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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Campagnolo elettorale
Amministrative a Bassano: Roberto Campagnolo è il candidato sindaco della coalizione formata da Bassano Passione Comune e dal Partito Democratico. “Mi sento un candidato utile a un percorso, massimo impegno per allargare il tavolo”
Pubblicato il 03-02-2024
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La convocazione alla conferenza stampa è arrivata nella tarda serata di ieri con un messaggio WhatsApp delle ore 23:16. WhatsApp by night.
Mittente: Angelo Vernillo. Oggetto: “Il Partito Democratico e la lista civica Bassano Passione Comune ti invitano ad una conferenza stampa in sala Tolio a Bassano con tema elezioni amministrative”.
Caspita: la febbre del sabato mattina.
Angelo Vernillo, Luigi Tasca, Roberto Campagnolo, Riccardo Poletto, Anna Taras (foto Alessandro Tich)
La comunicazione è arrivata in così tardo orario per tre motivi.
Il primo è che si erano da poco concluse le rispettive riunioni del gruppo PD e del gruppo della civica di Vernillo, che alle amministrative bassanesi di giugno correranno in coalizione, per l’indicazione definitiva del nome del candidato sindaco condiviso.
Il secondo è che solo pochi minuti prima l’informazione sul nome prescelto era stata comunicata al diretto interessato.
E il terzo motivo è stato quello di evitare fughe anticipate della notizia.
E la notizia è questa: il candidato sindaco di Bassano Passione Comune e Partito Democratico è Roberto Campagnolo.
La novità viene resa nota nell’incontro con i media, ma già prima della conferenza stampa si ha la percezione di quello che sarà l’annuncio: Campagnolo compare infatti, insolitamente, in giacca e cravatta.
Parlando ai cronisti, il capogruppo di Bassano Passione Comune Angelo Vernillo, il segretario politico del PD di Bassano Luigi Tasca e l’ex sindaco Riccardo Poletto spiegano il perché e il come si arrivati alla reciproca convergenza sulla figura dell’ex vicesindaco ed attuale consigliere di minoranza nel Gruppo Misto e quest’ultimo rilascia le sue prime dichiarazioni da aspirante primo cittadino.
Ma innanzitutto, come fanno i bravi giornalisti, tracciamo un profilo del candidato sindaco.
Roberto Campagnolo, 56 anni, vive a San Michele dal 1999 con la moglie Paola e con la figlia Regina.
Dopo aver lavorato per circa vent’anni come Area Manager Italia per il Gruppo Pavan (un nome, un destino) di Galliera Veneta e per tre anni come Sales Manager per la Sagidep di Mantova, dal 2020 collabora come libero professionista con l’azienda di famiglia nel settore metalmeccanico.
Nato politicamente nel Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, ha avuto esperienze politiche e sindacali, anche con ruoli dirigenziali, con Partito Popolare, Margherita, Partito Democratico, Federazione Italiana Metalmeccanici.
Oggi è iscritto al PD ed è aderente a Base Italia.
Sotto l’amministrazione Cimatti è stato presidente del quartiere di San Michele e vicepresidente del coordinamento dei quartieri.
Dal 2014 al 2019, vicesindaco di Bassano del Grappa e assessore con deleghe ai Lavori pubblici, Decoro urbano, Etra, Mobilità e Protezione civile, con sindaco Riccardo Poletto.
Tra le altre esperienze amministrative: vicepresidente Ente provinciale trasporto pubblico locale, presidente Ambito Territoriale distribuzione del GAS Vicenza 2 Nord Est, consigliere Unione Montana del bassanese e consigliere comunale in carica, capogruppo.
Fine del CV. Torniamo alla conferenza stampa.
In sala Tolio, le due anime della civica di Vernillo e del PD di Tasca si amalgamano, oltre che sul tavolo dei relatori, anche tra le file del pubblico.
Presenti, tra gli altri e per la cronaca, alcuni volti noti del PD cittadino presente e passato come Francesco Fantinato, Rosanna Filippin, Cristina Busnelli - tra i principali supporter della scelta su Campagnolo - e un redivivo Mauro Beraldin.
“Questo è il termine di un percorso di riflessione per la trovare la sintesi migliore possibile su una proposta coerente, competente e con uno spirito di servizio fondamentale per ambire a gestire una città importante come Bassano del Grappa”, esordisce Angelo Vernillo.
“Bassano Passione Comune - continua il capogruppo - ha deciso di rimanere all’interno di questo percorso in totale sintonia col PD, con il quale abbiamo condiviso tante battaglie come quelle di San Lazzaro, per la sanità pubblica, sulla viabilità e trasporti, e siamo confluiti sul nome di Roberto Campagnolo.”
Il segretario cittadino e consigliere comunale del PD Luigi Tasca informa che come partito “avevamo avviato un percorso, inizialmente interno, un anno fa” su alleanze e programmi, seguito da un “percorso esterno” di ascolto e di incontri con amministratori, ex amministratori, associazioni e cittadini.
“Molte persone che avevano appoggiato la maggioranza attuale, non ne potevano più - riferisce Tasca -. È emersa l’esigenza di un’alternativa seria e credibile.”
“Quello con Bassano Passione Comune - prosegue il segretario bassanese del Partito Democratico - è un rapporto di coerenza politica e di omogeneità di intenti che si è rinsaldato in questi mesi e che ha avuto come sbocco naturale il nome Roberto Campagnolo. Un amministratore di grande serietà e credibilità. È la figura adatta per rappresentarci.”
Prendendo la parola, il candidato sindaco Roberto Campagnolo confessa di sentirsi ancora “in un frullatore” per la nomina ufficializzata e comunicatagli da poche ore.
“Io mi sento un candidato utile a un percorso, che risponda alla maggioranza delle esigenze della coalizione che mi ha dato fiducia”, sono le sue prime parole.
“Darò il mio massimo impegno - continua - per cercare di allargare il più possibile questo tavolo. Ci devono essere delle convergenze su alcuni temi chiave per l’esigenza di un cambio di passo con l’amministrazione di questa città.”
“Con l’attuale amministrazione - aggiunge l’ex vicesindaco - spesso alcuni temi sono stati messi in contrapposizione: lavoro, sostenibilità, ambiente. Il percorso politico che ci deve caratterizzare è quello di rimettere insieme temi come questi.”
Oggi non è ancora giornata di presentazione di programmi, che da questo momento saranno in via di definizione.
“Lo vivo come un momento di partenza, per convincere anche chi non era d’accordo con la mia candidatura”, dichiara Campagnolo.
Che si dice “pronto alla sfida con Elena Pavan”, ritenendo il sindaco uscente “il candidato naturale per il centrodestra”, anche se, con gli attuali chiari di luna sulla scelta del candidato sindaco sul fronte opposto, suona di più come una provocazione.
“È strano che lo dico io che non ho mai avuto tessere di partito - interviene l’ex sindaco e attuale consigliere di Bassano Passione Comune Riccardo Poletto -. Il PD, a Bassano come in Italia, come area politica non è una falange macedone. È un’agorà, discutono. Gli altri, quando governano, sono più una falange macedone che perde pezzi: vicesindaco, assessore al Turismo, assessore alla Sicurezza, presidente del consiglio comunale.”
“Noi portiamo competenze di governo, condivisione e una vivacità culturale anche nella scelta del candidato - afferma ancora Poletto -. Avevamo diverse eccellenze di profili e abbiamo fatto una scrematura e quindi una sintesi. Questi due gruppi insieme fanno una massa critica molto importante e apriranno al dialogo per alleanze con altri gruppi fin dal primo turno.”
Question Time.
Chiedo a Roberto Campagnolo con chi intende rapportarsi per l’annunciata volontà di “allargare il tavolo”.
In area centrosinistra, Bassano per tutti e Europa Verde sono già fuori dal discorso perché correranno per conto proprio. Tra le formazioni politiche e civiche esistenti rimangono Italia Viva, Azione e - in linea puramente teorica - Impegno per Bassano, che però si è sempre dichiarata una lista civica di centrodestra.
“È difficile un percorso con chi ha una provenienza diversa - mi risponde -. Con tutti gli altri andrò a discutere.”
Tema Gianni Zen, il preside più volte vociferato come candidato sindaco del centrosinistra e ora fuori dai giochi per la candidatura più alta, almeno per questa coalizione:
“Un educatore di primo livello, con capacità e ruoli importanti - sottolinea il candidato sindaco -. Mi impegno a sentirlo sin da subito, rispettando quelle che saranno le sue volontà. C’è spazio per tutti.”
E gli altri due componenti dell’attuale Gruppo Misto, che nei mesi scorsi aveva convocato una delle primissime conferenze stampa in prospettiva elettorale?
“Giovanni è sempre con noi, è una figura importante, potrebbe essere lui al posto mio, ma rispetto le sue scelte”, risponde Campagnolo facendo capire che Giovanni Cunico, molto probabilmente, questa volta non si candiderà per motivi professionali.
E Stefano Facchin, il Cincinnato del centrodestra ritiratosi dalla presidenza del consiglio comunale e dalla maggioranza stessa?
“Con Stefano - replica il prescelto di coalizione - ci si sente, abbiamo condiviso tante iniziative e ribadisco quanto sia stata significativa, e non abbastanza compresa, la sua scelta di dimettersi dalla presidenza del consiglio comunale in dissenso con la sua maggioranza sulla questione di San Lazzaro. Che cosa farà lui, non lo so. Dipende che cosa succederà nel centrodestra e nel fantomatico centro.”
E col richiamo al “fantomatico centro”, egregi lettori, penso che per oggi possa bastare.
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