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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Polizia Bilocale
Mantenimento nell’Unione Montana o ritorno sotto il tetto istituzionale del Comune di Bassano? L’ex sindaco Elena Pavan spara a zero sull’ipotesi di distacco della Polizia Locale dall’Unione: “Qui si sta giocando col fuoco”
Pubblicato il 03-10-2024
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Polizia Locale? Di più: Polizia Bilocale.
È ormai scoppiato definitivamente il bubbone politico e amministrativo che vede al centro il corpo di Polizia ex municipale, conteso fra due enti pur non muovendosi fisicamente, come sede di lavoro, dal comando di via Vittorelli.
Da una parte l’Unione Montana del Bassanese (composta dai cinque Comuni associati di Bassano del Grappa, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Solagna e Valbrenta) del cui organico gli agenti fanno parte dal 1 gennaio 2021 e, dall’altra, il Comune di Bassano dove alcuni pezzi da 90, da 60 e da 30 dell’amministrazione Finco starebbero preparando il terreno per istituire il rientro dei vigili nell’organico comunale, svuotando l’Unione della sua funzione più importante.
Foto Alessandro Tich
Un primo e neanche troppo velato segnale di questa volontà politica “in progress”, mascherato da interrogazione presentata dal consigliere di maggioranza Gianluca Pietrosante all’assessore alla Sicurezza Alessandro Campagnolo, si è manifestato nell’ultimo consiglio comunale. Con la contestuale uscita dall’aula delle minoranze che avevano chiesto inutilmente il ritiro dell’interrogazione, che in quanto tale non prevede discussione, per poter trattare la cruciale questione in un più ampio e approfondito dibattito consiliare.
Ma le occasioni di confronto non mancheranno, a partire già da subito.
Smaltiti i bagordi della Fiera Franca, lunedì 7 ottobre alle ore 18.30 è convocata nella sala Ferracina del municipio la commissione consiliare Affari istituzionali, che vede come primo punto all’ordine del giorno la verifica dello stato di attuazione della delibera di consiglio comunale del 2020 di approvazione della “gestione in forma associata della funzione fondamentale di Polizia municipale e Polizia amministrativa locale” tramite l’Unione Montana del Brenta, come si chiamava allora, e della “convenzione per il conferimento all’Unione Montana della funzione, con l’istituzione del servizio unico”.
Convocazione di commissione che, va specificato, è stata richiesta dalle minoranze.
E anche se non è inserito all’ordine del giorno, è molto probabile che l’argomento Polizia Locale venga affrontato anche nella riunione del consiglio dell’Unione Montana di martedì 8 settembre, in prima convocazione alle ore 18.30, nella sala consiliare del Comune di Bassano.
Chi sta seguendo con particolare attenzione gli sviluppi della questione, anche nella sua veste di consigliere dell’Unione Montana, è l’ex sindaco ed attuale consigliere di minoranza Elena Pavan.
Sotto la sua amministrazione - e convintamente - è avvenuto il “grande passo” del trasferimento all’Unione della funzione di Polizia Locale.
Tenete pronti gli estintori: perché, secondo il suo punto di vista, con l’ipotesi di smantellare il servizio in seno all’Unione per reintegrarlo sotto l’ombrello istituzionale del Comune di Bassano del Grappa “si sta giocando col fuoco”.
Elena Pavan, Bassanonet è stato il primo a dare la notizia della concreta prospettiva che la Polizia Locale venga distaccata dall’Unione Montana del Bassanese e reintegrata nell’organico del Comune di Bassano. Se lo aspettava? C’era stata qualche avvisaglia?
Assolutamente no. Abbiamo iniziato alcuni anni fa questo percorso che ha creato un sistema che funziona. Pertanto, che potessero manifestarsi all’orizzonte delle nubi nere per l’Unione Montana e per la Polizia Locale in particolare proprio non me lo aspettavo, anche perché l’Unione Montana è lo strumento, strutturale e strategico, in cui sviluppare le progettualità territoriali. Lo avevamo già fatto e sarebbe naturale continuare a farlo.
Rispondendo all’interrogazione del consigliere Pietrosante in consiglio comunale, l’assessore alla Sicurezza Campagnolo ha sostanzialmente detto che a seguito dell’entrata nell’Unione la Polizia Locale svolge meno ore di servizio sul territorio comunale di Bassano e che il Comune di Bassano, per il servizio di Polizia Locale demandato all’Unione Montana, ha speso quasi 1 milione e mezzo di euro in più nell’ultimo triennio rispetto al triennio precedente a gestione comunale. Non ha parlato però di ricavi, ma solo di spese. Lei, avendo seguito per tre anni l’Unione Montana, come commenta questi dati?
Non mi risulta che siano dati oggettivi e che siano i dati agli atti. E infatti sarà mia cura chiedere un accesso agli atti con l’estrapolazione dello storico di tutto quello che è stato l’investimento che nel tempo, e lo si sapeva comunque, avrebbe avuto una diminuzione dei costi. È chiaro che quando è stata fatta una trasformazione così importante ci sarebbero stati dei costi. Ma proprio per il meccanismo dell’Unione Montana nel tempo, e siamo già in quel tempo, sarebbero cominciate ad esserci delle economie di scala. Con la politica dell’assessore Mazzocco i vigili hanno cominciato ad andare in strada, diversamente da prima quando stavano molto di più negli uffici a seguire la parte burocratica. Sono aumentate le ore di servizio e si è creata una grande sinergia con le altre forze dell’ordine. Pertanto mi risulta strano che siano stati riportati questi dati.
Cosa mi dice di questa interrogazione del consigliere Pietrosante che per sua diretta dichiarazione è stata condivisa in anticipo col sindaco e con l’assessore alla Sicurezza?
Io credo che qui si stia giocando col fuoco. Perché l’Unione Montana coinvolge anche altri Comuni e credo che non sia neanche istituzionalmente e deontologicamente corretto lanciare delle bombe di questo genere senza prima averne discusso con gli altri coprotagonisti dell’Unione Montana, i sindaci degli altri quattro Comuni che ne fanno parte. Quindi secondo me c’è stata proprio una condotta irrispettosa da parte dell’amministrazione, in questo caso, nell’aver fatto esplodere un tema così senza che se ne fosse peraltro neanche discusso prima in maggioranza, come mi risulta. Sinceramente la situazione è stata surreale perché si è trattato di una chiacchierata all’interno di un gruppo di maggioranza anziché di un consiglio comunale, dove la maggioranza ha interrogato sé stessa e chi ha dato la risposta ha fornito dei dati parziali.
Parziali in che senso?
Nel senso che è stata omessa tutta una parte di entrate. E ci dimentichiamo anche che l’Unione Montana non è solo Polizia Locale, ma è un ente strategico per il territorio. È diventato il soggetto referente dell’IPA, Intesa Programmatica d’Area, che coinvolge non solo i cinque Comuni dell’Unione ma sedici Comuni del territorio, con le associazioni di categoria e i sindacati e con un documento programmatico che parla di temi attuali e strategici come la viabilità anche dolce, il tema del turismo, del Marchio d’Area e della cultura territoriale, nonché la tutela della risorsa idrica nell’intera area pedemontana, in collaborazione con due altre IPA. E poi le CER, Comunità Energetiche Rinnovabili. Secondo me è un giocare col fuoco. E sul pensiero di poter riportare la Polizia sotto il Comune di Bassano del Grappa, non solo è una chimera il fatto che costi di più. Ad esempio in Unione Montana si è attivata anche la CUC, Centrale Unica di Committenza, che gestisce le gare di appalti per altri Comuni e fa guadagnare l’Unione. E questo abbatte ulteriormente le spese di gestione in capo ai Comuni che sono associati. Togliendo la Polizia Locale all’Unione Montana la si priverebbe di una parte importante, dal punto di vista anche finanziario, la si andrebbe a depotenziare e tutte quelle che sono anche le progettualità verrebbero riportate all’anno zero.
Perché addirittura all’anno zero?
Perché si tornerebbe a guardare all’orticello e si andrebbe in controtendenza rispetto a quello che è anche il metodo di lavoro richiesto e promosso dalla Regione stessa, che è quello dell’esercizio associato delle funzioni. Tra l’altro i contributi dell’Unione Montana vengono reinvestiti per interventi sul nostro territorio collinare ma anche per la sistemazione e la tutela del territorio contro il rischio idrogeologico. Sono opere che o non verrebbero fatte o costerebbero comunque alle casse dei singoli Comuni. L’Unione Montana è una macchina strategica che bisogna preservare e potenziare. C’è anche il tema della Protezione Civile che può essere condiviso con tutti e sarebbe stato il passaggio successivo sul quale coi sindaci ci eravamo detti di fare un ragionamento.
Voi minoranze siete uscite dalla sala consiliare al momento dell’interrogazione perché ritenete che l’argomento necessiti di un più ampio dibattito all’interno del consiglio…
C’è un impianto strutturale che se va smantellato richiede un processo che deve essere discusso all’interno delle commissioni e portato in consiglio comunale. Ma prima bisogna che la maggioranza capisca veramente che cosa vuol fare da grande su questo tema e che ne abbia contezza. Perché, ripeto, mi risulta che non sia stato minimamente trattato l’argomento in maggioranza. O forse adesso, a seguito di questa interrogazione, gli si è presentato il tema e cominceranno a dibatterne. Però non so se oggi hanno gli strumenti per esprimere un’idea. Io credo che debbano ancora farsi un’idea, però ci sono stati questi strappi in avanti. Con lo smantellamento dell’Unione Montana la città di Bassano del Grappa e il nostro territorio ne perderebbero tantissimo. E credo che la mia contrarietà non sia assolutamente l’unica.
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