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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Giovine e sbadato
Comunali a Bassano: il coordinatore provinciale di FdI Silvio Giovine trasmette un comunicato ma si dimentica di Bassanonet. Le sue dichiarazioni, che riporto dalla stampa, sono comunque un esempio dell’arte di dire qualcosa senza dire nulla
Pubblicato il 29-02-2024
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Giovine e sbadato.
Nella giornata di ieri il coordinatore provinciale di Vicenza di Fratelli d’Italia, onorevole Silvio Giovine, ha trasmesso un comunicato alle redazioni sulle elezioni amministrative a Bassano del Grappa, ma si è dimenticato di Bassanonet.
Sono cose che - ahimè - succedono, quando hai in mano i destini elettorali di Bassano e pretendi anche di conoscere gli equilibri del territorio, ma sei di Vicenza.
Il segretario del Circolo di Bassano di FdI Nicola Giangregorio e il coordinatore provinciale di FdI Silvio Giovine alla riunione di lunedì scorso all’hotel Glamour (foto da Facebook/Silvio Giovine)
Sapevo che una sua comunicazione era nell’aria e l’ho attesa al varco. Ma il varco, come quelli della Ztl in determinati orari, è rimasto chiuso.
Ho controllato bene nella posta elettronica e anche sulle spam: nada.
Evidentemente non siamo inseriti nella sua mailing list, diversamente da quella dell’ufficio stampa della sua madrina politica Elena Donazzan.
Sapevo che un suo intervento era nell’aria perché nella serata di lunedì scorso Giovine ha incontrato gli iscritti al Circolo di Bassano del Grappa di Fratelli d’Italia all’hotel Glamour di Cassola, postando anche due foto dell’incontro sulla sua pagina Facebook e scrivendo telegraficamente: “Circolo Fratelli d’Italia Bassano del Grappa in riunione. Avanti tutta.”
Non una parola di più, perché quella riunione verteva ovviamente sulle elezioni amministrative bassanesi e sui contenuti emersi il coordinatore provinciale ha imposto a tutti la consegna del silenzio, avocandosi l’onere di un’eventuale comunicazione alle testate.
Per la serie: zitti e buoni, come la canzone dei Måneskin.
Poi la comunicazione del Giovine sbadato è per l’appunto partita: ieri sera se ne è occupato il telegiornale bassanese di Tva Vicenza e oggi compare sull’articolo di apertura delle pagine bassanesi del Giornale di Vicenza.
Sono pertanto costretto a lavorare di recupero e riprendo le dichiarazioni virgolettate di Giovine riportate oggi dal GdV.
“Innanzitutto è bene che sia stata accolta la nostra proposta di riportare la questione dal tavolo regionale al provinciale, così da coinvolgere le realtà locali - dichiara il deputato e coordinatore -. Ora l’obiettivo deve essere tenere unito lo schieramento a Bassano, come negli altri Comuni del Vicentino.”
L’invito è quindi quello di attenersi alle decisioni del tavolo provinciale e sarebbe questo, in sostanza, proprio il messaggio lanciato da Giovine alla riunione di lunedì scorso con il Circolo bassanese di FdI.
Cosa che avrebbe suscitato anche qualche obiezione dalla platea, da parte di chi invece gradirebbe una soluzione più immediata, con l’indicazione in autonomia del candidato sindaco o con l’appoggio a uno dei candidati sindaci dello schieramento politico già usciti allo scoperto, per non correre il rischio di spaccare il centrodestra.
“Il dibattito interno ed esterno che si si sta dilungando ormai da troppo tempo - sono ancora le parole di Giovine riportate dal quotidiano locale - rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e dell’attuale amministrazione che sta continuando ancora a governare Bassano.”
Un messaggio che sembra diretto alla prospettiva di eventuali fughe più o meno in avanti degli ancora alleati della Lega, che minacciano di correre da soli “se non si dovesse arrivare presto a una soluzione unica” come avvertito la settimana scorsa dal segretario politico leghista cittadino, nonché assessore comunale ancora in carica e braccio destro in consiglio regionale di Nicola Finco, Andrea Viero.
Ma anche una dichiarazione che può essere interpretata come un’apertura di credito nei confronti di Elena Pavan, non più ritenuta “innominabile” in prospettiva di ricandidatura a sindaco dagli stessi quartieri alti provinciali del partito della Meloni.
Da qui la rassicurazione a mezzo stampa del coordinatore provinciale FdI: quella della “responsabilità di trovarci quanto prima” per “individuare la figura che possa garantire unità e compattezza alla nostra coalizione e seguire la strada che ci chiedono i nostri elettori” per scongiurare l’ipotesi “che una città così strategica come Bassano possa tornare in mano alla sinistra”.
Dal punto di vista della conduzione politica della questione, ad ogni modo, non cambia niente.
La “strategica” Bassano del Grappa è in realtà già da settimane merce di scambio di trattative superiori che fino ad oggi, proprio perché non calate sul territorio, non hanno prodotto alcun risultato.
È il chiaro sintomo della paradossale situazione di Fratelli d’Italia a Bassano: vuoi condurre le sorti della coalizione di centrodestra perché sei il partito sulla carta più in auge ma sei costretto a startene zitto a guardare, mentre i tuoi referenti regionali e provinciali si dividono le caselle dello scacchiere elettorale del Veneto e giocano a Monopoly per te.
Così era prima della riunione di lunedì scorso e così è anche adesso.
Ecco perché, in definitiva, le dichiarazioni di Silvio Giovine sono comunque un fulgido esempio dell’arte di dire qualcosa senza dire nulla.
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