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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Lessico e Nuvole

“Le Nuvole”: l’architetto novese Diego Morlin racconta in un libro il mondo delle preziose pipe prodotte dal maestro pipaio di Pesaro Maurizio Tombari con la moglie Stefania, eccellenza del Made in Italy formato famiglia

Pubblicato il 11-01-2025
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Messico e Nuvole”, cantava il grandissimo Enzo Jannacci più di mezzo secolo fa (la qual cosa fa capire quanto io sia diversamente giovane).
Qui non siamo in Messico, ma nella sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano.
Ci sono le Nuvole, però: non sono fatte di vapore d’acqua ma di radica. E come le nuvole vere lassù in cielo, ispirano la fantasia e hanno le forme più diverse.

Maurizio Tombari con la moglie Stefania e Diego Morlin (foto Alessandro Tich)

Le Nuvole è il nome di una linea esclusiva di pipe artigianali create, esclusivamente a mano, nell’omonima azienda-laboratorio di Pesaro dal maestro pipaio Maurizio Tombari.
Costituiscono un riconosciuto marchio di punta del Made in Italy del settore e una realtà di nicchia - e quindi di eccellenza - molto apprezzata dai cultori e dai collezionisti del fumo lento, anche dall’altra parte dell’oceano.
L’estro creativo di Maurizio Tombari è completato, in armonioso equilibrio tra i rispettivi ruoli, dalla moglie Stefania che delle pregiate pipe realizzate in quel di Pesaro è la designer.
Perché scrivo di Maurizio e Stefania, non chiamandosi questo portale Pesaronet?
Perché sono arrivati qui per la prima volta a Bassano del Grappa, nella sala del nostro Museo Civico, per un incontro pubblico moderato dal sottoscritto.
E assieme a loro c’è anche il promotore, fautore e gran maestro di cerimonie dell’appuntamento.
È Diego Morlin, figura molto conosciuta nel Bassanese, architetto novese con studio a Bassano, già assessore alla Cultura del Comune di Nove, dove ha curato e organizzato importanti manifestazioni legate alla ceramica e alla storia del suo paese.
Morlin ha inoltre creato il famoso Parco del Sojo e il Sentiero del Silenzio, opere di grande valore filosofico. Appassionato collezionista e fumatore di pipa, da qualche anno si dedica allo studio delle pipe e del mondo del fumo lento, analizzandone anche gli aspetti contemporanei.
Aveva già prodotto due pubblicazioni sull’argomento, La Pipa. I migliori marchi italiani e Io sono Baldo Baldi.
Adesso Diego Morlin ha dato alle stampe il suo terzo libro, intitolato Le Nuvole, che rappresenta il filo conduttore dell’incontro in Museo e che è appunto dedicato a questo interessante caso di studio, alla sua storia e al processo ideativo e creativo che lo caratterizza.

La cosa curiosa è che Maurizio Tombari, come racconta lui stesso al pubblico presente, non è cresciuto col desiderio di “fare da grande” il maestro pipaio e anzi il suo ingresso nel mondo delle pipe, alla fine degli anni ’70, è stato abbastanza casuale.
Erano i tempi della leva militare obbligatoria che prevedeva però l’esonero se l’arruolato era unico produttore di reddito familiare.
Dovendo badare alla famiglia ed evitare conseguentemente la naia, Maurizio aveva così trovato il suo primo lavoro in un noto laboratorio di pipe di Pesaro, “Mastro de Paja”.
Una scelta pertanto dovuta non a passione o a predisposizione per questo tipo di attività artigiana, ma a pura necessità.
Qui però il futuro Mister Nuvole ha appreso i segreti del mestiere e ha cominciato ad appassionarsi alla causa. Ha poi proseguito lo stesso lavoro in un’altra fucina pesarese delle pipe artigianali, la “Ser Jacopo” e alla fine - come spesso accade nelle storie della creatività italiana - ha deciso di mettersi in proprio.
“In proprio” non solo come imprenditore ma anche e soprattutto come libertà creativa e come visione artistica.
Nel 1996 partiva così l’avventura de “Le Nuvole”: un nome ispirato alle nuvole di fumo e alla leggerezza delle pipe, per una produzione di “pezzi d’autore” sospesa fra tradizione e innovazione, ma - nonostante la denominazione volutamente campata in aria - frutto di una sapienza artigianale con i piedi ben piantati per terra.
La lunga ed accurata lavorazione necessaria per creare ciascuna pipa limita la produzione a non più di 100 - 120 esemplari all’anno e l’unica collaborazione di cui Maurizio si avvale è quella della moglie Stefania, specificamente per la ricerca stilistica, nel segno di un felice Made in Italy formato famiglia.
Stefania aveva iniziato quasi per gioco a disegnare pipe, con uno sguardo “incontaminato” dalle conoscenze tecniche su come produrle, capace di introdurre forme originali e a definire lo stile proprio della linea.
Non si è più fermata e ancora oggi ogni esemplare di pipa della linea Le Nuvole nasce da un suo disegno.
In altre parole, è lei a dare la forma ai pezzi da creare ed è lui, con le sue abilità tecniche e col suo lavoro manuale, a darne la sostanza.
Matrimonio di competenza.

Il libro di Diego Morlin su Le Nuvole, e quindi anche su Maurizio e Stefania, è lo specchio del suo amore per il mondo della pipa.
180 pagine di pura passione, coi capitoli molto diversi tra loro, corredati di numerose immagini e di schizzi delle pipe (copertina compresa), con voluti richiami alla storia dell’arte e con l’aggiunta di riflessioni e testimonianze di appassionati di pipe sulla produzione di questo genius loci fatto di radica.
In un capitolo del libro, ma anche nel video realizzato al riguardo che viene proiettato all’inizio dell’incontro, Morlin paragona il costruttore delle pipe Maurizio Tombari ad un poeta.
Ed il perché, come spiega l’architetto novese, è presto detto.
Come un poeta riesce ad esprimere concetti profondi con poche parole, così il maestro pipaio di Pesaro riesce ad esprimere, in ciascuna pipa che esce dalle sue mani, l’essenziale.
Ogni dettaglio è curato ma, soprattutto, non è superfluo.
E anche per chi - come chi vi scrive - non fuma la pipa ed è totalmente estraneo all’ambiente dei suoi appassionati, che non hanno voluto mancare all’incontro in sala Chilesotti, la vista anche solo delle foto di questi pregiati scrigni da tabacco infonde una corroborante sensazione di piacere estetico e di gusto italiano.
Bellezza, perfezione, opera d’arte, semplicità, leggerezza, unicità.
Sono le parole-chiave che contraddistinguono le pipe create dai coniugi Tombari e che di questa piccola grande eccellenza dell’Italia artigiana formano il vocabolario, un vero e proprio lessico della qualità.
Lessico e Nuvole.

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