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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Pole Position

I retroscena della spaccatura di maggioranza all’ultimo consiglio comunale visti dal fronte delle opposizioni. Riccardo Poletto: “Non sarà un episodio isolato. La spaccatura già c’era, è esplosa adesso e continuerà fino a giugno”

Pubblicato il 05-12-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

21 novembre 2023: per lui è stata una piccola Festa della Liberazione. Da un’incombenza che ha saputo comunque svolgere egregiamente.
Per quattro mesi, dopo le dimissioni a fine luglio di Stefano Facchin, si è seduto infatti sulla poltrona più alta del consiglio comunale per dirigere il traffico dei lavori consiliari nella sua veste di vicepresidente del consiglio stesso.
Poi, appunto nella seduta dello scorso 21 novembre, il problema della carica vacante del presidente del consiglio comunale di Bassano del Grappa è stato finalmente risolto con l’elezione di Chiara Tessarollo. Ora Riccardo Poletto, già sindaco e attuale esponente del gruppo civico di Bassano Passione Comune, è tornato a svolgere pienamente il suo compito: quello di consigliere di opposizione, libero da quella “equilibrata equidistanza” che il suo ruolo provvisorio di presidente del consiglio facente funzioni imponeva. E libero anche, pertanto, di rilasciare le dichiarazioni politiche che leggerete in questo articolo.

Riccardo Poletto (archivio Bassanonet)

Riccardo Poletto, tra l’altro, ci fornisce il terzo racconto dei retroscena politici che hanno portato all’elezione di Chiara Tessarollo, con conseguente spaccatura all’interno della maggioranza, dopo le due antitetiche ricostruzioni dei fatti rese a Bassanonet dalla capogruppo di #PavanSindaco Ilaria Brunelli e dal capogruppo Lega Roberto Gerin.
Dico “terzo racconto” e non “quarto” perché la quarta figura che abbiamo interpellato al riguardo e cioè il consigliere di #PavanSindaco Antonio Guglielmini - il perno attorno al quale è ruotata tutta la vicenda - ha preferito non rivelare dal suo punto di vista gli accadimenti della parte sommersa dell’iceberg (metafora brunelliana), trasmettendo in redazione solamente una comunicazione di espressione di “profonda amarezza per quanto accaduto”.

Interpellato da Bassanonet, Poletto conferma innanzitutto una cosa già riferita dalla Brunelli: è stato lui a proporre per primo il nome di Chiara Tessarollo.
È avvenuto all’indomani del primo voto consiliare del 2 novembre, quello della prima “bocciatura” del candidato di maggioranza Antonio Guglielmini.
Già quella sera, nel pre-consiglio delle minoranze, aveva lanciato l’idea, non essendo fattibile l’ipotesi di proporre un candidato di minoranza: “Perché non lanciare noi un nome di possibile equilibrio? E nei nomi che sono stati fatti, io lanciai quello di Chiara Tessarollo.”
“Questo perché - continua Poletto - come minoranze non siamo stati per niente coinvolti nella scelta del candidato. Secondariamente, eravamo stati avvicinati al tempo sul nome di Gerin, nome che noi rispettiamo e ci mancherebbe altro, ma su cui non potevamo convergere in quanto capogruppo della Lega.”
“Poi - prosegue - abbiamo seguito il cambio di equilibri in maggioranza, dopo il passaggio del consigliere Bertuzzo dalla Lega al gruppo #PavanSindaco, contestualmente al suo tesseramento in Fratelli d’Italia. E quindi poi le pretese che per voce di Ilaria Brunelli e anche di Fratelli d’Italia, non ultima anche di Elena Donazzan a quello che mi è stato riferito, hanno detto “basta” a Gerin perché il candidato “deve essere Guglielmini”.”
“Non potendo tollerare una genesi del genere, che rappresenta una lotta di potere all’interno della maggioranza in vista delle elezioni dell’anno prossimo - continua l’ex sindaco ,- abbiamo provato a fare la nostra partita e l’unica partita possibile non era cercare il consenso su un nome nostro ma cercarlo sul nome di una figura moderata di maggioranza.”
“Io - rivela - proposi Chiara Tessarollo perché sulla votazione su San Lazzaro si era dimostrata molto libera, molto limpida e anche molto coraggiosa, subendo poi degli attacchi abbastanza vergognosi, tollerati anche da parte della sindaca.”

“Ho trovato nella Tessarollo una persona molto corretta - afferma il consigliere di Bassano Passione Comune -. Fin da subito ha detto che non intendeva rompere con la maggioranza e riteneva di rimanere allineata su Guglielmini. Però, alla mia domanda secca “se uscirà il tuo nome, anche da parte della minoranza, quale sarebbe il tuo comportamento?”, mi ha risposto “beh, se fate il mio nome, a quel punto lì mi astengo e lascerei che decidano i numeri”.”
Ed ecco che qui è scattata la macchina invisibile della politica.
“Avevo interpretato queste parole come un “via libera” - riferisce Poletto -. Mi sono preoccupato di sentire altri consiglieri comunali, ho sentito quindi Marina Bizzotto che poi ha fatto le sue opportune valutazioni e verifiche col suo gruppo di appartenenza. Poi ho sentito Gerin, che alla prima votazione su Guglielmini aveva votato contro, che ha concordato con noi sul nome della Tessarollo. Quindi, in teoria, il 21 novembre doveva finire con un 12 a 11 alla terza votazione.”
Ma anche le macchine della politica più sofisticate possono incepparsi.
Al consiglio del 21 era infatti assente il consigliere di minoranza Giovanni Cunico, per un impegno importante e improvviso di lavoro a Roma, scombinando così tutte le alchimie preliminari strategico-tattiche.
Ed ecco quindi, a seguire, una lezione antologica di calcoli pre-consiliari.
“L’esito che io immaginavo era quindi un 11 pari all’ultima votazione - racconta Poletto -. Ma perché ci fosse un 11 pari bisognava che il nome di Tessarollo uscisse alla seconda votazione, in modo che a quel punto tra Guglielmini e Tessarollo, lei si asteneva, Marina Bizzotto votava Tessarollo e quindi mancassero a Guglielmini i 13 voti necessari per passare alla seconda votazione.”
“Alla terza votazione, se uscivamo con uno “stallo messicano” di 11 a 11 - aggiunge -, si tornava al successivo consiglio comunale in cui confidavo che ci sarebbero stati sia Giovanni Cunico e anche Lucia Fincato, che tornava proprio in quei giorni e che sapevo che tra i due candidati avrebbe votato più volentieri Tessarollo.”
Caro Machiavelli, spostati: qui a Bassano del Grappa, in fatto di strategie politiche, sono più avanti di te.

Poi, però, l’ulteriore colpo di scena.
Riferisce sempre Riccardo Poletto: “A quel punto, e non posso fare nomi, prima del consiglio del 21 la maggioranza ha ricevuto molte pressioni - anche regionali e forse nazionali - che il nome di Tessarollo non venisse fatto dalla minoranza, perché Forza Italia non poteva accettare in nessuna maniera di fare sponda a una cosa di questo genere. Diversamente, mi fu detto, se il nome fosse arrivato da un membro della maggioranza, la cosa sarebbe stata comunque una mezza spaccatura, ma comunque in maniera più accettabile e più digeribile.”
Morale della favola: Poletto rifà il giro dei suoi per capire la disponibilità a votare Tessarollo anche se il nome non venisse fatto dalla minoranza, ottenendo dopo qualche discussione il semaforo verde. Poi lo comunica a Gerin, dicendogli che sarebbe stato opportuno che facesse lui il nome della Tessarollo alla seconda votazione.
“Fino alla fine non avevo cognizione che la cosa potesse concretizzarsi oppure no - confessa l’intervistato a Bassanonet -. E alla fine, invece, proponendo lui il nome di Chiara Tessarollo, Gerin è stato molto coraggioso e coerente fino all’ultimo.”
Questa dunque, egregi lettori, è stata la genesi, riferita dall’esponente di opposizione, del TanGerin Dream.

In tutti i racconti di questi giorni un dato è certo: comunque si veda la questione, la spaccatura - e che spaccatura - in seno alla maggioranza c’è stata.
Ma è stato un episodio isolato, che nasce e muore con l’elezione del presidente del consiglio comunale, oppure è una frattura che rischia di portarsi avanti in questo ultimo mezzo miglio di legislatura comunale?
“Non sarà sicuramente un episodio isolato - risponde Riccardo Poletto -. Nel senso che la spaccatura c’era anche prima, da quando una serie di persone sono passate in Fratelli d’Italia abbandonando il gruppo Lega e acquisendo un’identità politica ben definita. È chiaro che c’è una corsa alle elezioni, c’è un partito di maggioranza che era un lumicino quattro anni fa e che adesso è il partito di maggioranza relativa ed è Fratelli d’Italia. Molti hanno fatto il salto della quaglia come purtroppo spesso capita in Italia in queste situazioni.”
“Quindi è chiaro che la contrapposizione c’è - continua -. È esplosa adesso, ma continuerà fino a giugno. Sicuramente fino a quando loro decideranno il loro candidato sindaco, ma poi temo anche dopo. Perché una delle due parti prevarrà, quindi il candidato sindaco sarà di Fratelli d’Italia o della Lega. Oppure potrà essere anche un civico, ma con l’appoggio di uno dei partiti. E quindi anche in campagna elettorale rischiano di andare al voto con questa contrapposizione. Che potrebbe anche durare dopo, se dovessero - sciaguratamente per noi - vincere le elezioni, perché sono davvero ai ferri corti. Anche perché il modo, soprattutto di Fratelli d’Italia, di pretendere visibilità è a dir poco egemonico.”
“Adesso - conclude Riccardo Poletto - vogliono far pesare, in tutti i modi possibili, il fatto che loro ritengono di avere i numeri più alti di quelli della Lega. Sarà bello da vedere.”
Da Bassano che spacca per il momento è tutto e vi ridò, come sempre, la linea.

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