importante presidio educativo e culturale per la comunità locale e per tutto il suo bacino di riferimento dell’Alto Trevigiano e del Bassanese. Presso la sede di Villa Fietta, sono ospitati 129 studenti, di cui 17 con disabilità certificate e altre fragilità, i quali hanno trovato nell’istituto scolastico un ambiente inclusivo, accogliente e adeguato alle loro esigenze.”
“Il 5 dicembre 2024 si è svolto un Tavolo di discussione tra Ufficio Scolastico Provinciale, Comune e Istituto alberghiero, nel corso del quale è stata presa la decisione di chiudere la sede di Villa Fietta a partire da settembre 2025 - ricordano i due esponenti di Europa Verde -. Non c’è stato il coinvolgimento di genitori, studenti, docenti e personale scolastico, che ne sono venuti a conoscenza soltanto attraverso gli organi di stampa. La notizia è stata veicolata, inoltre, senza offrire soluzioni alternative o supporto agli studenti e alle famiglie coinvolti.”
“La decisione di chiudere la sede è stata giustificata con la necessità di razionalizzare la didattica, ma tale motivazione non è stata accettata dai docenti, dal personale scolastico, dagli studenti e dalle famiglie coinvolte, che ora vivono in balia dell’incertezza e delle preoccupazioni - evidenziano i due consiglieri regionali -. La chiusura della sede di Villa Fietta, oltre a causare dispersione scolastica, cambi di corsi di studio, disagi per viaggi più lunghi e costi aumentati, potrebbe avere ripercussioni negative anche sul personale scolastico, che rischia di perdere il proprio posto di lavoro.”
“Inoltre, la soppressione della sede di Villa Fietta, attiva da oltre 30 anni, comprometterebbe il tessuto sociale e culturale della zona, con gravi ripercussioni per gli studenti, che dovrebbero affrontare lunghi tragitti e costi aggiuntivi per raggiungere le sedi alternative di Montebelluna e Castelfranco Veneto, distanti oltre 25 km - denunciano Masolo e Zanoni - Contro la decisione di chiudere la sede, sono state raccolte più di 3600 firme, tra le quali quelle di 120 insegnanti, nonché di commercianti, rappresentanti di categorie economiche, e di 13 sindaci del Bassanese”.
Renzo Masolo ha sottolineato in particolare “la volontà di difendere un territorio che presenta grandi potenzialità sotto l’aspetto turistico, ricettivo ed enogastronomico, ma che è stato gradualmente impoverito di servizi”.
“Credo che la decisione di chiudere la sede di Villa Fietta rappresenti una contraddizione con la recente approvazione, da parte del consiglio regionale del Veneto, del Piano Strategico del Turismo veneto - ha aggiunto -. Senza trascurare il fatto che la sede di Pieve del Grappa è ottimamente servita dai mezzi pubblici, mentre si creerebbero notevoli disagi dislocando studenti e insegnanti a Montebelluna e Castelfranco. Servono soluzioni alternative.”
Per Andrea Zanoni “la nostra mozione vuole difendere un presidio fondamentale per il territorio, attrattivo sotto l’aspetto della ricettività enogastronomica, che ha quindi bisogno della professionalità degli studenti dell’alberghiero”.
“Senza dimenticare - ha concluso - che con la chiusura della sede di Villa Fietta si rischia di pregiudicare il futuro professionale di tanti ragazzi; dobbiamo cercare almeno di far completare loro il ciclo scolastico. Per questo, fermo restando che le relative competenze sono in capo all’amministrazione provinciale di Treviso, chiediamo al consiglio e alla giunta regionali di investire risorse per scongiurare la chiusura della sede che potrebbe provocare gravi conseguenze umane e sociali.”
È una questione da affrontare urgentemente adesso, in Fietta e furia.
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