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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Asparagi & Acqua

A Venezia la pioggia non ferma i ristoratori arrivati da Bassano. Successo per la degustazione dell’Asparago Bianco di Bassano Dop in consiglio regionale

Pubblicato il 16-05-2023
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Asparagi & Acqua.
L’acqua è quella del Canal Grande, su cui si affaccia Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale del Veneto, di fronte alla Basilica di Louis Vuitton.
Anzi, pardon: di fronte alla Basilica della Salute, dove campeggia un gigantesco manifesto pubblicitario di Louis Vuitton, sponsor dei lavori di restauro sulla facciata della chiesa.

Foto Alessandro Tich

Ma l’acqua è anche quella della pioggia di questo martedì 16 maggio, data della presentazione, su iniziativa della Confcommercio in collaborazione con il Consorzio di Tutela, della rassegna dell’Asparago Bianco di Bassano Dop, con degustazione di prelibatezze a base di asparagi in consiglio regionale.
A presentazione terminata, verso le 14.30, spunterà anche un po’ di sole, ma è un dettaglio marginale.
I veri protagonisti dell’evento sono loro: i ristoratori che per predisporre il menù ideato per l'occasione nelle auguste sale del Palazzo sul Canal Grande sono partiti alle 6 di mattina dal Ca’ 7 a Bassano, sotto la pioggia appunto, con due furgoni e due macchine.
Si tratta di Giovanni Scapin dell’Antica Trattoria Da Doro di Solagna, di Alex Lorenzon del Ristorante Ca’ 7, di Gaetano Lunardon del ristorante La Rosina di Marostica, di Roberto Astuni del ristorante Sant’Eusebio di Bassano, di Enrico Zen dell’Antica Trattoria All’Alpino di Pove del Grappa e di Andrea Simioni della trattoria Nuovo Borgo di Bassano.
Non mancano all’appello i fratelli Rizzotto del ristorante Il Melograno di Bassano, incaricati degli aspetti logistici e Luca Vanzo, bar manager del Caffè Danieli.
Della delegazione gastronomica fanno parte anche i collaboratori dei rispettivi ristoranti e il gruppo è composto in tutto da 22 persone, con asparagi e bagagli al seguito.
Io invece per andare a destinazione usufruisco degli avanzati servizi delle Ferrovie dello Stato, nello stesso treno con cui si recano a Venezia il presidente mandamentale di
Confcommercio Bassano Paolo Lunardi, la vicepresidente vicaria di Confcommercio Bassano Elena Scotton, il direttore di Confcommercio Riccardo Celleghin e il presidente della Confraternita dell’Asparago di Bassano Giandomenico Cortese.
L’appuntamento per noi è alle 11 all’imbarcadero del consiglio regionale di Piazzale Roma, dove ci attende il presidente del Consorzio dell’Asparago di Bassano Paolo Brotto e da dove partirà una lancia per portarci a Palazzo.
Quando giungiamo sul posto non siamo certi che quello sia l’imbarcadero giusto, ma ecco che all’improvviso compare proprio lui, in persona: Joe Formaggio, il consigliere regionale di FdI già conosciuto alle nostre cronache per le notorie notizie.
È il primo consigliere regionale che si materializza davanti ai nostri occhi.
Ok, la lancia è giusta.

Formaggio, approfittando di una pausa della pioggia, resta fuori sulla prua a gustarsi l’aria della laguna. In compenso noi stiamo seduti dentro la cabina del motoscafo e per l’intero tragitto acqueo fino al consiglio scopriamo le inattese doti da intrattenitore del consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi, personaggio scoppiettante.
Arriviamo a Palazzo quando la seduta del consiglio regionale è già iniziata.
Proprio in quel momento, come vediamo dai monitor in diretta dall’aula consiliare, sta parlando Giacomo Possamai, consigliere regionale del PD, fresco reduce dal voto comunale di Vicenza dove tra due domeniche andrà al ballottaggio, con il suo 46,23%, con il sindaco uscente Francesco Rucco che porta invece in dote il 44,06% dei consensi.
Che bello: tutta l’attualità a portata di mano.
Ma noi siamo qui per un altro scopo: seguire le imprese dei nostri chef in trasferta lagunare, alle prese con l’Asparago di Bassano.
È un gruppo che non si chiama più Gruppo Ristoratori Bassanesi ma che non ha ancora un nome. Come mi anticipa la vicepresidente di Confcommercio Elena Scotton, giovedì prossimo i ristoratori si riuniranno per eleggere il loro nuovo presidente e vicepresidente. Dopodiché penseranno anche al nuovo nome da dare al sodalizio.
Li troviamo tutti impegnati nella fase di preparazione e impiattamento delle specialità che verranno poi servite nella degustazione. Le operazioni preliminari si svolgono nell’incredibile Sala Cuoi di Palazzo Ferro Fini, con le pareti di cuoio sbalzato e porte segrete a specchio. Sul terrazzino della sala, coperto da un provvidenziale gazebo anti pioggia, è allestita la cucina vera e propria.
La degustazione del menù si terrà invece un corridoietto più in là, nel piano ammezzato adornato di stucchi, col soffitto travato a legno e un lampadario di cristallo da gran ballo del Gattopardo. È l’anticamera delle altrettanto sontuose sale degli uffici di presidenza.
Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale, sbuca a un certo momento nel “ristorante per un giorno” per salutare i presenti durante una sospensione dei lavori consiliari, assieme alla consigliera regionale vicentina Milena Cecchetto.
Si scattano i primi selfie e le prime foto di gruppo: l’ora dell’Asparago, oramai, si avvicina.

Ore 12.30: conferenza stampa ufficiale sull’Asparago di Bassano nella bellissima sala stampa “Oriana Fallaci” del consiglio regionale.
Qui, tra gli altri, incontriamo delle vecchie conoscenze di casa nostra: il vicepresidente del consiglio Nicola Finco e l’assessore regionale Manuela Lanzarin.
“Pochi prodotti sono in grado di veicolare un territorio, una lavorazione tradizionale e una qualità indiscussa - afferma in conferenza stampa il presidente Ciambetti -. Ancora meno quelli che riescono ad unire al valore agroalimentare, quello gastronomico, economico, turistico e culturale. L’Asparago Bianco di Bassano rientra perfettamente all’interno di questo ristretto novero, riuscendo inoltre nell’impresa di farsi ambasciatore del Veneto nel mondo.” “Documenti storici- - prosegue Ciambetti - attestano che la Serenissima stimava l’asparago come cibo d’eccellenza, offrendolo nei banchetti nobiliari. Non credo ci sia migliore attestazione di una tradizione gastronomica che ormai identifica un territorio intero e l’abilità dei suoi ristoratori.”
Il presidente mandamentale di Confcommercio Bassano Paolo Lunardi sottolinea “il nuovo corso dell’associazione” di cui questo evento “rappresenta l’incipit”.
“Ringrazio il consiglio regionale e la Regione - aggiunge Lunardi - per il supporto che ci danno oltre ad ospitarci ogni anno per questo appuntamento che è diventato ormai una tradizione attorno all’unico Asparago a Denominazione d’Origine Protetta, il primo in Europa ad avere questo riconoscimento, denominazione ottenuta nel 2007.”
Paolo Brotto, presidente del Consorzio di Tutela, spiega che l’attuale clima piovoso “favorisce la qualità eccelsa del nostro prodotto, dopo una prima parte di stagione contraddistinta dalla siccità” e che questa “è un’annata particolarmente felice che si sta protraendo a lungo e che ha permesso un ritorno economico importante anche per i produttori oltre che per i ristoratori.”
Poi, in realtà, si rischia un piccolo incidente diplomatico. Accade quando Brotto, riferendosi alla coltura intensiva delle bollicine trevigiane, dichiara: “Per fortuna il nostro territorio non fa parte delle Colline del Prosecco. Saremmo invasi dalle vigne e ne soffrirebbe l’ecosistema.” “Ce lo teniamo, il Prosecco!”, lo interrompe dal pubblico Roberto Bet, consigliere regionale trevigiano da Codogné. Per la serie: Gli Intoccabili.
Ma poi la scintillina rientra e il pacato intervento conclusivo del presidente della Confraternita dell’Asparago Giandomenico Cortese, che ricorda come l’Università di Padova abbia confermato l’eccellenza e unicità del nostro prodotto, fa da confortante appetizer alla degustazione che seguirà.

E che degustazione, egregi lettori. Per la trasferta veneziana i ristoratori di Bassano hanno predisposto un signor menù.
Nido di asparagi, tartare d’uovo e uova di trota su focaccina all’asparago (Sant’Eusebio).
Scampi e asparagi alla pizzaiola con maionese all’acqua di piovra (All’Alpino).
Uovo di quaglia alle erbe con asparagi e mandorle e ancora passarini di asparagi con spuma al grana e noci (Ca’ 7). Baccalà quasi mantecato con asparagi su miglio alle rape rosse (Da Doro). Tartare di Vaca Teja e asparagi marinati (Nuovo Borgo).
Ed immancabilmente, ma declinato in modo innovativo: Risotto all’Asparago Bianco di Bassano Dop mantecato al Vespaiolo (La Rosina).
Sul banco dei drinks, aperitivo con Bitter Nardini chinato, Leone e soda all’asparago (Caffè Danieli). E non mancano ovviamente i vini del territorio, mesciuti (sarà questo il participio passato del verbo “mescere”?) da Serse Stevan della Trattoria Da Doro: 369 e ZeroMax della cantina Ca’ da Roman di Romano d’Ezzelino, Vespaio della cantina Il Moralizzatore di Galliera Veneta e, per il rosso, Cabernet e Merlot di Breganze prodotto dalle vigne di Gaetano della Rosina e vinificato da Maculan.
La degustazione, a giudicare dagli apprezzamenti colti al volo, riscuote un grande successo. Presto sotto il lampadario di cristallo del Gattopardo si concentra una partecipata confluenza di commensali: funzionari e segretari del consiglio regionale ma anche ovviamente consiglieri regionali, sia di centro destra che di centro sinistra, in orario di pausa pranzo per ii lavori del consiglio. È una di quelle rare occasioni in cui maggioranza e opposizione si fondono in un solo turione.
Tra un uovo di quaglia e un baccalà quasi mantecato e tra un asparago alla pizzaiola e un asparago marinato arriva anche un’altra nostra vecchia conoscenza: Andrea Viero, assessore comunale a Bassano e qui a Venezia assistente del vicepresidente Nicola Finco. Praticamente, tra politici di casa nostra, segretari, rappresentanti di categoria e ristoratori, è una mezza rimpatriata.
Tutti insieme appassionatamente nel nome del prodotto principe del Bassanese.
“Il riscontro di oggi è stato straordinario. Sono orgoglioso di voi”, dirà più tardi il presidente Lunardi ai ristoratori protagonisti dell’evento, nel momento di un meritato brindisi dopo le fatiche del menù.
Finale di degustazione con un dessert, per così dire, alternativo: pasticcini assortiti portati sempre da Bassano e un bel tagliere di pan e sopressa.
Solo un caso di omonimia con Giuseppe Pan, capogruppo consigliare della Lega, da Cittadella, uno dei commensali più affezionati.

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