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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Quel che è Viero
Pfas a San Michele: Acqua Bene Comune Vicenza precisa l’obiettivo del suo comunicato stampa e replica all’assessore all’Ambiente Andrea Viero. “Necessaria consapevolezza perché si vigili su indagine ambientale, ruolo del Comune prioritario”
Pubblicato il 25-03-2024
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Pfas rilevati a San Michele: sintetico riassunto delle puntate precedenti.
Lo scorso 20 marzo l’Associazione Acqua Bene Comune Vicenza, tramite comunicato stampa e a seguito di accesso agli atti di Arpav, aveva segnalato l’individuazione da parte dell’Arpav della presenza di sostanze perfluoroalchiliche in due punti di monitoraggio: nel percolato della discarica dismessa Pascolara e in un punto esterno alla discarica ma non collegato con la medesima.
Il 21 marzo sono arrivate le precisazioni dell’assessore comunale all’Ambiente Andrea Viero: il problema è noto, è stato “oggetto di una giornata della trasparenza tenutasi presso la sede di ARPAV il 20.09.2023, aperta agli Enti, Associazioni, Comitati ed a portatori di interessi diffusi” e “già da mesi è attentamente attenzionato dagli enti pubblici coinvolti”.

L’ingresso della discarica dismessa Pascolara a San Michele (foto Alessandro Tich)
Con un nuovo comunicato stampa Acqua Bene Comune Vicenza precisa lo scopo di quello precedente (“L’obiettivo era di creare consapevolezza, non certo allarme, che non ha ragione di essere”), fornisce ulteriori particolari sul percorso conoscitivo del problema Pfas e controreplica a sua volta all’assessore sul ruolo del Comune di Bassano affinché “si vigili sul percorso che seguirà l’indagine ambientale e sulla successiva individuazione di eventuali soluzioni”.
Come dal testo che segue.
COMUNICATO
A seguito di commenti e comunicazioni con cui si è reagito al nostro comunicato stampa, ci sembra necessaria qualche precisazione.
Arpav ha pubblicato a fine marzo 2023 un report sul ritrovamento di Pfas nei diversi comuni del Veneto. A Bassano risultavano delle presenze in punti del territorio di cui non venivano fornite le coordinate geografiche e quindi non identificabili. Attraverso nostri soci e amici della rete associativa di cui facciamo parte abbiamo interessato nel mese di luglio, per avere più complete informazioni, il Comune di Bassano e il Consiglio di Bacino. Eravamo presenti alla più volte citata “giornata della trasparenza" promossa da Arpav nel mese di settembre e abbiamo sollecitato in quella sede l’integrazione dei dati mancanti. Arpav ha promesso una risposta, comunicandoci che anche il Comune di Bassano aveva chiesto informazioni in questo senso.
A fine ottobre l'assessore Viero, rispondendo ad una interrogazione, ha fornito al consiglio comunale un riscontro che potremmo definire prudente.
Ci è sembrato utile rivolgerci ad Arpav con una richiesta di accesso.
Vogliamo dare atto ad Arpav di avere risposto nel modo più tempestivo, trasparente e completo, cosa che ha comportato da parte loro un lavoro di ricostruzione e coordinamento dei dati in archivio. Non solo ci sono state indicate la posizione dei punti monitorati e la frequenza delle analisi, ma abbiamo avuto molte altre informazioni, in particolare ci è stato detto che uno dei punti monitorati corrisponde al pozzetto di raccolta del percolato della discarica, avviato a trattamento e quindi non pericoloso per la falda, ma che vi è un altro punto di monitoraggio che nel report viene chiamato “punto sorgente”, esaminato annualmente almeno dal 2016, con significativa presenza di pfas, come comunicato agli enti già nel 2021 e 2022.
Sempre nella sua risposta Arpav ci comunicava che una qualificata consulenza commissionata da Etra aveva messo in evidenza che la contaminazione rilevata in quel punto non dipendeva dalla Pascolara. Quindi si doveva pensare ad un’ altra fonte emissiva, non individuata.
Nella propria seduta del 26 febbraio 2024 il Comitato Consultivo degli Utenti veniva messo al corrente intanto di una approfondita analisi della situazione svolta da Etra, sollecitata a ciò dal Consiglio di Bacino di cui il Comitato Utenti è organo consultivo. Anche in questo caso non possiamo che esprimere apprezzamento per l'informazione fornita.
In primo luogo è stato segnalato che il “punto sorgente” non ha origine nella falda acquifera da cui l'acquedotto pesca l'acqua potabile, la quale quindi è immune da rischio.
In secondo luogo che erano stati coinvolti nell’esaminare la situazione, oltre naturalmente ad Arpav e alla stessa Etra, la Provincia, ente che autorizza gli scarichi in ambiente, e il Comune di Bassano, nella prospettiva che venisse attivata una indagine ambientale per individuare e contenere la fonte emissiva.
A questo punto ci è sembrato necessario che anche noi procedessimo ad una operazione di trasparenza nei confronti dei cittadini.
L’obiettivo era di creare consapevolezza, non certo allarme, che non ha ragione di essere.
Ma la consapevolezza invece secondo noi è necessaria perché si vigili sul percorso che seguirà l’indagine ambientale e sulla successiva individuazione di eventuali soluzioni.
Il ruolo del Comune in questo è prioritario.
Non spetterà ad altri progettare ed attuare misure di salvaguardia. Siamo sicuri che non ci sarà la tentazione di rinvii o sottovalutazioni.
Associazione Acqua Bene Comune Vicenza
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