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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La politica del copia-incolla
Incredibile: il sindaco Finco presenta una serie di progetti per la riduzione del rischio idrogeologico a Valrovina, Sant’Eusebio, San Giorgio e Campese. Ma sono tutti progetti già presentati quest’anno dall’amministrazione Pavan
Pubblicato il 15-08-2024
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Ma guarda un po’.
Mercoledì 14 agosto, vigilia di Ferragosto, il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco ha convocato una conferenza stampa sul tema “Presentazione di alcuni progetti per la riduzione del rischio idrogeologico nel territorio bassanese che prenderanno il via in autunno”.
All’incontro con i media è stata annunciata la partecipazione anche degli assessori Andrea Viero e Andrea Zonta ma la foto postata su Facebook dal primo cittadino, che riprendiamo qui sotto, testimonia la più o meno gioiosa presenza anche di diversi altri esponenti di giunta e maggioranza.

I partecipanti alla conferenza stampa di ieri in municipio. Foto da Facebook / Nicola Finco
Alla conferenza stampa in questione io non ci sono andato, più che altro per pigrizia ferragostana, ma ho comunque ricevuto dall’ufficio stampa del Comune i materiali presentati nell’occasione.
“Questa mattina - ha scritto ieri Finco sul suo profilo Fb - abbiamo presentato alcuni progetti per la riduzione del rischio idrogeologico nel bassanese che prenderanno il via in autunno per un totale di 2.270.000 €, in parte coperti da fondi ministeriali.”
“Gli interventi - prosegue - saranno realizzati in Contrà San Giorgio e nelle frazioni di Sant’Eusebio, Valrovina e Campese.”
Caspita - ho pensato subito -, tanta roba!
Sono andato quindi a visionare in dettaglio la documentazione ricevuta dall’ufficio stampa di via Matteotti.
Ed ecco di seguito, innanzitutto, il sunto dei progetti presentati.
Andiamo per ordine non alfabetico e partiamo da Valrovina.
Qui sarà realizzata la sistemazione della piattaforma della frazione, mediante la realizzazione di una nuova pavimentazione, la costruzione di adeguati rinforzi strutturali alla muratura esistente e la realizzazione di nuove condotte per il deflusso delle acque con sezione idraulica nettamente maggiore.
Importo del progetto: 1 milione e 20mila €, di cui 548.070,22 di contributo ministeriale e i restanti 471.929,78 di fondi comunali.
Un altro intervento riguarda il ripristino da danni calamitosi in Contrà Sant’Eusebio, nell’area maggiormente colpita dagli eventi atmosferici verificatisi da giugno a settembre 2020, con allagamenti alla sede stradale e alle proprietà private in via Martinato, in prossimità dell’incrocio con via dei Pilati.
Sarà realizzato un pozzetto sghiaiatore in prossimità di via Martinato per captare i detriti trasportati dalle acque verso valle, ricavata una nuova linea di scarico delle acque meteoriche dalla parte sommitale di via Martinato verso via dei Pilati, effettuata la pulizia ed espurgo della condotta lungo via dei Pilati, installate griglie taglia acqua per intercettare le acque ruscellanti e rifatto l’attraversamento delle tubazioni sotto la SP 73 con una condotta in calcestruzzo.
Importo del progetto: 500.000 €, di cui 250.000 di contributo ministeriale e 250.000 a carico del Comune.
Ritornando a Valrovina, sono in programma anche alcuni interventi di riduzione del rischio idrogeologico con ripristino da danni calamitosi in due punti della contrada Colle Alto e in un punto della contrada Campien, per un importo di 250.000 € interamente coperto da contributo ministeriale.
Un ulteriore progetto di ripristino riguarda il territorio collinare di Contrà San Giorgio, tramite la sistemazione della rete di smaltimento delle acque e la collocazione di briglie di contenimento.
Anche in questo caso la spesa per i lavori ammonta a 250.000 €, interamente coperti da contributo ministeriale.
Infine, un ultimo progetto è mirato al ripristino da danni calamitosi a Campese, con un primo intervento in zona via del Vigale, con la sistemazione della strada tramite nuove pareti di sostegno in gabbionate metalliche riempite di pietrame, e un secondo analogo lavoro in Contrà Sasso Rosso, sempre per il canonico importo complessivo di 250.000 €, totalmente coperto da contributo ministeriale.
Tutto quanto sopra riportato è dunque l’insieme dei progetti per la riduzione del rischio idrogeologico annunciati, oserei dire anche in pompa magna, dall’amministrazione Finco.
Eppure, più andavo avanti con la lettura dei documenti e più avevo l’impressione di un déjà vu, di qualcosa che avevo già sentito o che mi era già noto.
Perché mai mi sarà sorto questo dubbio?
Elementare, Watson: perché si tratta degli stessi e identici progetti presentati nel corso del corrente anno dall’amministrazione Pavan.
8 gennaio 2024, due giorni dopo la Befana, conferenza stampa indetta dall’amministrazione comunale a Valrovina.
Vi sono intervenuti tra gli altri, oltre al sindaco Elena Pavan, anche l’allora vicesindaco Andrea Zonta e il consigliere comunale “di quartiere” Nicola Schirato, entrambi presenti anche alla conferenza stampa di Finco del 14 agosto.
Argomento di quell’incontro con i media: presentazione dell’intervento di sistemazione della piattaforma della frazione. Lo stesso intervento annunciato ieri mattina dal nuovo sindaco come se fosse una novità.
All’epoca me occupai con un articolo intitolato “Cantierite acuta” e i dati sono gli stessi dei documenti ricevuti ieri.
Vale a dire il rifacimento del pavimento ovvero del piano di calpestio, costruzione di un canale sotterraneo di scolo eccetera, per l’importo già citato di 1 milione e 20mila €, “di cui oltre mezzo milione ottenuto da fondi Pnrr”.
A beneficio dei diffidenti e degli increduli, eccovi di seguito il link al mio articolo in questione:
www.bassanonet.it/news/31309-cantierite_acuta.html
11 gennaio 2024, tre giorni dopo Valrovina: nuova conferenza stampa del sindaco Pavan, affiancata come sempre dal suo vicesindaco Andrea Zonta, convocata questa volta a Sant’Eusebio.
Argomento dell’incontro: presentazione delle opere di mitigazione di nuovi fenomeni di allagamento a Sant’Eusebio in caso di eventi meteorici eccezionali, dopo le piogge calamitose del 2020.
È lo stesso progetto di cui mi sono occupato prima: con il pozzetto sghiaiatore, la nuova linea di scarico per i detriti, la pulizia e l’espurgo della condotta, le griglie taglia acqua, il rifacimento delle tubazioni sotto la SP 73 ed un costo di 500.000 euro “metà dei quali finanziati tramite fondi del Pnrr e l’altra metà con risorse comunali.”
Niente di nuovo, dunque, sul fronte occidentale.
In quella stessa conferenza stampa Pavan e Zonta avevano anche annunciato “altri quattro analoghi interventi sempre nella fascia collinare del territorio comunale, due a Campese, uno a San Giorgio e uno a Valrovina in località Privà” per un quadro economico complessivo “di milione di euro, in gran parte sempre coperti da fondi Pnrr”.
Anche in questo caso, a beneficio degli scettici, eccovi il link al mio articolo in questione, intitolato “Tubi or not tubi”:
www.bassanonet.it/news/31311-tubi_or_not_tubi.html
Che dire, in conclusione?
Quanto è stato comunicato nella conferenza stampa di ieri rappresenta un tipico esempio della politica del copia-incolla.
Non fraintendetemi: è normale che un’amministrazione comunale da poco insediata si trovi a gestire e a mettere in atto dei progetti lanciati dall’amministrazione precedente, e oltretutto cantierabili perché già finanziati.
È meno normale invece, come in questo caso, comunicare la notizia degli interventi in partenza nel prossimo autunno dando l’impressione che siano usciti dal proprio cappello a cilindro.
È accaduto anche col comunicato stampa dello scorso 9 agosto, trasmesso con enfasi alle redazioni dal sindaco Nicola Finco in merito al finanziamento ottenuto per il sistema di videosorveglianza, con 85.000 € assegnati al Comune di Bassano del Grappa dal Ministero dell’Interno a fronte di un costo complessivo dell’intervento di 183.577,59 €.
Ma anche questa è stata un’iniziativa dell’amministrazione che lo ha preceduto, tramite istanza presentata al Ministero per essere inseriti nella graduatoria di ammissione al finanziamento per l’anno 2023, di cui lui ha raccolto il risultato finale.
Questioni di eredità, da un governo cittadino all’altro: ma non sempre gli eredi sanno esprimere gratitudine.
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