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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Conti separati

Commissione congiunta sul servizio di Polizia Locale in Unione Montana. Un grafico del sindaco indica un’impennata dei costi per il Comune di Bassano, ma un grafico delle minoranze, ricavato da un accesso agli atti, lo contraddice

Pubblicato il 15-10-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Eccola qua, finalmente, la commissione congiunta. Ovviamente con Giunta (Stefano) e con gli altri componenti della Prima commissione consiliare, Affari Istituzionali, presieduta da Riccardo Poletto e della Seconda, Bilancio e Risorse Umane e Finanziarie, presieduta da Gianni Castellan, convocati nella sala consiliare del Comune di Bassano del Grappa per trattare a reti unificate l’argomento “Verifica della gestione del servizio di Polizia Locale”. Ovvero, tanto per intenderci, verifica della gestione del servizio dopo il trasferimento del corpo dell’ex Polizia Municipale nell’organico dell’Unione Montana del Bassanese a partire dal 2021.
Per l’occasione, oltre al sindaco Nicola Finco e all’assessore alla Sicurezza Alessandro Campagnolo, è presente un parterre de rois di dirigenti e funzionari pronti a supportare i contenuti in discussione con i loro dati tecnici, a cominciare dalla dirigente Area Risorse e Sviluppo e vicesegretario generale del Comune di Bassano Lucia Cani e dal comandante della Polizia Locale nonché dirigente dell’Unione Montana Giovanni Favaretto.
Ci sono anche, sulle sedie del pubblico, a disposizione per le varie ed eventuali del caso, il capo di gabinetto del sindaco Angelo Macchia e il segretario particolare del sindaco Matteo Celebron. Tra Polizia Locale e Unione Montana da una parte e, dall’altra, i due I-Men (Intuitus Men) del nuovo ufficio di staff di Nicola Finco, praticamente tutti gli argomenti principali dell’attualità politica bassanese degli ultimi giorni sono racchiusi in pochi metri quadrati.

La seduta della commissione congiunta (foto Alessandro Tich)

Vi avverto subito che l’argomento trattato nella seduta congiunta è tosto e complesso, tale è il coacervo di numeri e di dati incrociati che lo riguardano e che vengono esposti in commissione. Ore di servizio, nuovi accordi contrattuali, indennità di servizio per gli agenti, previdenza integrativa, contributi regionali all’Unione Montana, costi di verbalizzazione delle multe e di messa a ruolo delle sanzioni non pagate eccetera.
Dovessi riportarli in dettaglio (e me ne sono andato via in anticipo, col bloc notes già strapieno di appunti), avreste il pieno diritto di appiopparmi una multa domani mattina sul parabrezza per eccesso di loquacità.
Li ridurrò all’essenziale giornalistico per mettere soprattutto in luce il principale elemento politico che emerge dalla riunione e che rappresenta un nuovo primato assoluto della città di Bassano: per la prima volta infatti la matematica diventa un’opinione.

Il sindaco Nicola Finco, che parla per primo, dà delle informazioni che riferisce di avere già anticipato (finalmente, aggiungo io) in un incontro con gli altri sindaci dell’Unione Montana.
Sottolinea di applicare alla lettera l’articolo 12 della convenzione con Unione che impone ai sindaci “di verificare periodicamente l’andamento della gestione”, che “non ci sono altre realtà del Veneto della dimensione di Bassano che hanno la funzione alle Unioni Montane” e che il quadro attuale “è ben diverso dal “mondo bellissimo” delineato dallo studio di fattibilità dell’allora comandante Giovanni Scarpellini”.
“Io ho deciso di fare un focus sulle varie funzioni e società partecipate dal Comune - aggiunge -. Fin dal primo giorno abbiamo avuto segnalazioni dai cittadini e dai presidenti dei quartieri di situazioni un po’ particolari che abbiamo sul territorio. Un dato importante è la percezione sulla sicurezza da parte dei cittadini che vogliono vedere i vigili anche nei quartieri e nelle zone più periferiche. E questa percezione è venuta meno rispetto a qualche anno fa.”
A supporto della sua tesi, il sindaco presenta e commenta alcune slide predisposte per l’occasione dagli uffici, tra cui il numero degli agenti in organico (con tendenza in calo) nel 2017, 2021 e 2023 e il numero delle ore di servizio degli agenti verso l’esterno sul territorio comunale di Bassano.
A tale riguardo, il picco di ore di servizio è stato raggiunto nel 2018 (ma guarda un po’: sindaco Riccardo Poletto e assessore Angelo Vernillo) con oltre 31.200 ore ed è poi andato progressivamente a calare fino alle circa 24.800 ore di servizio nel 2023.
“Il messaggio è questo - dichiara Finco -. Dobbiamo ripartire da qua: qualità del servizio, maggiore pattugliamento sul territorio e valutazione dei costi non solo per la Polizia Locale ma in generale per l’ente Unione Montana.”

Ma c’è una slide in particolare, tra quelle presentate dal sindaco, che attira l’attenzione.
Ne pubblico un’immagine in calce a questo articolo, in modo tale che possiate averne anche un’evidenza visiva.
Si tratta di un grafico relativo all’incidenza del servizio di Polizia Locale sul bilancio del Comune di Bassano, con un raffronto tra gli anni precedenti e quelli successivi al conferimento della funzione all’Unione Montana, relativamente ai servizi esterni effettuati sul territorio.
Nella slide in questione, dal 2021 in poi - e cioè dall’anno del passaggio dei vigili dall’organico del Comune a quello dell’Unione - la linea spezzata del diagramma schizza clamorosamente in alto rispetto al triennio 2017-2019.
Ad un occhio non esperto appare subito come la rappresentazione grafica di una notevole impennata di costi complessivi per le casse comunali.
Arrotondando i numeri per semplicità di esposizione: a fronte di un’incidenza sul bilancio compresa tra i 940mila e il milione di euro tra il 2017 e il 2019 (con una punta di oltre 1 milione e 100mila euro nel 2018) e di un aumento a 1 milione e mezzo nel 2020, nel 2021 l’incidenza balza ad oltre 2 milioni e 100mila euro.
Nel 2022 scende allo stesso livello del 2020, per poi risalire nel 2023 ad oltre 1 milione e 700mila euro.
Peccato però che non si tratti della spesa reale per la gestione del servizio di Polizia Locale a carico del Comune di Bassano del Grappa.
La cosiddetta “incidenza sul bilancio” è infatti tutt’altra cosa.
Come precisa la dottoressa Cani, “non è l’intera spesa per la funzione” ma “è quanto aggiungo dal bilancio comunale per coprire le spese in relazione al mancato incasso annuale, e solo per le spese correnti”.
Lo spiego io con altre parole: a fronte dei mancati incassi annuali della Polizia Locale (ogni anno non viene pagato circa il 60% delle multe e sanzioni amministrative, come rivela il comandante Favaretto) il Comune interviene attingendo da altre entrate del bilancio comunale per coprire i mancati introiti, che pertanto “incidono” sul bilancio stesso.
Tutto chiaro? Spero di sì, perché questa spiegazione ha avuto un’incidenza anche sul bilancio della mia capacità di sintesi.
Ma allora qual è la reale e totale spesa a carico dell’amministrazione bassanese per la funzione conferita all’Unione Montana, in relazione al supposto “aumento dei costi” dichiarato il consiglio comunale dall’assessore Campagnolo?
Il dato c’è, ma non si vede. Nel senso che non viene fatto vedere, ovvero non viene proiettato sullo schermo, nonostante l’esplicita richiesta da parte di Elena Pavan e di altri commissari di minoranza.

I consiglieri di minoranza hanno infatti elaborato un altro grafico, trasmesso via mail ai competenti uffici comunali quale materiale da illustrare in commissione, relativo alla spesa totale per il Comune di Bassano prima e dopo il trasferimento della funzione all’Unione Montana.
I dati sono stati forniti dallo stesso Comune di Bassano a seguito di un accesso agli atti richiesto ed ottenuto dai commissari di opposizione.
Anche in questo caso ne pubblico un’immagine in calce a questo articolo affinché ne possiate avere evidenza visiva.
Ed è un diagramma, riferito agli anni compresi tra il 2015 e il 2023, che contraddice totalmente l’andamento al rialzo del grafico presentato dal sindaco.
A partire dal 2016, innanzitutto, la spesa totale ha sempre superato i 2 milioni di euro. Il picco è stato raggiunto nel 2018, con la Polizia Locale ancora nell’organico del Comune di Bassano: oltre 2 milioni e 800mila euro. Poi la linea scende ad oltre 2 milioni e 200mila nel 2020, ultimo anno a gestione comunale.
Ma vediamo la spesa reale e totale per ciascuno dei primi tre anni degli agenti trasferiti in Unione Montana.
2021: si sale a 2 milioni e 480mila euro. 2022: si scende a 2 milioni e 376mila. 2023: si scende ancora a 2 milioni e 241mila. È il dato di spesa più basso dal 2016 in poi.
I dati dell’ultimo triennio vengono confermati dal comandante Favaretto, sulla base di quanto accertato dall’estratto conto bancario dell’Unione, in risposta a una domanda di un commissario sui trasferimenti ricevuti dal Comune di Bassano:
“Circa 2 milioni e 400mila euro più 87mila euro per la previdenza integrativa nel 2021, 2 milioni e 370 nel 2022, 2 milioni e 240 nel 2023.” Per la serie: i conti tornano.
Il grafico però non viene proiettato in commissione e pertanto non può essere discusso.
“Chiunque si occupi di analisi sa che i dati hanno un contenuto numerico ma anche un contenuto politico per come vengono trattati - afferma il commissario di minoranza Manuel Remonato -. Presentare l’incidenza sul bilancio dei servizi esterni sul territorio è una simulazione totalmente fuorviante, rispetto al costo totale e alle ore totali di servizio svolte. Questo è un tema politico, ed è giusto lavorare sull’Unione Montana per migliorare il servizio, e non è un tema di Bassano all’interno dell’Unione Montana.”

Per valutare la situazione è importante anche conoscere con esattezza quante sono le forze in campo, grazie ai dati forniti dal comandante e dirigente Favaretto.
Attualmente il Comando di Polizia Locale è composto da 36 operatori in divisa, più il comandante. 35 in quota Bassano del Grappa e 1 in quota Comune di Valbrenta.
Si aggiungono 2 operatori amministrativi. Dei 36 agenti in divisa, 22 sono in servizio esterno permanente, 9 in servizio prevalentemente interno salvo i fine settimana e 5 in servizio non esterno, di cui 2 per non idoneità e 3 per raggiunti limiti di età.
Ma sono anche i dati dai quali prende spunto quella che è la dichiarazione politica del sindaco Nicola Finco.
“Abbiamo appena 22 agenti operativi per un territorio di oltre 50mila abitanti, più i Comuni convenzionati - sono le sue parole -. Rispetto a prima abbiamo meno vigili, meno ore sul territorio e più territorio da controllare. Prima avevamo 40 uomini, tutti sul nostro territorio comunale. Se davvero si vuole la Polizia Locale del Bassanese, lo sforzo non deve farlo solo Bassano ma deve esserci forza assunzionale anche da parte degli altri Comuni. L’ho detto anche ai miei colleghi sindaci.”
“La Polizia Locale si deve rapportare con l’amministrazione - aggiunge Finco -. Hanno fatto l’operazione di controllo con il cane dei ragazzi negli autobus che andavano a scuola, e io non sapevo niente. Non solo: io pretendo che Bassano debba avere una presenza massiccia dei vigili su tutto il territorio.”
“Per me rimane una domanda carica di preoccupazione anche sul futuro del Comando - afferma Riccardo Poletto -. E cioè se a monte c’è la volontà politica di ridare energia all’Unione Montana e al servizio a lei conferito oppure se a valle c’è la volontà di uscire. Prima o poi questa cosa dovrà essere chiarita.”
È un ideale arrivederci alle prossime puntate.

La “verifica della gestione del servizio di Polizia Locale” ha finalmente cominciato a fornire e a rendere pubblici dei dati concreti sui quali proseguire il confronto sul cruciale argomento, al di là dei bla bla bla a mezzo tv e stampa.
Anche se l’esempio dei due grafici numerici opposti - uno presentato e l’altro fatto tenere nel cassetto - sui costi del servizio conferito all’Unione è il chiaro segnale di una “narrazione” che non riesce ancora ad essere univoca e condivisa.
Commissione congiunta, ma conti separati.

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