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Al Teatro Bellini di Napoli il progetto bassanese di pratica di danza “Dance Well - Movement Research for Parkinson” vince il Premio Rete Critica 2023. E a Napoli Bassano diventa...provincia

Pubblicato il 22-11-2023
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“Partita dalla piccola provincia italiana di Bassano del Grappa, Dance Well si è distinta all’interno del panorama nazionale, attraverso un percorso decennale, per la capacità di trasformare la danza in strumento inclusivo di benessere e di cambiamento di vita delle persone.”
Eccolo qua, lo scoop dell’anno: Bassano del Grappa è diventata finalmente provincia.
Quelle citate e virgolettate sopra sono infatti le prime righe del testo della motivazione della giuria del Premio Rete Critica 2023, promosso dall’omonima rete di critici teatrali, assegnato lo scorso weekend al Teatro Bellini di Napoli e vinto dal progetto “Dance Well - Movement Research for Parkinson”.

Il direttore di Operaestate Rosa Scapin e l'assessore Giovannella Cabion (foto Alessandro Tich)

Un’altra medaglia, davvero prestigiosa, che si aggiunge alla bacheca della pratica di danza nata dieci anni fa a Bassano del Grappa, rivolta principalmente - ma non esclusivamente - a persone con Parkinson e che dal 2022 è un progetto europeo sostenuto dal programma Creative Europe dell’UE.
Conferenza stampa in sala consiliare del municipio per l’annuncio dell’importante riconoscimento nazionale. Oltre all’assessore alla Cultura Giovannella Cabion e a Rosa Scapin, direttore generale di Operaestate Festival all’interno della cui struttura viene promosso e seguito il progetto, è presente quasi tutto lo staff organizzativo di Dance Well.
A comporre la squadra è innanzitutto da Greta Pieropan, che assieme a Tiziana Rigoni è la referente del progetto triennale europeo per Dance Well. Poi ci sono l’amministratrice del progetto Margherita Fiorese; i tre collaboratori del Servizio Civile Leonardo Scapin, Adelaide De Bortoli e Rachele Bosa; l’altra amministrativa Sofia Girardi; l’ormai decennale collaboratore del progetto Roberto Cinconze e il responsabile del settore Danza di Operaestate Michele Mele. Quest’ultimo, napoletano, ha accompagnato la delegazione di Dance Well nella sua città per partecipare alla finale del Premio Rete Critica.
Mancano alla conferenza stampa, ma sono spiritualmente presenti, altre tre colonne portanti del progetto: Alessia Zanchetta che ne è la coordinatrice di rete per l’Italia e ancora Agnese Scapin e Alice Leoni. Alle quali si aggiunge il co-direttore di Aerowaves, attivo al CSC per lo sviluppo di progetti sostenuti dai programmi UE, Roberto Casarotto.
Li ho nominati tutti? Speriamo di sì. Very Well.

“Siamo orgogliosi di voi, una grande squadra che lavora in sinergia, fatta da giovani che collaborano”, esordisce l’assessore Cabion in quella che oltre a una conferenza stampa appare essere anche una sorta di cerimonia di ringraziamento.
“Il successo di Dance Well è un successo che conosciamo - aggiunge l’esponente di giunta -. Una pratica fondamentale che dimostra quali benefici possano nascere da un progetto culturale. Quando un’amministrazione sostiene in maniera così forte un progetto, penso sia anche un modello che deve essere valorizzato.”
“Un’eccellenza di questo territorio - afferma ancora l’assessore, insegnante di professione - che deve essere compresa nelle scuole, spinta coi docenti, per far capire ai ragazzi che il rispetto degli altri, la gentilezza e l’eleganza alla fine ti portano sempre avanti.”
Il direttore Rosa Scapin racconta la trasferta napoletana per la finale del Premio, a cui ha preso parte una nutrita delegazione di Dance Well.
Spiega innanzitutto che Rete Critica, che promuove il Premio, è una rete informale composta da critici teatrali di tutta Italia che operano soprattutto in testate online e blog di informazione “dove si concentra sempre di più la critica teatrale, visto lo spazio sempre minore che viene dedicato dalla carta stampata”.
Dance Well era uno dei quattro progetti selezionati da Rete Critica come finalisti.
Gli altri tre pretendenti al Premio 2023 erano l’Altofest della compagnia multidisciplinare Teatringestazione di Napoli che giocava in casa, il festival Il Giardino delle Esperidi di Campsirago in Brianza e la compagnia Teatro delle Bambole di Bari.
Al Teatro Bellini di Napoli ciascuno dei finalisti ha presentato sul palco il proprio progetto.
Come riferisce Rosa Scapin, Dance Well ha proposto di fare una pratica di danza a tutta la platea di critici teatrali presenti, che hanno risposto all’appello. Poi la delegazione bassanese ha raccontato il progetto, con l’intervento anche dell’insegnante di danza Michela Negro e della “dancer” con Parkinson Arianna Ulian.
Quindi la giuria, composta dai rappresentanti di venti tra le principali testate italiane di giornalismo e critica online dello spettacolo, si è riunita in conclave e alla fine ha assegnato il Premio Rete Critica 2023 al progetto made in Bassano del Grappa.
“Particolarmente significativo - continua il testo della motivazione che ho già citato all’inizio - è l’intervento all’interno di luoghi culturali e museali che porta, oltretutto, a una diversa relazione e percezione dell’opera artistica, anche attraverso un fertile dialogo con coreografi e coreografe di respiro internazionale, all’interno di un festival come B.Motion.”
“Il nostro interesse, infine - conclude la motivazione -, si concentra sulla straordinarietà di un progetto incoraggiato e sostenuto, fin dagli albori, dalle istituzioni locali che dà un segnale incoraggiante sulla possibilità della nostra comunità politica di lasciare in segno nel presente di fronte alle difficoltà del reale.”
Very Well 2, La Vendetta.

È davvero un riconoscimento che cade a fagiolo per Dance Well, il progetto portato avanti da Operaestate col CSC / Casa della Danza, proprio nell’anno del suo decennale, appena celebrato la scorsa settimana con un programma intensivo di classi, workshop, spettacoli e incontri.
“Dance Well - sottolinea la referente per i progetti europei Greta Pieropan - è un modo molto potente di sentire l’esperienza di come i limiti diventino possibilità, di come cambi il concetto di bellezza, dei riflessi di un’opera d’arte su sé stessi.”
Poi un aggancio sulla “Bassano provincia” espressa nella motivazione: “Con questo progetto Bassano diventa effettivamente il centro di una geografia che sposta il focus rispetto alle grandi città. Non solo a Bassano, ma in tutti gli altri luoghi del progetto in Italia e in Europa. Dance Well crea un centro fatto di persone in movimento.”
Viene chiamata in causa, per raccontare la sua esperienza, anche Marinka Sirotnjak, una “Dance Well Dancer” presente tra il pubblico dell’incontro con la stampa.
“Condivido in pieno questa pratica di danza che mi ha coinvolto già dieci anni fa, per fare del movimento fuori schema - afferma -. Mi sono trovata benissimo. Puoi venire quando vuoi, è gratuito, ti trovi bene e ti trovi in compagnia.”
“Questo ti dà tanta energia - continua Marinka -. La possibilità di poter ballare con dei veri professionisti è una cosa meravigliosa. Per me, poi, è stata incredibile la possibilità di danzare al Museo. È un’esperienza che fa bene al corpo, alla mente e al cuore.”
A Bassano le classi di danza di Dance Well si tengono regolarmente ogni settimana, il lunedì e il venerdì dalle 10 alle 11, al CSC nella chiesa di San Bonaventura del Vecchio Ospedale. Chiunque può parteciparvi, senza limiti di età, in questo che è un progetto inclusivo per eccellenza.

In conclusione, una dichiarazione dell’assessore Giovannella Cabion davvero degna degli appunti del mio bloc-notes.
“Forse siamo più famosi all’estero e a livello nazionale che qui nel nostro territorio - afferma, rivolgendosi allo staff di Dance Well -. Mi piacerebbe trovare un momento in cui la giunta viene a praticare una performance con voi.”
“Poi vorrei allargare la proposta alla maggioranza e al consiglio comunale, ma questo è un altro momento - continua l’assessore -. Sarebbe bello trovare un pomeriggio in cui venire a praticare con tutta la giunta.”
Meraviglioso. Già mi immagino la giunta comunale, assessore Claudio Mazzocco compreso, impegnata nelle plastiche movenze e nelle graziose coreografie di una classe di danza di Dance Well. Quando verrà quel giorno chiamatemi, aggiornatemi, ditemi a che ora è: non vorrei perdermi la scena per tutto il pop corn del mondo.

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