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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Di tutto, di Motion

Presentata l’edizione 2024 di B.Motion. Nuovo palinsesto per la rassegna di Operaestate dedicata ai linguaggi del contemporaneo e agli artisti emergenti: danza, teatro e musica riuniti in un unico programma multidisciplinare

Pubblicato il 09-08-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Conferenza stampa formato famiglia per la presentazione di B.Motion.
Il neo assessore alla Cultura (tranquilli, da settembre la chiamerò assessore e basta) Giada Pontarollo arriva all’appuntamento assieme alla piccola figlia.
“E questa che assessore è?”, chiedo all’esponente di giunta riferendomi alla pargoletta. “È l’assessore al Minifest”, scherza la Giada con prontezza di spirito.

Michele Mele, Rosa Scapin, Giada Pontarollo, Sofia Girardi (foto Alessandro Tich)

Nonostante i tentativi di baby-sitting nel corso dell’incontro con i giornalisti, la simpatica bambina sa il fatto suo e alla fine si siede in grembo alla madre, che sta parlando al tavolo.
È un problema per chi deve scattare foto o fare riprese televisive, perché i minori non vi dovrebbero comparire.
Ma ecco che mamma Giada risolve la situazione: apre il pieghevole col programma di B.Motion e con questo copre il volto della piccola, che altrimenti sarebbe sbucato dal limite del tavolo. È così che il collega di Tva Bassano Notizie può fare le sue riprese e io posso scattare la foto che vedete pubblicata in calce a questo articolo.
Cosa c’entra questo curioso aneddoto col “festival nel festival” di Operaestate dedicato ai linguaggi del contemporaneo e agli artisti emergenti?
C’entra eccome: è la dimostrazione - se mai ce ne fosse bisogno - di come le mamme, esattamente come B.Motion e lo stesso Operaestate Festival, siano multidisciplinari.

“Ringrazio la direttrice Rosa Scapin e tutto l’ufficio di Operaestate per tutto il lavoro che hanno fatto, che non è scontato”, esordisce l’assessore Pontarollo nella sua premessa istituzionale.
Poi appare finalmente all’orizzonte il Pontarollo-pensiero:
“Gli obiettivi generali del mio assessorato alla Cultura e Turismo puntano a proporre eventi e manifestazioni sempre più diversificate per avere un pubblico il più vasto possibile, a creare rete con i Comuni del territorio e a favorire l’incontro con le fasce giovanili.”
“Per B.Motion, che proporrà una trentina di spettacoli - continua -, abbiamo messo a disposizione diversi spazi, da Palazzo Bonaguro al Teatro Remondini e da Palazzo Sturm allo Spazio Corona e al Chiostro del Museo Civico.”
Oltre, ovviamente, al CSC San Bonaventura che dei nuovi linguaggi delle arti performative è diventato in città il centro irradiatore per antonomasia.
Ma ad ospitare le perfomance degli artisti nazionali ed internazionali protagonisti della rassegna saranno anche altre sedi come Villa Ca’ Erizzo Luca, Villa Angaran San Giuseppe e la chiesa di San Giovanni.
Per la serie: di tutto, di Motion.

“Quest’anno presentiamo una grande novità - spiega il direttore generale di Operaestate Festival Rosa Scapin -. È quella di includere nello stesso progetto gli spettacoli di danza, di teatro e di musica, non più divisi in tre sezioni staccate, per un festival che da multidisciplinare diventa multi-interdisciplinare.”
In cartellone 33 spettacoli, con 47 repliche, dal 21 agosto al 1 settembre.
Sofia Girardi, curatrice della sezione Musica, sottolinea alcuni esempi della contaminazione reciproca tra arti diverse.
È il caso di “Mata Hari” (29 agosto ore 21.30 al Teatro Remondini), proposto dal quartetto al femminile Marta Del Grandi/Federica Furlani/Camilla Monga/Cecilia Valagussa e definito “progetto emblematico” della kermesse. Quattro donne che raccontano la storia di una donna nell’incontro tra musica, teatro, immagini e danza.
Nel programma di quest’anno irrompe anche il canto, grazie a “Hrudja Live” del friulano Massimo Silverio (22 agosto ore 21.30 al Chiostro del Museo Civico) che omaggia la sua terra scegliendo di cantare le sue liriche in carnico, in un impasto musicale tra folk, classica ed elettronica.
Musica e danza in dialogo anche in “Mercurio” della coreografa Luna Cenere e del musicista Antonio Raia (28 agosto ore 20 al CSC San Bonaventura), nato dal progetto BoNo!, partecipato dal festival bassanese assieme ad altri tre festival italiani.
La musica-ma non solo musica sarà inoltre il filo conduttore dello spettacolo conclusivo di B.Motion 2021 (“New Basis”, 1 settembre ore 21.30 al Chiostro del Museo Civico) della portabandiera britannica della musica elettronica Halina Rice, in un mix tra musica, luci e suggestioni “visual”.
“Il lavoro di multidisciplinarietà caratterizza tutto il festival e anche per quanto riguarda B.Motion il processo è lo stesso, l’elemento di novità è il palinsesto”, osserva il curatore dei progetti Danza Michele Mele.
Senza compiere necessariamente delle rivoluzioni: il cartellone ricalca all’inizio la struttura di quello degli anni scorsi “per dare conto di una continuità”, poi si sviluppa per altre vie “per mischiare i pubblici” con una sempre maggiore “porosità” che faccia entrare in scena le compresenze tra arti diverse.

Il programma 2021 di B.Motion si apre sul tema dell’accessibilità con “Delivery” di Elevator Bunker (21 agosto ore 21 al CSC San Bonaventura), una performance sul bisogno della felicità proposta da una compagnia da sempre dedita ai temi dell’inclusione.
Non mancherà anche quest’anno lo spazio Dance Well con “Tide Pool” (22 agosto ore 18.30 a Palazzo Bonaguro più replica il 25 agosto, stessa ora e stesso posto): una nuova creazione per i dancers bassanesi di Dance Well affidata all’artista inglese Chisato Ohno.
Per motivi di spazio è ovviamente impossibile citare tutti gli spettacoli in cartellone all’interno di questo articolo, per i quali vi rimando al sito di Operaestate Festival.
Limitandomi ad alcuni di quelli che vengono segnalati in conferenza stampa, degna di nota è la prima nazionale di “Never Young” della compagnia Biancofango (23 agosto ore 20 al Teatro Remondini), un’indagine teatrale sulle nuove generazioni.
Particolarissima è la proposta “a tre voci” del “Progetto Koltès” che presenta tre versioni tradotte del monologo teatrale di Bernard-Marie Koltès “La notte poco prima della foresta”.
Per tre date consecutive (23 agosto ore 17 CSC San Bonaventura; 24 agosto ore 17 Sala degli Specchi di Palazzo Sturm; 25 agosto or 17 Cappella Mares di Villa Ca’ Erizzo Luca) lo stesso testo sarà riproposto dapprima nella traduzione in lingua veneta con Babilonia Teatri, quindi in lingua napoletana con Domenico Ingenito e infine in lingua siciliana con Peppe Massa assieme a Dario Mangiaracina del duo musicale La Rappresentante di Lista.
Nell’ultimo weekend arrivano le atmosfere d’oltreoceano di “Mike” della pluripremiata performer canadese Dana Michel (31 agosto e 1 settembre ore 15 a Palazzo Bonaguro) e un audiovisual concert con un titolo portatore di gioiosa positività: “Aneurysm”.
Quest’ultima rappresentazione (31 agosto ore 21.30 al Teatro Remondini) prevede l’esibizione della musicista Caterina Palazzi con l’artista visivo Kanaka in un emozionante “viaggio emotivo” tra quiete e tempesta.
Da B.Motion a E.Motion.

Ma B.Motion di Operaestate Festival è anche un quadro con la sua bella cornice.
La quale è composta dal programma parallelo di eventi che accompagnano il programma degli spettacoli per la condivisione di relazioni, di buone pratiche e di attività formative, come spiega nuovamente il direttore Rosa Scapin.
Operaestate fa parte infatti una quindicina di reti della scena contemporanea, tra locali, nazionali ed internazionali ed è da questo crogiuolo di network che si delineano gli appuntamenti collaterali.
C’è solo l’imbarazzo della scena: in primo piano le giornate di lavori per operatori del settore intitolate B.Network, dal 27 al 29 agosto nella sala Chilesotti del Museo Civico, in cui saranno presentati i risultati e le produzioni nate dai progetti di rete di cui Operaestate è partner, con particolare focus sulle pratiche di collaborazione e sull’evoluzione delle reti stesse.
Dal 19 al 22 agosto avrà luogo anche un nuovo corso per aspiranti insegnanti di Dance Well a cui parteciperanno 26 artisti provenienti da tutta Europa.
Si aggiunge un corso di aggiornamento per insegnanti di Dance Well già formati, dal 23 al 24 agosto, con 36 partecipanti da tutta Italia.
E ancora il laboratorio gratuito di Monica Francia “Corpogiochi per persone allungate”(29 agosto, Villa Angaran San Giuseppe), le B.Class tutte le mattine dal 19 al 22 agosto per la pratica di Dance Well ai Giardini Parolini, più il progetto di “audience development” B.Motion Young mirato a catturare l’attenzione della fascia di pubblico degli studenti delle superiori.
La versione “international” della rassegna bassanese si consolida ulteriormente con lo scambio di residenze Québec/Italia gestito dal CSC.
Un’altra residenza artistica, dal 29 al 31 agosto, riguarda musicisti sperimentali under 35, in collaborazione con l’Associazione Bacàn.
Infine, in tutto questo tourbillon di proposte formative parallele a B.Motion, non manca una Masterclass per professionisti (21 agosto).
È rivolta a studenti di scuole di danza, insegnanti, professionisti e amatori con un buon livello di partenza, e l’istruttrice, una coreografa greca, ha un nome che rappresenta una sfida assoluta alla mia tastiera: Ioanna Paraskevopoulou.
Ma chi sarà mai Khvicha Kvaratskhelia?

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