Alessandro TichAlessandro Tich
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Mostar del Grappa

Non solo i due Ponti-simbolo, ma tante altre cose in comune. Siglato oggi a Mostar dai sindaci Elena Pavan e Mario Kordić il gemellaggio tra Bassano del Grappa e la città del Ponte Vecchio Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO

Pubblicato il 24-03-2024
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La distanza in auto da Bassano del Grappa a Mostar, arrotondando la virgola e i decimali, è di circa 770 chilometri (fonte dato: Google Maps).
Per il sindaco uscente di Bassano Elena Pavan è una lontananza ideale per tenersi a debito distacco, almeno per un weekend, dal conflitto balcanico tra la Lega, che l’ha scaricata, e Fratelli d’Italia, che dovrebbe puntare su di lei, per il candidato sindaco del centrodestra in città.
Niente Finco o Silvio Giovine, niente Viero o Giangregorio, niente Stefani o Donazzan: solo minareti da una parte e campanili dall’altra, l’azzurro intenso del fiume Neretva, le caratteristiche locande che profumano di ćevapčići e le pittoresche stradine di quella Città Vecchia (Stari Grad) che assieme al celeberrimo Ponte Vecchio (Stari Most), che da cinque secoli dà il nome alla città, gode del titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Meraviglioso.

I sindaci Mario Kordić ed Elena Pavan dopo la firma dell’atto di gemellaggio

Da oggi la città di Mostar, autentica perla della Bosnia-Erzegovina, è ufficialmente gemellata con la città di Bassano. Mostar del Grappa.
Questa mattina, nella sede del municipio del capoluogo dell’Erzegovina, i due sindaci Mario Kordić ed Elena Pavan hanno firmato l’atto ufficiale di gemellaggio.
Il documento, redatto in lingua italiana e in lingua b/h/s (bosniaco-croato-serba), ha una validità di tre anni e sarà soggetto a tacito rinnovo “salvo diversa espressa volontà delle Parti e nel rispetto delle procedure previste dai rispettivi ordinamenti nazionali”.
Nel corso della cerimonia, il sindaco Mario Kordić ha affermato che “con l’importante atto di oggi, Bassano del Grappa entra nella grande famiglia delle città gemellate con Mostar”.
“La città di Mostar ha un numero abbastanza grande di città con le quali si è gemellata e con cui manteniamo contatti attivi, traendone vantaggi - ha dichiarato il primo cittadino -. Il rapporto con Bassano del Grappa è iniziato quattro anni fa quando il sindaco Elena Pavan mi ha scritto una lettera esprimendo il desiderio di gemellare i nostri due Ponti.”
“Le nostre due città hanno molte cose in comune e questo è il motivo che ha fatto partire questa storia - ha ancora detto Kordić -. Nei colloqui successivi si è visto che, oltre ai due Ponti, c’è molto altro che ci unisce e per questo abbiamo deciso di siglare il gemellaggio.”
Il sindaco ha aggiunto che questo è il primo passo di una collaborazione che aiuterà molto la principale città dell’Erzegovina.
“Quello che per me è prioritario - ha sottolineato Mario Kordić - è che ci siamo gemellati con una città che è nell’Unione Europea, in considerazione delle notizie dell’altro ieri, che ci aprono ulteriori possibilità di attingere ai fondi europei.”
Il riferimento è al via libera dato a Bruxelles dai capi di Stato e di governo dell’Unione Europea ai negoziati preliminari per l’adesione all’UE della Bosnia-Erzegovina.
“Bassano - ha concluso il sindaco di Mostar - si trova nella Regione Veneto, una delle Regioni più sviluppate d’Italia e siamo molto orgogliosi di essere gemellati con una città che potrà darci un grande aiuto.”
Nel suo intervento, il sindaco Elena Pavan ha rimarcato come le due città presentino molte analogie.
“Da questo gemellaggio conseguiranno molte cose utili per entrambe le città - ha affermato -. Per prima cosa, abbiamo intenzione di sviluppare la collaborazione e gli scambi in campo culturale, in particolare tra le nostre istituzioni. Abbiamo inoltre in programma di sviluppare diversi progetti, trasferendone qui anche alcuni tra quelli che portiamo avanti a Bassano del Grappa, e di sviluppare la collaborazione economica.”
La prima esperienza “Made in Bassano” che sarà fatta conoscere a Mostar, come già anticipato dal sindaco in conferenza stampa alcune settimane fa, è il progetto Dance Well - Movimento e Ricerca per il Parkinson.
“Desideriamo realizzare insieme diversi progetti, in particolare il progetto Dance Wel, che si è molto radicato nella nostra città - ha confermato Elena Pavan alla cerimonia in municipio -. Si tratta di un progetto che aiuta le persone che soffrono di Parkinson a migliorare la motricità dei loro muscoli. Lo sviluppiamo assieme ai nostri istruttori di danza e assieme ai medici.”
Non solo punti in comune tra le due città, ma anche coincidenze.
Tra queste, la data del 22 luglio: quel giorno Mostar celebrerà il ventesimo anniversario della restituzione alla comunità e al mondo del suo restaurato Ponte Veccho, distrutto il 9 novembre 1993 durante la guerra nei Balcani.
E il sindaco Pavan ha prontamente informato i presenti che quel giorno corrisponde anche alla “data di nascita” di Bassano (22 luglio 998).
Il presidente del consiglio comunale Salem Manić si è presentato “con il petto pulsante di gioia sincera”, sottolineando “il grande onore per l’amicizia con una terra di irreale bellezza”, ringraziando l’Italia per il sostegno all’ingresso della Bosnia ed Erzegovina nell’Unione Europea, ricordando il sacrificio dei tre giornalisti italiani morti a Mostar nel corso della guerra degli anni novanta e chiudendo con una esortazione: “Da oggi sentitevi a Mostar come in una seconda patria.”
Gli interventi ufficiali si sono conclusi con il saluto dell’ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Marco Di Ruzza, che ha espresso la sua profonda emozione per una giornata, a suo dire storica, sottolineando “come dallo stretto legame fra i due ponti si sia arrivati oggi a connettere persone, cuori, culture”.
Dopo la firma dell’atto di gemellaggio, i due sindaci si sono scambiati i doni a nome delle rispettive città.
Per il Comune di Bassano era presente alla cerimonia anche la consigliera comunale Paola Bertoncello, in rappresentanza del Comitato Gemellaggi.
Nell’occasione, si è esibito il quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Mostar e alcuni esponenti delle associazioni culturali locali hanno partecipato all’incontro ufficiale indossando i costumi popolari tradizionali dell’Erzegovina.
Da oggi, dunque, Bassano del Grappa è un po’ più erzegovese e Mostar è un po’ più veneta: sul neonato gemellaggio tra le due città vegliano due Ponti unici al mondo.

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