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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
In alto Mar
Attacco delle minoranze sul dietrofront di ieri dell’amministrazione riguardo al Piano Mar. Le correlazioni col caso Isacc, la questione Villa Serena/ampliamento Casa di Riposo e i 170 posti letto che andrebbero a disposizione del privato
Pubblicato il 23-06-2023
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“È una settimana particolare che sta tratteggiando il futuro della città e a tratteggiarlo non è l’amministrazione comunale.”
Parte in quarta l’ex sindaco Riccardo Poletto dando il via alla conferenza stampa convocata dalle minoranze di centrosinistra nel cortile del Centro Diurno Anziani in via Da Ponte a riguardo degli sviluppi di queste ore della vicenda Piano Mar, collegata a sua volta con la vicenda Isacc, di cui al mio articolo precedente.
E qui, egregi lettori, c’è da prendere un sacchetto di pop corn.
La conferenza stampa di oggi delle minoranze (foto Alessandro Tich)
“Il CdA dimezzato di Isacc lunedì ci ha presentato il progetto di ampliamento della Casa di Riposo - aggiunge Poletto -. Ieri è stata convocata d’urgenza la commissione Territorio e al primo punto c’era la questione Piano Mar. Era la prima volta che l’argomento veniva affrontato in commissione Territorio, ci aspettavamo grandi cose. Alle 14.30 è arrivata la rettifica all’Ordine del Giorno che ha tolto questo punto, per la quale abbiamo ricevuto delle spiegazioni imbarazzate.”
“Il presidente Peserico fa una fuga in avanti e annuncia la novità prevista da Isacc - continua il consigliere di Bassano Passione Comune -, l’amministrazione cerca di rimediare, convoca una conferenza stampa sui nuovi progetti per il P.P.E. n. 4 Parolini che però in commissione vengono stralciati. C’è stato un corto circuito in mezzo.”
Già: ma qual è il nesso tra Isacc da una parte e Numeria Sgr dall’altra? Si parte dalla madre di tutti i problemi: Villa Serena.
“Peserico riconduce la situazione di Villa Serena a due aspetti: il servizio reso dai dipendenti e l’edificio non più adatto - afferma Poletto -. Prima del Covid e prima di questa gestione la struttura era piena e c’erano liste di attesa. Oggi Villa Serena è riempita per poco più di un terzo. Peserico propone quindi la soluzione di un nuovo edificio nel complesso di vicolo Ca’ Rezzonico, per 120 posti letto, in cui trasferire gli ospiti di Villa Serena. Ma oggi Villa Serena ha una capacità di 287 posti letto. Perché farne solo 120 nel progetto di ampliamento? Ne mancano all’appello quasi 170. La demografia richiede le residenze sanitarie assistenziali, la domanda è enorme. Isacc rinuncia a 170 posti letto? E chi se li piglia? E allora capiamo la correlazione col P.P.E. Parolini.”
La correlazione riguarda il fatto, già spiegato nell’articolo precedente, che Numeria Sgr - principale proprietaria dell’area urbanistica del Piano Mar e società finanziaria immobiliare con un ampio catalogo di Case di Riposo già realizzate, e in parte anche gestite, in Lombardia e in Veneto - è intenzionata a ridurre i volumi residenziali e commerciali nell’area di sua proprietà a favore di “servizi sanitari per anziani” con la costruzione di una nuova Casa di Riposo come obiettivo primario.
“Vuoi vedere - incalza Poletto - che la crisi che ha investito Isacc negli ultimi anni abbia generato di fatto una situazione favorevole per soggetti legittimamente profit che si occupano di anziani? La concorrenza va bene, c’è spazio per tutti e poi le famiglie sceglieranno liberamente a chi affidare i propri anziani. Ma se l’ente pubblico arretra di 170 posti letto, allora il sospetto legittimo è che qualcuno voglia creare una situazione molto favorevole al privato, perché questo sbloccherebbe un piano urbanistico che è impallato da diversi anni.”
“Hanno decretato la morte di Isacc - conclude l’ex sindaco -. Se tutto questo fosse condizionato da altri interessi, sarebbe gravissimo.”
“Hanno tolto il punto dalla commissione perché non hanno niente in mano, come per le altre questioni strategiche della città - dichiara Roberto Campagnolo -. Confondono le relazioni legittime tra l’ente pubblico e i soggetti privati con quello che è il loro modo di rapportarsi coi privati dal Teatro Astra al Genius Center al Santa Chiara. Se cambia il piano nell’area Mar cambiano anche i presupposti economici e devono rifare il piano da zero. Presi dal panico dal presidente della Casa di Riposo, hanno voluto dimostrare che sono loro che risolvono i problemi.”
Poi Campagnolo ritorna all’ormai famoso incontro di Peserico con gli amministratori comunali dello scorso 19 giugno. E riferisce che il presidente del CdA di Isacc, riguardo al progetto di ampliamento della Casa di Riposo, ha affermato: “Ho già contatti con un partner privato.”
“Io gli ho chiesto: è Numeria questo partner privato?”, rivela l’ex vicesindaco. E riferisce che Peserico ha risposto in modo generico, ma non ha risposto “no”.
Ecco dunque che - salvo varie ed eventuali che possano rovesciare lo scenario all’orizzonte - potrebbe concretizzarsi un doppio intervento della società proprietaria dell’area Parolini.
In questo caso si profilerebbe una specie di monopolio di Numeria Sgr nel campo delle nuove strutture di assistenza sanitaria per anziani a Bassano del Grappa: una RSA privata realizzata ex novo nel lotto urbanistico del Piano Mar e data in gestione, come consuetudine per la società finanziaria immobiliare, a un soggetto del terzo settore ad essa collegata e l’ampliamento della RSA pubblica in vicolo Ca’ Rezzonico affidato alla gestione di chi ne è il titolare e cioè Isacc, Istituto Servizi Assistenziali Cima Colbacchini.
Le opposizioni contestano il modus operandi dell’amministrazione in questa cruciale e complessa vicenda.
“Avrebbero dovuto coinvolgere tutti i capigruppo - sostiene Poletto -. Noi non siamo pregiudizialmente contro. Ragioniamoci, ma se il punto di partenza è la priorità del sistema socio-sanitario pubblico. Io sono terrorizzato da questa amministrazione, perché li vedo allo sbando, in preda all’improvvisazione.”
“Prendessero almeno in mano il timone e guidassero la nave, almeno nei fascicoli più importanti - attacca Campagnolo -. Se ci fosse ancora Pietro Fabris, che cosa direbbe rispetto all’Isacc? Stanno smantellando tutto. Si fanno ammaliare dal potente di turno che gli propone soluzioni “facilissime”, che nelle opere pubbliche non esistono. C’è un’assenza totale di guida politica.”
Resta intanto ancora tale il mistero dell’estate bassanese, appena iniziata: e cioè il ritiro improvviso dell’argomento “Piano Mar: nuove ipotesi progettuali” dall’Ordine del Giorno della commissione Urbanistica e Territorio.
Come ho già scritto nell’articolo precedente, Campagnolo riferisce che a precisa domanda sul perché del ritiro del punto in discussione il vicesindaco Zonta ha risposto “Non abbiamo di fatto numeri, non abbiamo molto materiale”.
Inoltre, sempre per voce di esponenti di giunta, “la maggioranza deve ancora discutere su questa cosa”.
Insomma: a giudicare da quanto riferito, siamo ancora in alto Mar.
Lunedì le minoranze protocolleranno la richiesta di un’interrogazione d’urgenza per il prossimo consiglio comunale sul ritiro improvviso del punto dall’Ordine del Giorno della commissione.
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