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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Salto triplo
Tre società sportive dell’area pedemontana (Atletica Arzignano, GS Marconi Cassola, Atletica Ovest Vicentino) si alleano nella nuova Atletica Pedemontana Veneta. È il primo esempio di progetto “multicentrico” nel territorio servito dalla SPV
Pubblicato il 10-02-2024
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Comoda, è comoda. Costosa, è costosa.
Ma a quanto pare la Superstrada Pedemontana Veneta, SPV per gli amici, sta diventando anche un volano di nuove relazioni territoriali.
La cosa insolita è che a spezzare una lancia a favore delle connessioni sociali favorite dall’infrastruttura a pedaggio è un club sportivo nuovo di zecca. La neonata società si chiama Atletica Pedemontana Veneta, APV per gli amici, ed è nata dall’alleanza di tre associazioni sportive della fascia pedemontana: Atletica Arzignano, GS Marconi Cassola e Atletica Ovest Vicentino. È un interessante esperimento di salto triplo per superare, con l’adeguata rincorsa, la vecchia logica dei campanili.

Foto di gruppo dei partecipanti alla presentazione ufficiale di Atletica Pedemontana Veneta a Vicenza
Lo scorso venerdì 2 febbraio, al Centro Congressi di Confartigianato Vicenza, il nuovo sodalizio sportivo “multicentrico” - con sede legale allo Stadio di Arzignano e sede operativa allo Stadio di Cassola - è stato ufficialmente presentato dal presidente Christian Zovico e dalla vicepresidente ed ex azzurra di atletica Laura Strati che ha illustrato sia l’elevata qualificazione del settore tecnico messo in campo dalle tre realtà fondatrici, sia la presenza di diversi atleti promettenti e di punta.
APV nasce come società “leggera”: una sorta di holding che valorizza l’autonomia delle società aggregate, come ha spiegato la manager e tesoriera Sabrina Bolcato.
Un quadro sulle valenze dei sodalizi unificati in APV è stato fornito dai presidenti Christian Belloni (Atl. Arzignano), Claudio Strati (GS Marconi) e Roberto Mistrorigo (Atl. Ovest Vicentino).
A seguire, gli interventi di un folto parterre di rappresentanti istituzionali: gli assessori regionali Elena Donazzan e Manuela Lanzarin, il presidente della Provincia Andrea Nardin, i sindaci e assessori di Arzignano (Alessia Bevilacqua e Giovanni Lovato), di Cassola (Aldo Maroso e Marta Orlando Favaro) e di Montecchio Maggiore (Gianfranco Trapula).
Per la Fidal erano in collegamento il presidente federale Stefano Mei e il presidente regionale Francesco Uguagliati con la sua vicepresidente Manuela Levorato, primatista italiana dei 100 metri.
Proprio dagli ospiti istituzionali sono venuti numerosi consensi e input favorevoli alla proposta progetti sportivi come quello di APV. Un traino, come afferma un comunicato stampa trasmesso in redazione, “per migliorare le relazioni e affermare la solidità di un’area che si ritrova più unita dall’infrastruttura e in particolare per favorire l’integrazione tra i percorsi formativi scolastici e sportivi al fine di aumentare anche la competitività delle imprese che un domani potranno accogliere giovani forgiati su tali coordinate”.
Lavoro e atletica, dunque, sullo stesso piano.
Ulteriore acqua al mulino del progetto integrato delle tre società sportive è sgorgata da una tavola rotonda, tenutasi per l’occasione, sul tema “L’evoluzione del territorio vicentino e veneto portata dalla SPV tra economia e sport”, condotta da Dario Ricci di Radio 24.
In generale, i rappresentanti del mondo economico intervenuto hanno attestato come il progetto di Atletica Pedemontana Veneta “rappresenti un asset strategico per il territorio”.
Ad esempio Gianfranco Sasso, presidente di Banca Terre Venete che sostiene Atl. Ovest Vicentino, ha spiegato come “la Superstrada Pedemontana permetterà di creare filiere nuove dando valore al territorio, nell’internazionalizzazione delle aziende ma anche nello sport, facendo in modo di fortificare con le sponsorizzazioni le società sportive capaci di fare rete aggregando più giovani e offrendo loro più opportunità”.
Non solo parole ma anche fatti, confermati da Andrea Tovo, presidente di Federmeccanica Vicenza e titolare della Mut Meccanica Tovo: “Abbiamo assunto Davide Giambellini, velocista di Atletica Pedemontana Vicentina. Sapevamo della sua passione per l’atletica e il suo approccio sportivo si vede nel lavoro per capacità di operare su obiettivi con programmazione e rigore.”
Manuel Barreca, direttore finanza di Fis spa Fabbrica Italiana Sintetici, che sostiene il Marconi di Cassola, ha spiegato che oggi si può evitare la scelta tra lavoro e sport, abbinando le due realtà, mentre il suo collega Luca Parlanti ha evidenziato come nel curriculum presentato alle aziende un percorso sportivo viene sempre valutato come titolo di merito.
Tornando alla Superstrada, Michele Carlotto, Ad di Euroventilatori International, impresa di San Pietro Mussolino da sempre molto sensibile al mondo dell’atletica e sostenitrice della realtà di Arzignano, ha ricordato che la Superstrada può avvicinare ai poli di allenamento strutturati i ragazzi e le ragazze che vivono in località decentrate: “L’arteria ci aiuta a invertire una tendenza allo spopolamento dei paesi, perché la sfida è tenere insieme lo sviluppo e la qualità della vita.”
Mentre Carlo Bonetti, presidente di Autovega, società che sponsorizza l’Ovest, ha concluso soffermandosi sulle nuove prospettive dell’area pedemontana: “Auguriamoci che faccia crescere il Pil, ma anche il Bes, indicatore che misura il benessere equo e sostenibile”, all’interno del quale lo sport ha certamente un ruolo strategico.
Dunque, nel segno di Atletica Pedemontana Veneta, nasce un nuovo asse di relazioni lungo i caselli della Superstrada.
E il presidente della Provincia Andrea Nardin, facendo sintesi tra le esperienze dei singoli amministratori, ha sottolineato “la capacità del nuovo progetto sportivo di favorire le interconnessioni ideali per la crescita economica e sociale dell’intera area berica”.
La novità viene vista di buon occhio anche dal mondo dell’Università.
Federico Schena, docente dell’Università di Verona, ha ricordato come il progetto “doppia carriera” sport-lavoro è proprio l’obiettivo del corso di Management delle Attività Sportive Innovative e Sostenibili, unico in Italia, tenuto presso la sede universitaria di Vicenza.
“Apprezzo i programmi che si dà Atletica Pedemontana Veneta - ha dichiarato il professore -. Lo sport richiede, per essere ben gestito e organizzato, livelli di capacità e competenza che il corso universitario intende fornire.”
Morale della favola: sull’esempio del neonato sodalizio sportivo e a riguardo delle prospettive dell’area pedemontana dopo l’avvio della SPV, Regione Veneto, Provincia, Università e imprese contano “su nuovi impulsi per relazioni e qualità della vita”.
È vero: c’è ancora molto da lavorare a tal riguardo nel territorio attraversato dalla Superstrada a pedaggio, che per la prima volta viene presentata nella veste di “facilitatrice” di relazioni tra il mondo dell’economia e quello dei giovani che praticano sport.
Ma intanto le tre società sportive hanno staccato i piedi dai blocchi e c’è solo da auspicare che non sia una falsa partenza.
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