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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Grifino

In via Colombo a Bassano potrebbe sorgere un nuovo supermercato, di fianco al Grifone. Interviene la lista Bassano per Tutti - Europa Verde: “L’amministrazione ha ancora i tempi, i modi e le possibilità di ritirarsi da questo accordo scellerato”

Pubblicato il 20-01-2025
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Benvenuti a Bassano del Grappa: la città dal potere d’acquisto illimitato.
Ovviamente non è così, ma a giudicare dai piani urbanistici che riguardano la riqualificazione delle cosiddette aree degradate e più in generale gli accordi pubblico/privato per le nuove destinazioni d’uso di terreni edificabili, sembra quasi che l’unico interesse o il destino prioritario per i residenti di questo territorio sia quello di andare a fare shopping.
Come ben sappiamo tutti, in quanto a grandi e medie strutture di vendita, tra cui iper e supermercati, a Bassano e nell’immediato circondario siamo già abbondantemente forniti.

L’area di via Cristoforo Colombo interessata dalla proposta di trasferimento di edificabilità (foto Alessandro Tich)

Ma a quanto pare non basta e i due più importanti e recenti accordi di rigenerazione urbana di aree dismesse (ex Enel Sud ed ex Elba, entrambe in viale Vicenza) porteranno nel primo caso alla realizzazione di un nuovo supermercato, con una superficie di vendita di 1280 mq, e nel secondo caso all’edificazione di due strutture commerciali, rispettivamente di 1500 e 2500 mq.
Si tratta comunque di cose già risapute, i cui iter amministrativi sono partiti con la precedente amministrazione comunale e sulle quali Bassanonet aveva intervistato l’assessore Andrea Viero, che allora aveva la delega all’Urbanistica, ancora nell’ottobre 2023.
Un ulteriore possibile scenario di sviluppo di strutture commerciali che fino adesso è passato invece più “sottotraccia” e negli ultimi tempi è emerso alla ribalta, riguarda un’area attualmente utilizzata a verde e situata in via Cristoforo Colombo, di fronte al distributore Beyfin (tanto per capirci) e confinante con l’area del centro commerciale Il Grifone.
Qui potrebbe infatti sorgere - e il condizionale è ancora d’obbligo - una nuova struttura di vendita, a fronte di una proposta di “trasferimento di edificabilità”.
La proprietà privata di un’area edificabile di Marchesane è infatti disposta a cedere i propri crediti urbanistici di edificabilità al Gruppo Paterno, proprietario della suddetta area di via Cristoforo Colombo.
Così facendo, la superficie attigua al Grifone diventerebbe per l’appunto edificabile e vi potrebbe sorgere, a quanto è stato esposto nelle sedi istituzionali, un nuovo supermercato, ovviamente di dimensioni più ridotte (insomma, un Grifino) rispetto al contiguo centro commerciale che già dispone per conto suo del supermercato Interspar ed è a sua volta situato di fronte al supermercato Lidl.
Per la serie: il Triangolo dei Carrelli.
Anzi, il Quadrilatero: visto che sul lato opposto della rotatoria c’è anche il supermercato Aldi, in territorio comunale di Cassola, affiancato all’Eurobrico.
La questione è stata trattata in commissione consiliare, contiene ancora alcuni dubbi da sciogliere, anche in seno alla maggioranza, e in attesa che approdi in discussione in consiglio comunale è stata messa in “stand by”.
E nel Day After della cerimonia di San Bassiano, nella quale il sindaco Finco ha parlato anche del futuro della città, interviene oggi la lista civica di minoranza Bassano per Tutti - Europa Verde che tramite un comunicato stampa trasmesso alle redazioni motiva la sua posizione contraria alla proposta di intervento urbanistico di via Cristoforo Colombo e lancia un appello al governo cittadino, “avendo ancora i tempi, i modi e le possibilità”, affinché si ritiri “da questo accordo scellerato”.
Come dal testo che segue.

COMUNICATO

Un colpo alla produttività locale: il rischio di un modello che impoverisce Bassano!

A Bassano il commercio di prossimità, già in grossa difficoltà per la concorrenza delle piattaforme online, è attaccato anche da un altro versante non meno impattante: la possibile costruzione di un edificio commerciale con il benestare dell’amministrazione. Un’ennesima proposta di accordo pubblico/privato per il rilevante interesse pubblico. Quale?

Oltre a tutto questo c’è una semplice questione molto più pragmatica alla base: questo complesso sorgerà nell’area contigua al centro commerciale Grifone e a non più di una manciata di chilometri dall’Emisfero e vicinissimo ai supermercati Lidl e Aldi. Per non parlare delle nuove superfici di vendita all’ex Eurobrico.
Già solo questo dato dovrebbe bastare per essere contrari ad un'altra opera così impattante, non solo per l’ambiente (qui non si parla di riqualificare ma bensì costruire ex-novo in un terreno agricolo) o per la salute dei cittadini ma anche perché quest’opera colpirà i pochi negozi di prossimità che ancora sopravvivono in città nonostante le grandi difficoltà.

Siamo sempre contrari a QUESTO modello di sviluppo: grandi centri commerciali, che portano grandi quantità di persone e quindi auto, spopolano il centro storico, impoveriscono la città e le portano guadagno 0.
Nel caso specifico, il Comune non trae nessun vantaggio dallo scambio proposto (con altra area più a sud in cambio della possibilità di edificare in via Colombo). Tirando le somme, c’è un solo interesse che viene garantito. L’interesse del privato. Il bene del privato.

L’amministrazione dovrebbe fare il bene della collettività, delle categorie che vivono e rendono viva la città, dei lavoratori e delle lavoratrici del proprio territorio (favorendo attività che garantiscano un lavoro stabile, sicuro e redditizio), delle cittadine e cittadini che vogliono vivere la città e invece l’amministrazione persegue interessi elitari e controproducenti allo spirito di comunità che invece dovrebbe animarla e guidarla.

C’è un dato di fatto fondamentale in questa vicenda: l’amministrazione ha ancora i tempi, i modi e le possibilità di ritirarsi da questo accordo scellerato. È stato ribadito anche in commissione consiliare. Questa volta non ci si può nascondere dietro al “è troppo tardi, ora si può solo andare avanti” o ai numerosi “è colpa della precedente amministrazione”.

È necessario un cambio di rotta deciso e responsabile. L’amministrazione ha ancora l’opportunità di dimostrare di saper mettere al primo posto il bene comune, invertendo la tendenza verso un modello di sviluppo insostenibile e dannoso per la città. È giunta l’ora di ascoltare i cittadini, gli esercenti e tutti gli attori che rendono viva Bassano, valorizzando il commercio di prossimità e investendo in politiche che garantiscano una crescita inclusiva e rispettosa dell’ambiente.

Ieri, nella cerimonia di San Bassiano, il sindaco ha parlato di coraggio e di necessarie scelte coraggiose per migliorare la qualità della vita.
Siamo d’accordo: trasformi le parole in azione. Continuare sulla vecchia strada, invece, significa ignorare le esigenze della comunità e compromettere il futuro di una Città che merita di essere un luogo dove vivere, lavorare e prosperare, non un semplice scenario per interessi privati.

Lista civica Bassano per Tutti - Europa Verde

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