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Pavanti tutta

Elena Pavan annuncia ufficialmente la sua ricandidatura a sindaco di Bassano. “Io sono una donna di centrodestra e attorno a me si aggregheranno soggetti di centrodestra che hanno rispetto delle persone e della città”

Pubblicato il 03-04-2024
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Radar puntati, motori accesi, Pavanti tutta.
Elena Pavan salpa dal porto di via Matteotti, dove ha già retto il timone per cinque anni, con l’obiettivo dichiarato di ritornarvi il prossimo giugno: annuncia infatti ufficialmente la sua ricandidatura a sindaco di Bassano del Grappa.
Lo fa convocando i giornalisti all’ultimo minuto al Museo Civico, al termine della conferenza stampa di presentazione della 44sima edizione di Operaestate Festival, di cui mi occuperò in un prossimo articolo.

Elena Pavan è pronta a tentare il bis (foto Alessandro Tich)

“Oggi ufficializzo la mia ricandidatura a sindaco di Bassano - conferma Elena Pavan -. Fin qui si sono presentati dei candidati di centrosinistra e centro misto, perché così si propongono, e manca il centrodestra. Io sono una donna di centrodestra e intorno a me si aggregheranno soggetti di centrodestra, leali, seri, che hanno rispetto delle persone e della città.”
“Credo che abbiamo il dovere di continuare quello che di buono abbiamo fatto in città in questi anni - prosegue -. Penso che sia sotto gli occhi di tutti che la città sia vivace, che molti cantieri siano stati e siano in corso, che abbiamo fatto grandi cose per la cultura e per il turismo, che c’è stata un’attenzione alle persone, che c’è sempre stata la disponibilità al dialogo. E credo che sia nostro dovere continuare, migliorando anche laddove siamo stati magari più fragili nel nostro governare questa città.”
Il sindaco uscente rivela che c’è chi le chiede “chi te lo fa fare?”, “ne vale la pena?” e ribatte: “assolutamente sì, ne vale la pena”.
“Proprio perché abbiamo visto una città reagire con forza agli stimoli dati dall’amministrazione, in tutta la sua vivacità e in tutta la sua vitalità - spiega -. E penso che si possa continuare su questa strada, anche sfruttando le competenze che io nel frattempo ho acquisito, senza che ci siano battute d’arresto fra un primo e un secondo mandato, senza che ci sia la necessità o di disfare quello che abbiamo fatto oppure di prendere in mano le redini di quello che abbiamo portato avanti e stiamo finendo di portare avanti in questo periodo.”
“Credo che la città si meriti qualcuno di spassionato nel governare - sottolinea il ri-candidato sindaco -. Quello che io posso mettere a disposizione è sicuramente la concretezza, la dedizione, il fatto di avere avuto anche visione per tutte le iniziative sovracomunali che sono state importanti per rilanciare e far sì che Bassano sia tornata ad avere una leadership nel territorio. E poi l’ascolto, lo stare in mezzo alla gente.”
“In queste settimane, anche se non ho mai avuto dubbi sulla mia intenzione di poter continuare questo percorso, sono state veramente tantissime le persone, le associazioni, le realtà che mi hanno spronato ad andare avanti - riferisce -. E anche grata di tutto questo affetto, sono felice di poter dire che spero che la mia strada possa continuare. Sono pronta al giudizio dei bassanesi. E poi un mantra che per me è stato sempre totale in queste settimane è: “male non fare, paura non avere”.

Oggi, dunque, Elena Pavan ha sciolto ufficialmente le riserve.
E anticipa che “a giorni, è proprio imminente la presentazione della coalizione di centrodestra”.
Accadrà molto probabilmente sabato mattina. Noi cronisti cerchiamo ulteriori particolari su chi saranno i “soggetti di centrodestra” che si aggregheranno attorno a lei. L’aspirante bi-sindaca non fornisce ancora dettagli, ma è presumibile che lo zoccolo duro della coalizione che la sosterrà sarà composto dalla sua lista civica PavanSindaco e da Fratelli d’Italia.
“Fratelli d’Italia è il partito del centrodestra che si è comportato sempre in maniera più corretta e leale - afferma la prima cittadina -. Ma non è l’unico, perché ci sono anche altri partiti e altre realtà di centrodestra.”
Inevitabile chiederle un suo commento sul comportamento del suo partito, e cioè la Lega, che l’ha scaricata preferendo puntare sulla candidatura a sindaco di Nicola Finco in coalizione con Forza Italia, Democrazia Cristiana e Italia Viva.
“Io sono rimasta colpita e stupita dalla decisione della Lega perché io ho avuto rassicurazioni dai vertici di partito, a novembre, a dicembre e inizio marzo, che io sarei stata il candidato sindaco della Lega - risponde -. Pertanto questa decisione è stata spiazzante e credo che ci sia una responsabilità chiara e diretta della frattura del centrodestra, imputabile, ahimè, al mio partito.”
Elena Pavan conferma inoltre che in questi giorni hanno cercato di farle cambiare idea:
“Ci sono stati degli avvicinamenti, ma sinceramente, per come è stata gestita nei miei confronti questa partita, se ci fosse stata condivisione e trasparenza per le idee che volevano perseguire, probabilmente ci sarebbe stato magari un epilogo diverso.”
“Io ho rinnovato la tessera della Lega - rimarca il sindaco leghista -. Io sono in Lega da tredici anni, credo fermamente nei valori del buon governo del territorio, della vicinanza alle persone e del cercare di aiutarle, dell’essere pratici e concreti. E penso che su questo siamo veramente molto più di sinistra dei partiti di sinistra: il poter risolvere le cose e ascoltare le persone. Io sono tesserata, non penso di avere dei torti nella vicenda, per come è stata gestita. Autocritica la si fa sempre, ogni giorno occorre farla, però sinceramente non penso di essere io la persona che non si è comportata in maniera corretta e rispettosa.”
Le chiedo, ricordando diversi precedenti anche quando il partito si chiamava Lega Nord, se non pensi che a fronte della sua decisione la Lega possa toglierle la tessera ovvero, in altre parole, espellerla dal partito.
“È un’evenienza, assolutamente - mi risponde -. Però io credo che sia più importante rimanere leali e fedeli ai cittadini, alla mia città.”
Infine, in veste ancora più da sindaco che da candidato sindaco, un appello ad andare a votare.
“È importantissimo che le persone vadano a votare. Io mi appello perché i cittadini esprimano il proprio voto - è l’invito di Elena Pavan -. È un diritto ma è anche un dovere, perché disinteressarsi della politica è qualcosa sempre di sbagliato anche se la politica dà il peggio di sé e fa di tutto per allontanare i cittadini. Però è la democrazia, pertanto è necessario che le persone esprimano la propria preferenza andando a votare.”
Eravamo tutti qui per la presentazione di Operaestate Festival, la rassegna che quest’anno avrà inizio il 10 luglio, ma già l’8 e il 9 giugno ci sarà gran spettacolo.

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