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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Liegi-Cabion-Liegi
Presentata in Parco Ragazzi del’99 la lista Pavan Sindaco. Ciascuno dei 24 candidati, più il ricandidato sindaco Elena Pavan, si porta dietro un oggetto simbolico che possa rappresentare il proprio impegno. E la capolista Giovannella Cabion…
Pubblicato il 12-05-2024
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Oooh, finalmente: la conferenza stampa di presentazione della lista Pavan Sindaco, convocata alle tre del pomeriggio in Parco Ragazzi del ’99, incomincia con un gesto umanitario.
Ai giornalisti-flipper sballottati da una presentazione elettorale all’altra - e questa è la terza in un giorno solo - viene infatti riservata una panchina, e per di più anche all’ombra, in modo tale da prendere gli appunti in bucolico relax.
Un’attenzione gradita perché di appunti ce ne saranno veramente da prendere, vista l’insolita modalità con cui i candidati sono stati invitati a farsi conoscere.
Foto Alessandro Tich
All’inizio, appena arrivati, io e i miei colleghi vediamo cose che noi umani.
L’assessore uscente Giovannella Cabion, che è la capolista di Pavan Sindaco, sembra arrivata direttamente dalla Liegi-Cabion-Liegi: si è infatti portata dietro una bicicletta da corsa.
Un’altra candidata apre un cestino da cui sbuca la testa di una gattina che si chiama Pupetta, una terza regge tra le mani un vaso con una piantina di ulivo, eccetera.
Eppure non siamo a Portobello Road, ma in Prato per un incontro elettorale.
Poi l’arcano sarà subito svelato: l’idea è stata del sindaco uscente e ricandidato sindaco Elena Pavan che ha chiesto a ciascun candidato di portare con sé un oggetto o comunque qualcosa di significativo che possa rappresentare il proprio impegno e di spiegarne il perché.
Seduto sulla panchina all’ombra per la Press, controllo il mio bloc notes per gli appunti: sì, di pagine dovrei averne sufficienti.
Prima di raccontarvi la fiaba degli oggetti nel Parco, vi do però subito una notizia in stile scritta sul muro dell’autostrada: “Brunelli c’è”.
Ilaria Brunelli, capogruppo uscente della civica #PavanSindaco del 2019, è presente all’appello anche nella lista Pavan Sindaco del 2024.
La sua decisione è stata annunciata con un comunicato stampa, da lei trasmesso poche ore prima della presentazione in Prato, che per evitare sovrapposizioni vi condenso nelle righe che seguono.
La Brunelli, come ho riportato nell’articolo “Gimme Five” dello scorso 7 aprile, è tra i fondatori dell’associazione Idea X Bassano che ha proposto ai candidati sindaci la sottoscrizione di un patto che impegna ad integrare nel proprio programma elettorale cinque proposte lanciate dall’associazione stessa.
Ovvero: lotta all’inquinamento elettromagnetico; gestione responsabile dei dati digitali del cittadino; promozione autosufficienza energetica, idrica e alimentare delle abitazioni; supporto al mondo dell’istruzione anche privato; valorizzazione della funzione sociale dei quartieri.
Elena Pavan ha riposto positivamente all’invito, sottoscrivendo il patto.
A seguito dell’accordo, scrivono Brunelli & Friends, “ci impegneremo per portare avanti questo spirito e queste iniziative nella sua coalizione”.
Idea X Bassano si unisce così alla lista Pavan Sindaco con quattro candidati: oltre ad Ilaria Brunelli, l’operatrice sanitaria Ada Disegna, il medico odontoiatra Carlo Marin e Laurand “Andi” Sila, operaio specializzato e referente genitore per la mensa della scuola di San Vito.
Fine dell’X-File.
Ma torniamo alla presentazione nel Parco.
“Questa squadra si propone con grande concretezza, energia, laboriosità e competenze eterogenee per portare avanti quello che abbiamo realizzato in questi cinque anni e migliorare quello che è andato meno bene - afferma Elena Pavan -. Bisogna portare avanti questo ruolo di Bassano come motore di fatto della provincia pedemontana.”
“Il nostro è un programma concreto, che punta al sociale, all’aiuto alle persone, all’attenzione alle sensibilità maturate durante la pandemia - continua il candidato sindaco -. Causa il Covid, il nostro mandato è in realtà durato tre anni. Dobbiamo adesso proseguire e far correre la macchina comunale come un treno, come sta correndo adesso.”
È quindi il turno, aprendo il giro dei candidati consiglieri e dei loro oggetti (ma, come vedremo, anche soggetti) significativi, della capolista Maria Giovanna Cabion detta Giovannella con la sua bicicletta da corsa.
“È stato fatto tantissimo per la cultura a Bassano in questi ultimi anni - dichiara l’assessore uscente alla Cultura, al Turismo e alle Attività economiche -. Adesso avremo il Giro d’Italia che abbiamo sostenuto con forza grazie a tante aziende del territorio, pagato con l’Imposta di soggiorno. L’introito dell’Imposta di soggiorno è stato di 60mila euro nel 2018 e di 298mila euro nel 2023, grazie ai tantissimi turisti in più che sono arrivati nella nostra città.”
“Perché la bicicletta? Perché dobbiamo fare da volano a un’economia legata al turismo, per far lavorare tante aziende del settore della bici e le attività ricettive - aggiunge la Bike-Giovannella -. In futuro Bassano e il territorio devono diventare la Silicon Valley della bicicletta nel mondo. Abbiamo oggi quindici aziende a livello mondiale nel nostro territorio, dobbiamo pensare ad un futuro per un Bassano Business Bike.”
E adesso, egregi lettori, arriva la parte più difficile da scrivere di questo articolo.
E cioè nominare nel più breve modo possibile tutti gli altri candidati della lista Pavan Sindaco, il simbolo prescelto del loro impegno e perché.
Alessia Zaupa, geometra e già presidente del Collegio provinciale dei Geometri: un mattone (“per la volontà di costruire insieme una città ancora più accogliente, vivace e bella”) e una scarpa rossa contro la violenza (“per le difficoltà che ho avuto in quanto donna nel mio ambiente lavorativo, so cosa vuol dire la violenza verbale”).
Emiliano Zancuoghi, avvocato: due libri sulla storia della giustizia a Bassano e sul Tribunale della Pedemontana, per sostenerne la causa di apertura.
Paola Teosini: il libro “L’appello” di Alessandro D’Avenia, per puntare l’attenzione sulla scuola.
Flavia Garimanno, presidente dell’Enpa: la gattina Pupetta perché “chi aiuta gli animali sa aiutare anche le persone in difficoltà”.
Lucia Benella, come Cornelia, la madre dei Gracchi, ha portato invece i suoi due figli gemelli adolescenti, come simbolo di investimento per il futuro.
Susanna Gianese: una piantina di ulivo come auspicio “per una Bassano più green, sostenibile e più adatta a tutta la famiglia”.
Elena Fontana: una bandana, con cui percorre i sentieri sul Grappa e sull’Altopiano “perché in montagna non si molla mai nonostante la fatica”.
Susanna Fabris, sommelier: un cavatappi, per un significato “di sblocco, di apertura e di condivisione”.
Colette Gnoato: una scatola con una casa in miniatura, quaderni e colori “per dare aiuto alle situazioni precarie della Bassano sommersa”.
Raffaele Notarianni: la sua penna, “massima espressione di libertà”.
Silvia Faustini: “Il libro degli errori” di Gianni Rodari, “per una città che sia adatta anche a mio figlio e alle nuove generazioni”.
Andrea Zanardello: il suo passaporto “da usare per vedere il mondo e tornare a Bassano con nuove idee”.
Nereo Cuman, operatore del trasporto persone nel settore turismo: una chiave di avviamento “per mettere in moto un’auto, un bus per visitare Bassano del Grappa”.
Cristian Bertoncello, bancario e presidente dell’associazione del Nostrano del Brenta: un sigaro nostrano, che rappresenta “tutto il patrimonio manifatturiero bassanese”.
Ilaria Brunelli: il suo fazzoletto al collo col Leone di San Marco, “simbolo di buon governo”.
Carlo Marin: un seme, come “seme di consapevolezza”.
Fabio Franchetto, da 34 anni in carrozzina: “la mia disabilità, per fare il portavoce dei cittadini in difficoltà e combattere le barriere architettoniche”.
Laurand “Andi” Sila: due dei suoi tre figli, come referente genitori della mensa scolastica.
Marco Melis: un cappello da Alpino, “non un oggetto ma una reliquia, per il legame di Bassano con gli Alpini”.
Antonio Iavernaro, cardiologo e primario di Cardiologia al San Bassiano: il suo cane Labrador, simbolo di “fedeltà, coerenza, dignità e cuore” e cioè “il motivo per cui sono qui”.
Sofia Meneghetti: una tazzina da caffè e un calice “per la voglia di ascoltare anche noi giovani”.
Katia Beghetto, imprenditrice: una stella a otto punte perché “Bassano merita di brillare in Italia e nel mondo”.
Manca all’appello, tra i candidati di lista, solamente Ada Disegna, impegnata nel turno di lavoro.
L’ultimo oggetto è quello che si è portata dietro Elena Pavan.
“È un pezzo di legno del Ponte Vecchio - spiega il sindaco e candidato sindaco -. Era una scheggia che si stava staccando e Ilario Baggio, passando con la sua canoa, l’ha raccolta. Poi durante il Covid l’ha tirata fuori e l’ha scolpita nella figura di una donna, ha pensato che quella donna fossi io e me l’ha donata.”
“Questa scultura, che ho conservato sempre nel mio studio in municipio - conclude il primo cittadino -, per me rappresenta la resilienza e la rigenerazione per portare a nuova vita la capacità di trovare il valore, il bello, la positività in ogni situazione.”
Ciao ciao panchina all’ombra: per la lista Pavan Sindaco è il momento delle interviste e delle foto di gruppo.
Dalla Liegi-Cabion-Liegi pro Elena Pavan, e in attesa dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia a Bassano, per il momento è tutto: a voi la linea.
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