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Politica

Martini Shaker

A Rossano Veneto il gruppo di minoranza di Davide Berton raggiunge un accordo di larghe intese col sindaco Marco Zonta per non far cadere l’amministrazione. Nasce così il nuovo gruppo di maggioranza

Pubblicato il 18-10-2024
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Cari lettori di Bassanonet, lo sapete bene perché lo scrivo spesso e volentieri: nei miei lunghi anni di professione ho visto cose che noi umani eccetera eccetera.
Ma anche oggi ho visto una cosa che noi umani: ho visto una minoranza che, senza colpo ferire, diventa maggioranza.
Ma andiamo con ordine, per evitare di perderci tra le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.

Davide Berton e il sindaco Marco Zonta (foto Alessandro Tich)

Conferenza stampa convocata nella sala consiliare del municipio di Rossano Veneto dal sindaco Marco Zonta “per importanti comunicazioni”.
Ma il sindaco Zonta - per la sorpresa dei cronisti presenti - non si presenta da solo.
Assieme a lui ci sono innanzitutto i tre componenti della sua giunta: il vicesindaco Paolo Trentin e l’assessore Helga Battaglin, che come il sindaco sono anche consiglieri comunali, e l’assessore esterno Giorgio Zen.
Ma - attenzione, attenzione - ci sono anche tre esponenti della civica di opposizione “Prima Rossano”: il capogruppo Davide Berton, Lorenzo Bisinella e Paola Ganassin.
Il quarto consigliere del gruppo di minoranza, Enrico Brotto, che è totalmente in linea con i suoi colleghi, è assente giustificato per momentanee esigenze di salute al San Bassiano.
Le “importanti comunicazioni” di cui all’oggetto riguardano ovviamente gli sviluppi della situazione politico-amministrativa del Comune dopo la decisione del sindaco, formalizzata con decreto di revoca firmato nella serata di lunedì 7 ottobre, di silurare dalla giunta il vicesindaco Morena Martini, togliendole tutte le deleghe.
Un argomento prevedibile che però, almeno agli occhi degli osservatori esterni, ha generato una soluzione imprevedibile e assolutamente inedita.

“Dopo la revoca delle deleghe di assessore e vicesindaco a Morena Martini, sulle cui motivazioni non intendo tornare ma che ritengo ad oggi valide, come annunciato ho promosso una serie di incontri con consiglieri e assessori - esordisce il sindaco Zonta -. I comunicati stampa, le dichiarazioni pubbliche televisive e social dei consiglieri Martini, Bianchin, Campagnolo, Marchiorello, Faggion e Lando sono state caratterizzate da un tono ostile e confermano quanto ho già dichiarato in precedenza, e cioè che in più occasioni erano pronti a dimettersi.”
Poi si arriva al momento cruciale: martedì scorso il sindaco ha avuto un incontro - al quale Morena Martini non è stata invitata - con i cinque consiglieri di maggioranza schieratisi a favore del vicesindaco silurato.
“È stato un confronto schietto e chiaro che è durato più di tre ore - riferisce il primo cittadino -. Ho chiarito alcune loro perplessità e ci siamo lasciati con l’idea di risentirci dopo pochi giorni.”
“Ma appena uscito dalla riunione - continua Zonta -, qualcuno mi ha mandato degli spezzoni della trasmissione “Focus” di quella sera nella quale Morena Martini ha dimostrato di sapere i contenuti dell’incontro appena avuto.”
Qualcuno, tra i partecipanti alla riunione, ha quindi informato “in presa diretta” la Martini che in quel momento, sempre in diretta, era ospite della trasmissione Tv.
“Questo gesto mi ha fatto capire di non poter più dare fiducia a chi si presenta a una riunione riservata e poi ne diffonde i contenuti - afferma il sindaco -. Preso atto della difficoltà di una fiducia reciproca, mercoledì pomeriggio ho contattato il consigliere Davide Berton per vedere se vi fosse la possibilità di costruire con lui una maggioranza di “larghe intese” per evitare il rischio di una caduta dell’amministrazione con dei nuovi presupposti che uniscano i due programmi amministrativi e diano stabilità e unità di intenti all’azione amministrativa.”
Zonta ha quindi trovato la disponibilità del gruppo “Prima Rossano” a collaborare sulle tematiche principali, in primis per terminare le opere pubbliche in corso (i lavori di riqualificazione di Piazza Duomo, dell’Asilo comunale e delle opere finanziate con il PNRR) e quindi lavorando assieme “per dare da un lato risposte a cittadini e imprese sbloccando il settore urbanistica e edilizia privata”, dall’altro “per avviare alcune opere condivise nei due programmi elettorali”.
Con l’accordo di larghe intese tra il sindaco Zonta, i quattro consiglieri dell’ormai ex minoranza di “Prima Rossano” e i due assessori e consiglieri comunali fedeli a Zonta, Trentin e Battaglin, nasce così il nuovo gruppo di maggioranza di Rossano Veneto, composto da sette consiglieri.
È la versione rossanese de I Magnifici Sette: uno in più del gruppo dei “martiniani” di cui fanno parte invece sei consiglieri, Morena Martini compresa, che passano quindi numericamente - ma di fatto anche politicamente - in minoranza.
In ogni caso, qualora lo volessero, i Martini’s Six non potrebbero far cadere l’amministrazione.
Lunedì prossimo 21 ottobre, attraverso i necessari passaggi amministrativi, si procederà alla costituzione del nuovo gruppo consiliare che delimiterà il perimetro della nuova maggioranza.

Davide Berton è colui il quale ha conteso l’anno scorso a Zonta l’elezione a sindaco.
Acqua passata, ormai.
“Un anno e mezzo fa non abbiamo corso contro Marco Zonta, ma per portare una nostra idea per Rossano Veneto - dichiara -. Abbiamo dimostrato responsabilità nell’ultimo consiglio comunale, la dimostriamo ancora una volta oggi. In questo momento ho preso atto delle dichiarazioni di ostilità, tramite anche i social, del gruppo dell’attuale maggioranza che non consentono al sindaco di essere sereno nello svolgimento del suo lavoro.”
Berton riferisce che al termine del consiglio comunale del 28 settembre, in cui il gruppo “Prima Rossano” ha garantito il numero legale, incontrandola al bar Morena Martini gli ha detto, riferendosi al sindaco: “Se voi non foste rimasti, lo avremmo mandato a casa.”
“Non si manda a casa un sindaco per dei personalismi - aggiunge Berton -. Oggi Rossano Veneto ha in corso due opere importanti finanziate con il PNRR che hanno tempi contingentati per essere realizzate e rendicontate pena la perdita del finanziamento. Ha decine di lavori pubblici bloccati. Ha la questione della piazza che vede la necessità di una revisione dell’utilizzo essendo andata deserta l’opzione del centro di formazione professionale e che necessita di ulteriori finanziamenti per proseguire. Ha decine di famiglie e di imprese che attendono risposte in urbanistica.”
“In questo momento Rossano Veneto non si può permettere il lusso di un commissariamento lungo che paralizzerebbe il paese - prosegue -. Il commissario infatti potrebbe solo portare avanti scelte di ordinaria amministrazione, oggi Rossano Veneto ha invece bisogno di scelte straordinarie e coraggiose.”
Davide Berton sottolinea di non aver chiesto in cambio assessorati per il suo gruppo.
“Le nostre interlocuzioni non hanno mai parlato di spartizioni di poltrone o posti ma di temi e di necessità del nostro Comune - dichiara -. Serve oggi un “patto per Rossano” che unisca i due candidati sindaco che rappresentano la maggior parte dell’elettorato rossanese, che faccia superare al paese il periodo delle divisioni e dei personalismi e che sblocchi l’attività amministrativa.”

Quello tra Zonta e Berton non è un accordo tra due poli opposti.
Si conoscono da vent’anni, sono già stati assieme in giunta comunale, gravitano entrambi nell’alveo politico del centrodestra.
È anche un accordo che cerca soprattutto di raddrizzare la barra del timone.
“Rossano Veneto è un cantiere aperto che ha bisogno di scelte politiche e quello che è accaduto ci ha fatto capire che ha bisogno di stabilità - sono sempre parole di Berton -. Noi abbiamo richiesto tre cose: la fine del clima di contrapposizione nel paese; la verità, facendo conoscere alla popolazione tutti i problemi di piazza Duomo e un clima di continuità che guardi a tutti i cittadini. Vedere un’amministrazione che si contrappone ai cittadini sui social network è la parte più scadente della politica moderna.”
La nuova maggioranza di Rossano Veneto è dunque fatta, con una modalità che nella mia ormai lunga carriera di umile cronista non mi era mai capitato di vedere.
In un secondo momento si penserà anche alla giunta comunale, che dopo la fuoriuscita di Morena Martini manca ancora di un assessore.
Attualmente le deleghe che erano in carico all’ex vicesindaca, tra cui Lavori Pubblici e Urbanistica, sono in capo al sindaco. Il nuovo assessore che verrà, quando verrà, sarà comunque donna, in ottemperanza alla norma delle “quote rosa”.
La battuta del giorno, secondo il premio conferito periodicamente dal mio bloc notes, è ancora di Davide Berton, che riferendosi alla giunta attuale e a quelle precedenti e alludendo in particolare a sé stesso, a Marco Zonta e a Paola Ganassin dichiara: “Siamo gli esodati di Morena Martini.”
Fatto sta che a Rossano Veneto dopo il licenziamento della vicesindaca nasce da oggi un’inedita alleanza che miscela gli ingredienti del consiglio comunale, facendo scuotere la politica del paese.
Martini Shaker.

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