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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Dalmonte e da Torino
Fulvio Bicego colpisce ancora: presentato a Pove del Grappa il calendario “Pove tra storia e memoria”. Il ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto alla Scuola dell’Infanzia e Asilo nido per il nuovo giardino. Ma anche…
Pubblicato il 09-10-2024
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Calendar Man e i ricordi della Conca degli Ulivi.
Sembra un titolo alla Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, ma è proprio così.
Fulvio Bicego, l’uomo dei calendari a scopo benefico, è uscito nuovamente dai confini comunali di Bassano del Grappa per una nuova avventura transfrontaliera delle sue: il calendario storico di Pove del Grappa.
Il sindaco di Pove del Grappa Francesco Dalmonte e Fulvio Bicego col calendario storico fresco di stampa (foto Alessandro Tich)
L’iniziativa viene presentata in conferenza stampa nella sala consiliare con l’intervento dei due protagonisti (ma non sono gli unici) dell’operazione.
Il primo è ovviamente il padrone di casa ovvero il sindaco di Pove del Grappa Francesco Dalmonte.
Il quale, diversamente dalla commissione consiliare del Comune di Bassano di lunedì scorso dedicata - per modo di dire - alla questione convenzione Polizia Locale-Unione Montana del Bassanese, può liberamente parlare.
Il secondo è per l’appunto Fulvio Bicego, che è nato a Torino ma risiede ormai da una vita a Bassano del Grappa e in quanto tale, come scrivo spesso, è il torinese più bassanese del mondo.
Insomma: Dalmonte e da Torino.
L’idea del calendario storico 2025 è nata verso la metà dello scorso gennaio, in un incontro casuale tra i due in un bar di Bassano.
Si è costituita successivamente una “Bic Force”, versione biceghiana della “Task Force”, ovvero un team di collaboratori e anche una collezione fotografica che hanno contribuito, ciascuno per la propria competenza, alla raccolta e alla selezione delle immagini da pubblicare nel calendario intitolato “Pove tra storia e memoria”.
Si tratta di Gianfranco Bertacco, Adriano Boscato, Riccardo Fabris, Piccolo Museo 15-18 Roberto Favero e Maurizio Todesco.
Il primo pensiero è stato quello di realizzare un calendario “speciale” che facesse rivivere vecchi ricordi o invogliasse i meno giovani ma non solo a rivivere e a cercare di carpire la storia di Pove del Grappa.
Il secondo pensiero, che è poi quello più importante, è stato quello di trovare come sempre un destinatario del ricavato della vendita dei calendari.
Ed è stato deciso, all’unanimità, di destinare i fondi raccolti alla Scuola dell’Infanzia e Nido integrato “Sacro Cuore” per il rifacimento del giardino dell’asilo.
Ma c’è anche il Bonus Bic: qualora rimanessero in cassa, come si auspica, dei fondi residui dal ricavato della vendita, questi saranno utilizzati per riparare e rimettere in funzione l’orologio del campanile della chiesa che è rimasto fermo all’una e venti e che pertanto “segna l’ora esatta due volte al giorno”.
Così afferma, scherzosamente, Fulvio O’Clock.
Le dodici foto storiche pubblicate per i dodici mesi dell’anno riguardano vedute di Pove del Grappa risalenti alla prima metà del secolo scorso, nella fattispecie tra i primi del ‘900 e gli anni ’50, per un “Come Eravamo” che invita inevitabilmente al confronto con la configurazione del paese ai tempi nostri.
“Abbiamo fatto fatica a riconoscere alcuni scorci”, commenta il sindaco Dalmonte.
Ma è una Pove diversa da quella odierna anche nelle vedute generali.
Non solo perché c’erano molte meno case, ma anche negli stessi panorami naturali.
In una foto panoramica del 1916 si vedono ad esempio le pendici del Monte Grappa completamente spoglie di alberi, in un’epoca di guerra e di stenti in cui la legna era un bene prezioso.
Ma sono tutte sorprendenti le istantanee d’epoca della Pove che fu.
Tra queste: l’antica piazza, la Festa del Cristo negli anni ’20, contrà Piazza negli anni ’30 ancora circondata dai campi, l’Albergo Club Alpino in via Stellini con una fetta di popolazione in posa e anche la cerimonia di ingresso di Don Beniamino Sartori del 1924, che per numero di biciclette immortalate sembra la partenza della Parigi-Roubaix.
Il calendario dell’editore Bicego è stato stampato in 700 copie, ciascuna in vendita al prezzo di 10 euro.
Grazie agli sponsor le spese di realizzazione sono state tutte coperte e quindi il ricavato sarà interamente devoluto all’asilo destinatario.
Anzi: le spese di realizzazione hanno consentito dei risparmi e quindi l’iniziativa parte già in attivo con un plafond di circa 1.500 euro in cassa da destinare allo scopo, oltre al ricavato delle vendite.
Dopodomani, venerdì 11 ottobre, alle ore 18 in sala consiliare, il calendario “Pove tra storia e memoria” sarà presentato pubblicamente alla cittadinanza e da quel momento lo si potrà anche acquistare. Sarà quindi distribuito in vari punti vendita del paese, a disposizione di chiunque voglia contribuire alla causa.
La presentazione del calendario storico di Pove del Grappa avviene in una mattinata di pausa tra una pioggia e l’altra di queste giornate.
Siamo anche nel periodo di raccolta delle olive e le temporanee condizioni meteo ne favoriscono la messa in pratica.
Sulla fila di ulivi piantati di fianco al municipio, un gruppo di solerti volontari sta provvedendo alla raccolta.
Li ho anche fotografati e le foto le vedete pubblicate nella galleria fotografica in calce.
Da lunedì scorso, come ogni anno, è partita la raccolta delle olive negli ulivi di proprietà del Comune che sono circa 600. L’operazione riguarda per l’appunto gli ulivi comunali, fatta eccezione per quelli concessi in uso ai privati tramite convenzione. Venerdì prossimo si aggiungeranno alla squadra dei raccoglitori volontari di olive anche una trentina di studenti della Scuola di Formazione Professionale “Marco Polo”.
Anche questa iniziativa è a scopo benefico e sempre a favore della Scuola d’Infanzia e Asilo nido del paese.
Le olive raccolte sono infatti destinate a diventare immediatamente olio d’oliva, che altrettanto immediatamente e anche tradizionalmente viene destinato alla mensa dell’asilo.
La raccolta proseguirà fino a domenica, lunedì le olive saranno spremute in forma gratuita dal frantoio della cooperativa Monte Asolone, trasformandosi seduta stante in olio extravergine (ogni anno, a seconda dell’annata, se ne ricavano tra i 50 e i 100 litri) e già martedì le bottiglie con il nettare locale saranno consegnate alla Scuola Materna.
E così i bambini dell’asilo di Pove del Grappa potranno giocare in un prossimo futuro su un giardino completamente rifatto e potranno godere in mensa di una sana alimentazione con l’extravergine del loro paese, grazie da una parte ai calendari di Bicego e, dall’altra, all’olio del sindaco.
E magari anche, quando scatterà l’ora di pranzo, le lancette dell’orologio del campanile segneranno finalmente le dodici in punto.
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